Perché gli alieni non si manifestano pubblicamente? Perché Dio non ha svelato agli uomini tutti i misteri del creato?
La risposta è semplice, perché Dio non vuole che ciò avvenga e ciò è dimostrato da quanto dice il patriarca Enoch sugli angeli caduti (detti i Veglianti).
Infatti i Veglianti sfidarono il volere di Dio e rivelarono all’umanità “gli eterni segreti che erano custoditi in paradiso e che gli uomini desideravano conoscere”. Ciò scatenò l’ira di Dio, il quale fece catturare gli angeli caduti da altre schiere angeliche, che esiliarono ed “incatenarono” i ribelli su pianeti nella costellazione di Orione.
Per incatenarono significa che gli angeli caduti non potevano lasciare il loro pianeta.
Non si può fare a meno di notare una stessa condizione degli uomini, nel senso che gli alieni non vogliono che l’uomo si allontani dal pianeta Terra, come è successo quando è andato sulla Luna e gli alieni gli hanno fatto capire che non era gradito nonostante la targhetta di pace rivolta agli alieni.
La storia dei Veglianti
Il libro di Enoch è una chiara fonte di notizie sui Veglianti, detti anche angeli vigilanti. Questo libro è antichissimo e fu scritto dal patriarca Enoch in epoche remote, ma fa parte dei testi apocrifi poiché, come dice S. Agostino, il libro di Enoch era troppo antico per essere ammesso nel Canone, anche se tutto sommato differisce di poco dalle stesse vicende della Bibbia ufficiale.
Enoch ci dice che duecento Veglianti scesero dal cielo su di un monte dove pronunciarono un giuramento. Successivamente essi scesero tra gli uomini ed insegnarono loro arti e scienze avanzate, tutte cose che solo gli “dei” sapevano.
I Veglianti erano di statura altissima, di carnagione chiarissima, con occhi luminosi e con capelli bianchissimi lunghi ed ondulati. Nonostante la loro diversità, i Veglianti si unirono con delle donne umane, facendo così partorire loro dei figli giganteschi (i Nephilim).
Questi giganti, figli dei Veglianti, iniziarono a perseguitare gli esseri umani al punto tale che Dio mandò dei Veglianti fedeli a sterminare tutti i giganti e ad imprigionare i Veglianti ribelli, i quali furono esiliati su qualche pianeta della costellazione di Orione e su altre prigioni spaziali.
Dopo ciò, Dio disse ai Veglianti fedeli di provocare uno sconvolgimento planetario al fine di eliminare l’umanità corrotta dalla Terra preoccupandosi però di salvare i prescelti, come nel caso di Noè e la sua famiglia.
Il caso di Noè, bisnipote di Enoch, è davvero contraddittorio visto che egli altro non è che un Nephilim, un figlio degli angeli, visto che è ben documentato che suo padre Lamech appena lo vede è in preda al panico, visto che quando viene partorito si presenta uguale ai figli degli angeli, con capelli bianchi e ondulati, con il corpo bianco e con gli occhi luminosi.
Quindi se anche Noè era un figlio degli angeli, allora non tutti i figli degli angeli sono malvagi e quindi da condannare, contrariamente a quanto invece ci vuole far credere l’Antico Testamento.
Inoltre per circa 80 volte nei vangeli Gesù indica se stesso come Figlio dell’uomo, espressione che nell’Antico Testamento indica l’origine celeste e la condizione umana del Messia (un ibrido insomma), le quali diventano più chiare nella visione introduttoria dell’Apocalisse di San Giovanni, dove Cristo risorto ed asceso viene descritto esattamente come nella Bibbia vengono descritti gli angeli.
A cura di Ufoalieni.it