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Negli ultimi decenni, l’Italia è stata teatro di numerosi avvistamenti UFO, ma uno dei casi più celebri e discussi rimane quello di Pier Fortunato Zanfretta. Ex guardia giurata genovese, Zanfretta sostiene di aver vissuto undici incontri ravvicinati con esseri extraterrestri tra il 1978 e il 1981.
Il suo racconto, diventato un riferimento imprescindibile nell’ufologia italiana, ha catalizzato per anni l’interesse di media, studiosi del fenomeno e scettici di ogni estrazione, trovando nuova linfa in eventi, testimonianze e analisi recenti che continuano ad alimentare il dibattito.
Cronologia degli incontri ravvicinati di Zanfretta
Il primo avvistamento avvenne la notte del 6 dicembre 1978 a Torriglia, un piccolo comune dell’entroterra ligure, mentre Zanfretta era in servizio come metronotte. Durante un controllo in una zona boschiva isolata, venne investito da una luce improvvisa e accecante, trovandosi di fronte a tre creature alte circa tre metri, dalla pelle grigia e ondulata, che descrisse come “rettiloidi”.
Secondo la sua testimonianza, fu rapito e portato a bordo di un’astronave, dove subì esami fisici e interagì con entità sconosciute.


Le indagini condotte subito dopo dalla polizia locale confermarono la presenza di elementi anomali: sul terreno furono rinvenute impronte circolari di tre metri di diametro e tracce compatibili con l’atterraggio di un oggetto pesante e non identificato.
A corroborare il racconto di Zanfretta intervenne anche il brigadiere Salvatore Esposito, che quella stessa notte segnalò l’avvistamento di un disco volante luminoso nei cieli di Torriglia.
Il 27 dicembre dello stesso anno, si verificò un secondo incontro ravvicinato: mentre viaggiava in auto lungo una strada di montagna, fu avvolto da una fitta nebbia artificiale che gli fece perdere il controllo del veicolo. Fu ritrovato in stato confusionale, con la divisa completamente asciutta nonostante la pioggia battente.
Disse di essere stato nuovamente trasportato sull’astronave. Anche in questo caso, furono rinvenute vicino alla vettura impronte giganti, superiori ai 50 cm, alimentando ulteriormente il mistero.
Sorprendentemente, l’area di Torriglia ha continuato ad attirare attenzione anche in tempi recenti. Il 1° gennaio 2016, due giovani testimoni riferirono di aver avvistato un grande oggetto volante a bassa quota proprio nella zona di Marzano, lo stesso punto degli incontri originari.
Anche se mancano prove fotografiche, le somiglianze con quanto riportato da Zanfretta decenni prima risultano impressionanti e rafforzano la percezione che quella regione continui ad essere un’area di alta anomalia.
L’impatto sulla vita di Zanfretta

Pier Fortunato Zanfretta proveniva da una famiglia legata al mondo dello spettacolo: sua zia era la celebre Moira Orfei. Prima di diventare metronotte, aveva prestato servizio nella Marina Militare. Dopo le esperienze dichiarate con entità aliene, la sua vita subì un radicale cambiamento.
Venne licenziato nel 1993 per un’accusa di furto da lui sempre respinta, e si reinventò come custode notturno. Nonostante lo scetticismo generalizzato e gli anni trascorsi, ha sempre mantenuto una coerenza incrollabile nel suo racconto, riportando dettagli specifici come la temperatura dell’ambiente alieno, la struttura interna dell’astronave e le voci degli esseri da lui denominati “Dargos”.
Nel corso degli anni, Zanfretta è stato sottoposto a numerose sessioni di ipnosi regressiva. Durante una di queste, trasmessa in diretta nel 1993 dall’emittente TVS, emersero dettagli aggiuntivi: l’uomo parlò di una sfera misteriosa dotata di dodici iscrizioni, di cui undici risultavano attive.
Secondo la sua interpretazione, ciò simboleggiava un ultimo incontro ancora da venire. La seduta fu seguita da milioni di spettatori e generò un’ondata di clamore mediatico. Tuttavia, gli scettici continuarono ad attribuire il tutto a suggestione o disturbi dissociativi, nonostante la costanza con cui Zanfretta ripeteva nel tempo le medesime informazioni, sempre sotto ipnosi profonda.
Alcuni psicologi e studiosi hanno ipotizzato che l’intera esperienza possa essere ricondotta a eventi traumatici, disturbi del sonno o manifestazioni di tipo allucinatorio. Tuttavia, l’elevato grado di coerenza nei racconti e l’assenza di segnali patologici conclamati hanno spinto altri esperti a escludere un’origine puramente psicologica, lasciando il caso aperto all’indagine interdisciplinare.
Teorie e controversie sul caso Zanfretta
Il caso Zanfretta continua a dividere la comunità scientifica e ufologica. Da una parte c’è chi sostiene la genuinità dei contatti extraterrestri, supportati da prove fisiche (come le tracce termiche e le impronte rinvenute), da testimonianze oculari attendibili e dalla ripetitività degli eventi.
Dall’altra parte emergono teorie alternative, tra cui l’ipotesi che il protagonista sia stato vittima di esperimenti condotti da forze militari segrete nell’ambito di tecnologie sperimentali o psicotroniche. Tuttavia, a oggi nessuna di queste ipotesi ha trovato un riscontro definitivo.
Più di recente, anche documentari e speciali televisivi hanno rilanciato l’interesse, avvicinando nuove generazioni a una vicenda che, pur lontana nel tempo, conserva intatto il suo fascino perturbante.
“Mi hanno sottoposto a esami. Non ero matto. Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare”, dichiarò Zanfretta durante un’intervista, facendo eco al celebre monologo di Blade Runner. A distanza di oltre quarant’anni, continua a ribadire la propria versione dei fatti, senza esitazioni né contraddizioni.
Eredità del caso e turismo a Torriglia
Oggi Pier Fortunato Zanfretta vive lontano dai riflettori, ma la sua vicenda non ha mai smesso di incuriosire. Torriglia è diventata nel tempo una meta per appassionati di ufologia e curiosi: tour tematici vengono organizzati nella zona boschiva di Marzano, teatro degli eventi, e non mancano convegni ed eventi culturali che tengono vivo l’interesse sul caso.
Il 7 aprile 2024, Zanfretta ha partecipato al convegno “UFO. La rivelazione” a Rho (MI), dove ha ripercorso nuovamente la sua storia, suscitando l’interesse di studiosi italiani e stranieri.
L’evento, organizzato dal Centro Ufologico Mediterraneo, ha visto anche l’intervento di altri testimoni e ricercatori, contribuendo a confermare l’attualità e l’importanza di una delle vicende più enigmatiche della storia italiana contemporanea.
Libri, articoli, podcast e documentari continuano a esplorare ogni sfaccettatura del mistero, rendendo il caso Zanfretta non solo un frammento controverso di cronaca ufologica, ma anche un fenomeno culturale che interseca psicologia, sociologia e scienza di confine.
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Riferimenti:
- Il Caso Zanfretta: La Vera Storia Di Un Incredibile Fatto Di Cronaca – Racconto degli incontri del 1978 tra Zanfretta e presunti alieni in Liguria.
- Wikipedia – Uno dei casi di rapimento alieno più noti in Italia, con indagini e risvolti mediatici.