Indice
- 1 Congresso USA e il mistero degli UAP
- 2 Chi c’era: esperti di scienza e intelligence
- 3 Le rivelazioni: dati, immagini e ipotesi dirompenti
- 4 Sicurezza nazionale e trasparenza: una nuova era?
- 5 Cosa sono davvero gli UAP? Le tre principali ipotesi
- 6 Perché ne parliamo adesso?
- 7 Critiche e analisi alternativa
- 8 Una nuova cultura della conoscenza
Un oggetto grande quanto una nave da crociera, fotografato a oltre 6.000 metri d’altezza. Harvard chiede rigore scientifico sul tema UFO. Il Congresso americano invoca trasparenza totale. Non è fantascienza: è accaduto davvero.
Congresso USA e il mistero degli UAP
Il 1° maggio 2025 si è tenuto a Washington un evento che potrebbe segnare una svolta nel dibattito globale sui Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP), la nuova definizione ufficiale per i cosiddetti UFO.
Il briefing pubblico, dal titolo “Understanding UAP: Science, National Security & Innovation”, è stato organizzato dalla Task Force per la Declassificazione dei Documenti Federali, guidata dalla deputata Anna Paulina Luna.
Scienziati di Harvard, ufficiali della Difesa e membri del Congresso si sono riuniti per affrontare apertamente un tema che per decenni è rimasto relegato alla cultura marginale. Ma oggi, con il supporto di dati, immagini e tecnologie, l’approccio è cambiato: si parla di scienza, sicurezza nazionale e innovazione tecnologica.

Chi c’era: esperti di scienza e intelligence
Il briefing ha ospitato figure di primo piano, con competenze scientifiche e operative rilevanti:
- Prof. Avi Loeb, astrofisico dell’Università di Harvard e direttore del Galileo Project, che cerca prove scientifiche di tecnologia non umana attraverso osservazioni sistematiche del cielo.
- Luis Elizondo, ex ufficiale dell’intelligence del Dipartimento della Difesa, noto per aver guidato il programma AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program).
- Contrammiraglio (r) Tim Gallaudet, oceanografo ed ex viceamministratore della NOAA, con una lunga esperienza militare nella raccolta di dati ambientali e anomali.
- Sean Kirkpatrick, ex direttore dell’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office), che ha condotto indagini ufficiali per conto del Pentagono.
Accanto a loro, diversi membri del Congresso come Tim Burchett, Nick Begich ed Eric Burlison, noti per la loro posizione critica verso la segretezza governativa.
Le rivelazioni: dati, immagini e ipotesi dirompenti
Uno dei momenti più discussi dell’evento è stato quando Luis Elizondo ha mostrato una fotografia inedita scattata da un pilota civile. L’immagine ritrae un oggetto simmetrico, largo tra i 180 e i 300 metri, con riflettività anomala e privo di segni di propulsione visibili. L’UAP è stato avvistato a 21.000 piedi (oltre 6.000 metri), nella regione dei Four Corners, tra Arizona, Utah, Colorado e New Mexico.
“Questa è solo una delle tante immagini che giacciono inutilizzate nei database governativi”, ha dichiarato Elizondo.


Avi Loeb, dal canto suo, ha presentato i progressi del Galileo Project, che utilizza telescopi intelligenti e sensori ottici per registrare dati scientifici su oggetti anomali. Loeb ha affermato che meno del 3% degli oggetti osservati presenta caratteristiche non convenzionali, ma che proprio questi meritano studio approfondito.
“Dobbiamo applicare il metodo scientifico al fenomeno UAP come facciamo con ogni altra anomalia nel cosmo”, ha dichiarato.
Il Contrammiraglio Gallaudet, infine, ha confermato l’esistenza di numerosi video militari classificati, spesso registrati da navi o sommergibili statunitensi. Ha sottolineato come molti militari ormai non si sorprendano più di simili manifestazioni aeree, data la frequenza degli avvistamenti, soprattutto nelle zone costiere e nei pressi delle basi navali.
Sicurezza nazionale e trasparenza: una nuova era?
Il tema non è più confinato alle teorie marginali. La presenza al briefing di una coalizione bipartisan è la prova di un cambiamento culturale e politico. I rappresentanti presenti hanno espresso preoccupazione per la mancanza di trasparenza da parte delle agenzie federali, soprattutto nei confronti del Congresso stesso.
Anna Paulina Luna, promotrice dell’incontro, ha dichiarato: “Non siamo più disposti ad accettare il silenzio. I cittadini meritano di sapere. E se la minaccia è reale, dobbiamo poterla affrontare con responsabilità e conoscenza”.
Nei prossimi mesi sono previste audizioni pubbliche con funzionari governativi attivi, che dovranno rispondere alle domande dei legislatori sul reale stato delle conoscenze sul fenomeno. È in discussione anche una nuova legislazione per centralizzare la raccolta di dati, declassificare i documenti e regolamentare la trasparenza inter-agenzia.
Cosa sono davvero gli UAP? Le tre principali ipotesi
Nonostante il crescente interesse, il mistero resta fitto. Gli esperti coinvolti nel briefing hanno discusso tre grandi scenari che, ad oggi, restano tutti teoricamente possibili:
- Tecnologia straniera avanzata: alcune manovre osservate (accelerazioni improvvise, movimenti contro le leggi aerodinamiche, assenza di propulsione visibile) potrebbero indicare test di dispositivi ipertecnologici di potenze rivali, come Cina o Russia.
- Fenomeni naturali non ancora compresi: l’atmosfera terrestre e gli oceani possono generare effetti ottici, elettromagnetici o acustici ancora poco studiati.
- Origine non umana o extraterrestre: è l’ipotesi più controversa, ma anche quella che cattura l’attenzione del pubblico. Secondo Avi Loeb, non è da escludere che la Terra sia stata visitata da sonde tecnologiche di civiltà avanzate, anche nel passato remoto.
Perché ne parliamo adesso?
L’urgenza di affrontare il fenomeno UAP è cresciuta per diverse ragioni:
- Il rilascio di video autentici da parte del Pentagono tra il 2017 e il 2020 ha aumentato l’interesse dei media.
- Il rapporto del DNI (Director of National Intelligence) del 2021 ha ammesso l’esistenza di oggetti non identificati di cui non si conoscono origine o capacità.
- La creazione dell’AARO e la spinta legislativa per una disclosure completa stanno spostando il fenomeno dalla marginalità alla legittimità politica.
Critiche e analisi alternativa
Nonostante l’immagine abbia suscitato un ampio interesse, alcuni esperti e utenti sui social media hanno sollevato dubbi sulla sua autenticità. Tra i critici più noti, Mick West ha suggerito che l’oggetto visibile nella foto potrebbe essere un’illusione ottica causata dai cerchi di irrigazione agricola, un fenomeno spesso riscontrato nelle zone desertiche.
In effetti, questi cerchi sono facilmente visibili da aerei o satelliti, creando una forma che potrebbe essere confusa con un oggetto anomalo.
Inoltre, alcuni utenti hanno evidenziato incongruenze nelle ombre proiettate sull’immagine, facendo notare che la posizione delle ombre non corrisponderebbe con quella dell’illuminazione naturale, un altro dettaglio che potrebbe suggerire un’interpretazione errata della foto o, peggio, una manipolazione digitale.
Queste osservazioni sollevano interrogativi importanti sul fenomeno, ricordando che ogni evidenza fotografica, soprattutto in un contesto di fenomeni UFO, deve essere esaminata con molta attenzione per evitare conclusioni premature.


Una nuova cultura della conoscenza
Questo nuovo approccio al tema degli oggetti anomali rappresenta anche un cambiamento nella cultura scientifica: non più derisione automatica, ma indagine basata sui dati. Loeb stesso ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di risposte, non di risate”.
In un mondo in cui la scienza si confronta ogni giorno con misteri, dall’origine della vita agli universi paralleli, ignorare queste evidenze per pregiudizio sarebbe un’occasione persa.
Conclusione
Il briefing del 1° maggio 2025 è un invito aperto a ripensare i confini tra scienza, politica e immaginario collettivo. Qualunque sia la natura degli UAP, il loro studio pone domande profonde sulla nostra tecnologia, sul nostro pianeta e sul posto dell’umanità nell’universo.
Affrontare queste domande non significa cercare risposte facili. Significa, al contrario, esercitare il pensiero critico, la trasparenza e il coraggio intellettuale.
In un’epoca dominata dall’incertezza, i fenomeni anomali possono diventare una risorsa per riscoprire la sete di conoscenza che ha sempre mosso l’umanità. Sta a noi decidere se ignorarli o affrontarli, con mente aperta e spirito scientifico.
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© Riproduzione riservata
Riferimenti:
- Oversight.house.gov: Anna Paulina Luna guida il task force sulla declassificazione degli UAP.
- UAP Disclosure Fund: Evento sullo studio delle anomalie aeree.
- Medium: Loeb scrive sull’incontro al Congresso su oggetti anomali.
- Defense Scoop: Nuove leggi e audizioni al Congresso su eventi insoliti.
- Instagram: Post di Luna su avvistamenti e il Congresso.