La più antica mappa celeste incisa su pietra si trova a Trieste
Gio. Nov 21st, 2024

La mappa celeste incisa su pietra più antica è stata identificata a Trieste, Italia, nella regione del Carso triestino, nei pressi del confine con la Slovenia. Una pietra circolare è stata scoperta, contenente 29 incisioni che potrebbero rappresentare la più antica mappa celeste del mondo.

Risalente a almeno 2.400 anni fa, la mappa sembra raffigurare le costellazioni dello Scorpione, Orione, le Pleiadi e Cassiopea, oltre a una supernova “fallita” in una regione del cielo che potrebbe oggi ospitare un buco nero.

Questa teoria è stata presentata in uno studio pubblicato su Astronomische Nachrichten, la più antica rivista astronomica ancora in attività. Gli autori dello studio sono l’astronomo Paolo Molaro dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) di Trieste e l’archeologo Federico Bernardini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

La collaborazione tra i due è iniziata dopo la scoperta di due grandi pietre circolari all’ingresso del Castelliere di Rupinpiccolo. Le pietre, con un diametro di circa 50 centimetri e uno spessore di 30, risalgono a un periodo compreso tra il 1800 a.C. e il 400 a.C.

Una delle pietre, oltre al taglio circolare, non presenta ulteriori tracce di lavorazione ed è stata ipotizzata come possibile rappresentazione del disco solare, mentre l’altra potrebbe costituire la più antica mappa celeste mai scoperta. La sua superficie presenta 29 incisioni, 24 su un lato e 5 sull’altro.

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Crediti: P. Molaro, F. Bernardini, Astronomische Nachrichten, 2023.

Sebbene i segni siano disposti in modo irregolare, mostrano un orientamento comune, suggerendo la possibilità che siano stati realizzati dalla stessa persona. Questa ipotesi è avvalorata dalla considerazione dell’utensile utilizzato per crearli, ovvero un martello associato a uno scalpello metallico primitivo con una punta di 6-7 mm.

È degno di nota che uno strumento in bronzo con le stesse caratteristiche è stato ritrovato a pochi chilometri di distanza, nel Castelliere di Elleri, e ora è esposto al Museo Archeologico di Muggia.

Astronomia Protostorica

Grazie alle simulazioni condotte attraverso programmi che ricostruiscono il firmamento di epoche passate, i ricercatori hanno individuato una rilevante correlazione statistica tra 28 simboli incisi nella pietra e le costellazioni dello Scorpione, di Orione, delle Pleiadi e, considerando anche i 5 segni sul retro della roccia, di Cassiopea.

Per quanto riguarda il 29esimo segno, gli studiosi avanzano l’ipotesi che possa rappresentare una “supernova fallita”, uno di quegli oggetti definiti astronomi come transitori, in quanto appaiono temporaneamente e poi scompaiono. Se questa interpretazione fosse corretta, potrebbe indicare la presenza di un buco nero in quella regione del cielo oggi.

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Segni di scalpello delineati con cerchi azzurri e sovrapposti alla mappa celeste della costellazione dello Scorpione. Crediti: P. Molaro, F. Bernardini, Astronomische Nachrichten, 2023.

Le questioni sollevate dalla ricerca sono intriganti e numerose. Ad esempio, resta da comprendere chi abbia inciso la pietra. Si sa che gli abitanti di Castelliere in quel periodo non conoscevano la scrittura.

Se la pietra fosse effettivamente una mappa celeste, ciò suggerirebbe una notevole curiosità per l’astronomia già nell’Europa protostorica.

Secondo gli esperti dell’INAF, la più antica rappresentazione del cielo notturno finora conosciuta è probabilmente il disco di Nebra, un manufatto in bronzo rinvenuto in Germania che presenta applicazioni in oro per indicare il Sole, la Luna e le Pleiadi. Tuttavia, questo disco, risalente al 1600 a.C. circa, sembrerebbe essere più una rappresentazione simbolica che una mappa astronomica.

Per ottenere mappe “fedelmente” accurate del cielo, bisogna attendere il I secolo a.C., quando emersero quelle probabilmente derivate dal catalogo di Ipparco, risalente al 135 a.C.

© Riproduzione riservata
A cura di Ufoalieni.it

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Riferimenti: 

  • La più antica mappa celeste incisa su una pietra del Carso
    ANSA

Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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