Il diluvio universale è uno dei racconti più affascinanti e discussi della Bibbia. Secondo Mauro Biglino, autore del libro “Il dio alieno della Bibbia“, questo racconto è tra i più confusi e contraddittori, dando l’impressione che sia una sintesi di memorie relative a una grande catastrofe che ha colpito l’intero pianeta. Un evento catastrofico di cui si parla in circa 650 racconti antichi sparsi nel mondo.
Il mito del diluvio universale nella Bibbia
Dunque, è evidente che una grande catastrofe è realmente accaduta, ma non sarebbe quella comunemente immaginata, con l’acqua che copre tutte le terre emerse. Nel sistema Terra non sembra ci sia la quantità d’acqua necessaria per inondare l’intero pianeta. Se una cosa del genere fosse accaduta, non solo sarebbero morti tutti, ad eccezione della famiglia di Noè, ma anche tutti i pesci, poiché la miscelazione di acqua salata e dolce renderebbe impossibile la vita sia per i pesci d’acqua dolce sia per quelli d’acqua salata.
Se questa grande catastrofe si colloca intorno a 10-12 mila anni fa, quindi al termine dell’ultima glaciazione, quando i mari si sono sollevati di 90-100 metri sommergendo numerose civiltà costiere, è interessante notare che negli ultimi anni sono state scoperte grandi costruzioni sommerse lungo le coste dell’India, del Giappone e altrove, a una profondità di circa 80-90 metri.
Se ciò fosse avvenuto intorno a 10 mila anni fa, sarebbe impossibile che negli ultimi diecimila anni si sia ricostituita una fauna ittica di acqua salata e dolce, morta a causa di una simile miscelazione delle acque. Questo, dunque, sarebbe il racconto di una grande catastrofe che ha coinvolto il pianeta.
Diluvio universale o locale?
Tuttavia, il diluvio universale nella Bibbia appare più come il racconto di un’alluvione locale, un evento mirato a punire specifici individui in un determinato territorio. Tant’è che la Bibbia parla dell’apertura delle “saracinesche della Rakia“.
Il termine “Rakia” ricorre anche nel primo capitolo della Genesi e indica una superficie lavorata che separa le acque superiori da quelle inferiori. Sembra riferirsi a una costruzione simile a una diga. Gli abitanti dell’alto Egitto chiamano ancora oggi la diga di Assuan “Rakia”, il che mantiene vivo il significato di “acqua curva“, in riferimento alla forma della diga.
Pertanto, si potrebbe interpretare che il racconto biblico si riferisca a un’inondazione di natura strettamente locale. Tuttavia, ci sono delle contraddizioni:
Nel racconto del diluvio, la Bibbia afferma che nel settimo mese l’arca si ferma sulle alture dell’Urartu, la grande catena montagnosa in cui si trova il Monte Ararat, e che le punte delle montagne cominciano a emergere nel decimo mese. Ci si potrebbe chiedere: dove si è fermata l’arca nel settimo mese, se tutto era ancora coperto dalle acque?
Un’altra incongruenza si presenta quando Noè, dopo il ritiro delle acque, prende un gran numero di animali e li brucia per offrire sacrifici agli Elohim. Se tutti gli animali erano morti e lui ne aveva salvati solo una coppia, perché bruciare quelli che aveva salvato? Questo solleverebbe il rischio di estinzione della specie. È chiaro che Noè ha trovato molti animali sopravvissuti, altrimenti la situazione sarebbe ridicola da raccontare.
Questa storia trova un parallelo nell’epopea di Gilgamesh o nell’Enuma Elish, dove il Noè biblico viene chiamato “Utnapishtim“. Anche in quel racconto, una volta giunto sulla terraferma, Utnapishtim brucia un gran numero di animali in sacrificio, attirando gli Anunnaki, il corrispettivo degli Elohim, che si avvicinano attratti dal fumo come mosche.
L’Enuma Elish, o l’Epopea di Gilgamesh, è il poema più antico dell’umanità conosciuto.
Inoltre, nella Bibbia è scritto che Noè brucia un gran numero di animali, che ovviamente aveva preso dalla terra e non dalla sua barca. Questo non lascia dubbi: brucia questi animali e Yahweh arriva, promettendo: “mai più farò una cosa simile“. La Bibbia ci suggerisce che Yahweh trova calma e serenità al cospetto di quel sacrificio, confermando ulteriormente ciò che il Testo Sacro ci comunica costantemente: gli antichi trovavano conforto nell’odore del fumo degli animali bruciati.
In conclusione, il cataclisma universale e il diluvio universale nella Bibbia o l’alluvione locale potrebbero rappresentare la condensazione di due racconti differenti, proprio come nel caso della creazione, dando origine a una confusione di storie di due ere ben diverse. Buona lettura della Bibbia!
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook
© Riproduzione riservata
Riferimenti:
- Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni, ha ricoperto il ruolo di traduttore di ebraico antico per le Edizioni San Paolo. Da circa trent’anni si dedica allo studio dei cosiddetti testi sacri, sostenendo che solo attraverso la conoscenza e l’analisi diretta delle opere redatte dagli antichi possa emergere una comprensione autentica del pensiero religioso sviluppato dall’umanità nel corso della sua storia. È autore di numerosi bestseller, tra cui La Bibbia non è un libro sacro, Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia e Il dio alieno della Bibbia.
- La Bibbia non parla di Dio – Un libro di Mauro Biglino che propone una lettura alternativa dell’Antico Testamento, sostenendo che i testi biblici non parlano di divinità, ma raccontano eventi storici concreti. Attraverso un’analisi laica e letterale, egli suggerisce che il concetto di Dio trascendente non trova riscontro nella lingua ebraica. Il suo metodo invita a considerare la Bibbia come una narrazione “fisica” dell’origine dell’essere umano sulla Terra.
- La Bibbia non l’ha mai detto – di Mauro Biglino e Lorena Forni analizza l’influenza della cultura cattolica sulle leggi italiane, evidenziando come norme etiche siano spesso basate su interpretazioni soggettive dei testi biblici. Gli autori sostengono che uno Stato laico dovrebbe promuovere leggi laiche, senza imporre dogmi confessionali. Attraverso una traduzione rigorosa dei testi, dimostrano che le prescrizioni morali comunemente associate alla Bibbia non vi sono realmente presenti.
- Il dio alieno della Bibbia. Dalla traduzione letterale degli antichi codici ebraici – Questa pubblicazione di Mauro Biglino prosegue il suo lavoro precedente, esplorando la possibilità di contatti con civiltà extraterrestri come origine della nostra evoluzione. Analizza l’Antico Testamento per rivelare interpretazioni trascurate o dimenticate, offrendo nuove prospettive su un tema controverso.
- Intervista a Mauro Biglino: La Bibbia non parla di Dio – Scopri le teorie di Mauro Biglino, noto studioso e traduttore della Bibbia, in questa intervista in cui esplora il significato dei testi sacri e le sue sorprendenti conclusioni sulla figura di Dio.
- Enūma Eliš: un antico poema babilonese che narra la creazione del mondo e il potere delle divinità mesopotamiche, centrale nella mitologia sumera.