Fra le molte affascinanti, ancorché non verificate, dicerie serpeggianti nel variopinto mondo dell’ufologia, un posto d’onore spetta allo “Yellow Book”, il Libro Giallo.
Il libro giallo è strettamente legato alle EBE (entità biologiche extraterrestri), anzi sembra sia stato “scritto” da una di esse. Ma è opportuno fare un riepilogo.
Le notizie sul “Libro Giallo” furono diffuse da due agenti dell’AFOSI (Ufficio Investigazioni Speciali dell’Aereonautica USA), Richard Doty e Robert Collins.
I due apparvero, debitamente camuffati, nella famigerata trasmissione UFO: cover up? Live, andata in onda all’inizio degli anni 80. Il presentatore li presento come “scienziati del governo” che avevano partecipato a progetto relativi ad UFO ed alieni e che avevano deciso di rivelare quello che sapevano sull’argomento.
Immediatamente vi fu una frattura tra coloro che ritenevano il programma (trasmesso in diretta anche in Russia!) un inizio di apertura dei governi sul tema UFO e Alieni e quelli che lo ritenevano una colossale e premeditata operazione di disinformazione. Bisogna però precisare che Richard Doty aveva già in precedenza contattato gli ufologi William Moore, Linda Howe e John Lear.
Egli fu una delle fonti “accreditate” di Moore quando diede alle stampe “the Roswell incident” nel 1982. Una piccola curiosità: il libro di Moore veniva venduto in America unitamente ad una videocassetta contenente interviste a Doty e Collins, che, per l’occasione, scelsero rispettivamente i nomi in codice di Falcon e Condor.
Fu in una di queste interviste che i due cominciarono a parlare di dischi precipitati, alieni e retroingegneria, condendo però il tutto con dettagli che ai più parvero alquanto ridicoli (le EBE prediligono la musica antico tibetana e il gelato alla fragola).
Detto per inciso, non so cosa ci sia di tanto ridicolo in questo: sarebbe come affermare che, solo perché un ipotetico terrestre in visita su un pianeta extraterrestre mostri di prediligere un prodotto locale, tutta la sua storia è necessariamente inverosimile! Ma non è questo il punto.
Una delle informazioni fornite da Doty riguardavano lo Yellow book. Il libro fu scritto nel 1972/73 da EBE-2 (sigla in codice di uno delle tre EBE che a dire di Doty fungevano da ambasciatori degli alieni presso gli Stati Uniti). Esisterebbero tre copie del libro, delle quali una in possesso di EBE-2 e le altre due custodite in un sotterraneo vicino Mall, Washington D.C
Il libro giallo sarebbe una sorta di compact disk olografico che può proiettare immagini delle informazioni in esso contenute (da notare che Bob Lazar afferma di aver visto qualcosa di simile quando era in servizio presso l’Area S4, il settore di Groom Lake ove si svolgevano esperimenti di retroingegneria su scafi alieni).
Il Libro Giallo, una sorta di promemoria alieno, oltre a riferimenti ad eventi biblici e all’immagine olografica della crocifissione di Cristo, conterrebbe le seguenti informazioni:
1. La storia delle visite degli alieni alla Terra negli ultimi 12.000 anni. Edificazioni delle piramidi d’Egitto e di come esse rispecchiano la cintura di Orione come appariva alla Terra nel 10.400 a.c. e nel 2450 a.c. La vera età della sfinge (12.000 anni)
2. Interventi di ingegneria genetica condotti dagli alieni sui primi ominidi
3. La Terra è fa parte di cinque rotte commerciali. Cinque o più gruppi di alieni visitano la Terra.
4. Un osservatore fu lasciato sulla Terra 2.000 anni fa. Gli alieni hanno immagini olografiche della morte di Cristo e di altri venti biblici.
5. La storia sociale e le credenze religiose degli alieni. Essi credono in un Dio ma non accettano il dogma cristiano della Trinità.
6. Riferimenti all’anno 1997 come un periodo di rivelazioni e forse rivoluzioni sociali e tumulti. All’anno 1998 per caos geologico.
Di solito le suddette informazioni vengono relegate dagli studiosi più “seri” nel cosiddetto “folklore ufologico” ovvero nel limbo delle notizie assurde e non confermabili.
Ma io mi chiedo: perché tutte queste notizie sono venute fuori agli inizi degli anni ottanta? Le varie fonti si sono influenzate a vicenda o vi è una più ampia regia? Nel diritto penale quando si cerca di individuare l’autore di un delitto la prima domanda che ci si pone è “cui prodest?” ovvero a chi giova?
Coloro che hanno diffuso queste notizie non hanno certo avuto vita facile: Bennewitz è stato ricoverato in manicomio e sottoposto ad elettroshock. Bill Cooper è morto in uno scontro a fuoco con la polizia dopo essere stato oggetto di diversi attentati.
Bob Lazar è stato processato per motivi futili dopo aver ricevuto dal governo minacce e attentati. E, dulcis in fundo, Richard Doty è stato espulso dall’esercito dopo essere stato adibito a compiti umilianti (il suo ultimo incarico nell’Air Force è stato quello di responsabile della mensa!).
Se tutti costoro hanno svolto per conto del governo compiti di disinformazione, non si può certo dire che siano stati ben ricompensati!
E allora è lecito pensare che qualcosa di vero nelle loro dichiarazioni ci sia. Peccato che quando si parla di tutto ciò ritorni alla mente solo l’immagine del grigio ghiotto di gelato alla fragola.
Articolo del Dott. Giacomo Casale, membro del Centro Accademico Studi Ufologici (USAC).
A cura di Ufoalieni.it