Montagne e pianure a 660 km di profondità
Lun. Dic 23rd, 2024

Un nuovo strato terrestre è stato scoperto da un team di geologi al centro del mantello terrestre. Caratterizzato da una topografia molto simile a quella della superficie del pianeta, questo strato finora sconosciuto e non contemplato nella suddivisione terrestre in tre strati (la crosta, il mantello e il nucleo) potrebbe ospitare le montagne più grandi e alte mai viste sulla Terra.

Questa scoperta ha aperto nuove strade per la comprensione della struttura della Terra e dei processi geologici che si verificano al suo interno. In questo articolo, esploreremo questa scoperta e le sue implicazioni per la nostra comprensione del nostro pianeta.

La scoperta delle montagne e delle pianure sotterranee

montagne sotto la crosta terrestre

Lo studio, pubblicato su Science, è stato condotto dai geofisici Jessica Irving e Wenbo Wu della Princeton University in collaborazione con Sidao Ni dell’Istituto di geodesia e geofisica della Cina. Utilizzando le onde sismiche di un terremoto di magnitudo 8.2 che colpì la Bolivia nel 1994, i ricercatori hanno individuato a 660 chilometri di profondità un nuovo strato simile a una catena montuosa.

Le montagne e le pianure che si trovano sopra la superficie terrestre sono il risultato di processi geologici che si sono verificati nel corso di milioni di anni. Tuttavia, ci sono molte altre montagne e pianure che si trovano sotto la superficie della Terra, che sono state scoperte solo di recente.

Gli scienziati hanno scoperto queste montagne e pianure utilizzando una tecnica di imaging sismico chiamata tomografia a rifrazione. Questa tecnica utilizza le onde sismiche generate da terremoti e esplosioni controllate per creare immagini della struttura interna della Terra.

La tecnologia sismica permette agli scienziati di studiare la topografia degli strati profondi della Terra. Infatti, le onde sismiche viaggiano attraverso le rocce, ma vengono riflesse o rifratte quando incontrano qualche limite o asperità, proprio come le onde luminose che rimbalzano su uno specchio o si piegano quando passano attraverso un prisma.

Le onde di dispersione portano l’informazione sulla rugosità con cui hanno interagito. Così, gli scienziati possono studiare la rugosità del confine di 660 chilometri per scoprire la presenza di un nuovo strato caratterizzato da una topografia sorprendentemente irregolare e ancora più accentuata rispetto alla crosta terrestre.

Come sono formate le montagne e le pianure sotterranee

Le montagne e le pianure sotterranee si sono formate attraverso un processo noto come subduzione. Questo processo si verifica quando una placca tettonica si spinge sotto un’altra placca tettonica.

Durante la subduzione, la placca tettonica in ingresso viene spinta in profondità nella crosta terrestre, dove viene sottoposta a temperature e pressioni elevate. Queste condizioni causano la fusione della placca tettonica in ingresso, formando una vasta catena di montagne e pianure sotterranee.

Questo nuovo strato rappresenta un ulteriore esempio di quanto la Terra sia complessa e varia e apre nuovi scenari di ricerca. Gli scienziati non hanno ancora determinato con precisione le altezze di queste montagne, ma il modello statistico sviluppato dagli studiosi suggerisce che potrebbero essere più grandi e più alte di qualsiasi altra sulla superficie terrestre.

La rugosità, inoltre, non era uniformemente distribuita, il che significa che il confine di 660 chilometri ha aree rialzate e superfici piatte, proprio come la superficie crostale.

In sintesi, la scoperta di questo nuovo strato terrestre suggerisce l’esistenza di un mondo ancora sconosciuto e di una complessità sorprendente, che solo la tecnologia moderna può aiutare a scoprire. © Riproduzione riservata

A cura di Ufoalien.it

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook

Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

Un pensiero su “Montagne e pianure a 660 km di profondità”

I commenti sono chiusi.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina