Mark Zuckerberg e il suo bunker da 270 milioni di dollari alle Hawaii | Ufo e Alieni
Sab. Apr 27th, 2024

Mark Zuckerberg, il fondatore e amministratore delegato di Meta, la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ha un progetto segreto in corso su un’isola remota nell’arcipelago delle Hawaii.

Si tratta di un enorme complesso residenziale, conosciuto come Koolau Ranch, che include due ville, un gruppo di case sull’albero e un bunker sotterraneo dove nascondersi in caso di eventuali scenari apocalittici.

Un progetto avvolto dal massimo livello di segretezza e sicurezza

Secondo un’indagine condotta dalla rivista Wired, Zuckerberg ha iniziato ad acquistare terreni sull’isola di Kauai nel 2014, per un totale di oltre 1.500 acri, spendendo circa 270 milioni di dollari. Il progetto è avvolto dal massimo livello di segretezza e sicurezza, tanto che i lavoratori coinvolti sono vincolati da un rigido accordo di non divulgazione e rischiano di essere licenziati se parlano o postano sui social media qualcosa riguardante il cantiere.

Il bunker sotterraneo, che occupa una superficie di circa 5.000 metri quadrati, è dotato di scorte di energia, acqua e cibo indipendenti, e di una porta resistente alle esplosioni. Il rifugio è collegato da un tunnel alle due strutture situate a terra, che contano 30 camere da letto e 30 bagni, oltre a uffici, ascensori, sale conferenze e una cucina enorme. Un edificio adiacente ospita una palestra, piscine, una sauna e campi da tennis.

Il complesso comprende anche 11 case sull’albero, unite da ponteggi di corda, per un tocco di avventura.

Le motivazioni e le polemiche dietro il progetto di Zuckerberg

Ma perché Zuckerberg ha bisogno di una fortezza così lussuosa e isolata? Quali sono le sue paure o le sue ambizioni? Alcuni ipotizzano che il miliardario stia preparandosi per il giorno del giudizio, quando il mondo sarà sconvolto da catastrofi naturali, guerre nucleari, pandemie, attacchi informatici o rivolte sociali.

Altri pensano che si tratti di una semplice dimostrazione di potere e ricchezza, o di una fuga dalla realtà e dalle responsabilità.

La verità è che Zuckerberg non ha mai rivelato pubblicamente le sue motivazioni, e forse non lo farà mai. Tuttavia, il suo progetto ha suscitato molte critiche e polemiche, sia per l’impatto ambientale che per le conseguenze sociali.

Gli abitanti del posto, infatti, lo accusano di essere un esempio di nuovo colonialismo, di sfruttare le risorse naturali e culturali dell’isola, e di violare i diritti di proprietà di alcune famiglie native hawaiane.

Zuckerberg, che nel 2015 aveva annunciato di voler donare la maggior parte della sua fortuna in beneficenza, con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza e il progresso nel mondo, sembra ora contraddire i suoi stessi ideali.

Mentre lui si rifugia nel suo bunker, milioni di persone affrontano le sfide e le ingiustizie della vita quotidiana. Forse, come ha scritto Hamilton Nolan sul Guardian, Zuckerberg e i suoi pari ricchi vorrebbero farci credere che un’alta marea solleva tutte le barche. Ma quando le maree saliranno davvero, le nostre barche traballanti affonderanno, mentre loro galleggeranno via sui loro yacht.

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A cura di Ufoalieni.it

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Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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