Un’interessante teoria, analizzata da ricercatori di tutto il mondo, indica che se un gruppo di alieni riuscisse a entrare in contatto con noi, potrebbero trattarsi di robot dotati di intelligenza artificiale.
L’astronomo Steven Dick, Chief Historian della NASA dal 2003 al 2009, lo spiega in questo modo:
“Se hai una civiltà che ha migliaia o milioni di anni più vecchia di noi, avrà già attraversato una lunga evoluzione culturale, ed è molto probabile che non siano come noi, ma intelligenze artificiali“.
D’altra parte, la teoria indica che gli extraterrestri che raggiungono la Terra molto probabilmente hanno cambiato i loro corpi biologici prima per altri sintetici, molto meglio preparati per lunghi viaggi cosmici.
Steven Dick, capo storico e astrofisico della NASA specializzato in astrobiologia e universo post-biologico, pensa che i robot alieni potrebbero esistere al di fuori dei film di serie B.
“L’esistenza di una razza di sensibili robot alieni potrebbe non solo essere possibile, ma anche inevitabile”.
“In effetti, potremmo già vivere in un universo post-biologico, in cui alieni intelligenti hanno scambiato i loro cervelli con macchine artificiali”, dice.
Il grilletto è il desiderio pragmatico di aumentare la capacità mentale.
Gli alieni potrebbero aver già raggiunto uno stadio della loro evoluzione in cui, avendo esaurito il potenziale dei loro cervelli biologici, hanno compiuto il passo logico successivo e hanno optato per cervelli robotici dotati di intelligenza artificiale.
Questo scambio di cervelli potrebbe non essere così lontano per gli umani come potresti immaginare.
In pochi decenni, la rivoluzione dell’informazione sulla Terra ha prodotto supercomputer in grado di eseguire più di un trilione di calcoli al secondo.
Secondo una ricerca di Hans Moravec, esperto di intelligenza artificiale presso la Carnegie Mellon University, questo rapporto supera di gran lunga la velocità massima del cervello umano, calcolata a 100 trilioni di calcoli al secondo.
Alcuni scienziati pensano che entro pochi decenni si verificherà un fenomeno chiamato “singolarità tecnologica” e le macchine con cervelli computerizzati diventeranno sensibili e supereranno l’intelligenza umana.
Civiltà dotate di tecnologia che sono anni luce dalla nostra potrebbero aver già sperimentato questa unicità migliaia, e persino milioni, di anni fa.
Qual è la probabilità che esista una tale razza di robot?
“Dati i limiti della biologia come la conosciamo, la spinta dell’evoluzione culturale e la necessità di migliorare l’intelligenza, direi che le probabilità sono ben oltre il 50/50”.
Detto questo, se esistono esseri post-biologici, potrebbero non essere interessati a noi”.
“Il divario tra le loro menti e le nostre potrebbe essere così grande da impedire la comunicazione, oppure potrebbero considerarci troppo primitivi per meritare la loro attenzione.”
Se è così, può anche accadere che l’intero universo sia governato da un’intelligenza artificiale aliena. Difficile da immaginare, ma per nulla plausibile.
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A cura di Ufoalieni.it