La teoria secondo cui il primo sbarco sulla luna fu un imbroglio del governo degli Stati Uniti organizzato per affermare la loro vittoria sulla Russia nella corsa allo spazio, è diventata molto popolare negli ultimi tempi.
Recenti sondaggi indicano che approssimativamente il 20% degli Americani crede che gli Stati Uniti non sono MAI atterrati sulla luna. Dopo che le missioni Apollo furono interrotte negli anni ’70, l’uomo non ci è mai più tornato; come mai?
Prove del falso sbarco sulla Luna
Solo durante il mandato di Richard Nixon l’umanità è davvero atterrata sulla luna e, dopo Watergate, molte persone non rimasero sorprese quando Tricky Dick (soprannome attribuito a Nixon) li prese in giro per assicurare all’America una posizione favorevole nella Guerra Fredda.
In questa lista presentiamo alcune delle prove che suggerirebbero che gli atterraggi sulla luna furono degli inganni.
Sei pronto? Cominciamo…
Abbiamo incluso le spiegazioni della NASA per ognuna delle voci di questa lista per tentare di fornire una visione più oggettiva possibile.
10- La bandiera sventolante
I teorici del complotto hanno fatto notare che, quando il primo atterraggio fu trasmesso dal vivo in televisione, gli spettatori potevano chiaramente vedere la bandiera Americana sventolare e svolazzare nel momento in cui Neil Armstrong e Buzz Aldrin la piantarono.
Alcune foto dell’atterraggio sulla luna sembrano mostrare increspature sulla bandiera causate da una brezza, come mostra chiaramente l’immagine sopra. Il problema più ovvio qui è che non c’è aria nell’atmosfera della luna e, di conseguenza, nessun vento che possa causare il movimento della bandiera.
Numerosissime spiegazioni sono state date in precedenza per liquidare questo fenomeno come niente di insolito: la NASA ha affermato che la bandiera era conservata in un tubo sottile e l’effetto increspato sarebbe stato causato dal fatto che non fu spiegata prima di essere piantata.
Un’altra spiegazione sulle pieghe è che potrebbero essere state causate dalla forza di reazione del palo di alluminio dopo che gli astronauti lo toccano ed il video mostra come la bandiera viene leggermente scossa.
9- Assenza del cratere d’impatto
Questa è l’affermazione: SE la NASA ci avesse davvero portati sulla luna, ci sarebbe stato un cratere di impatto sotto il modulo lunare a testimonianza dell’atterraggio. In qualsiasi video o foto dell’atterraggio, NON È VISIBILE NESSUN CRATERE, quasi come se il modulo fosse stato SEMPLICEMENTE PIAZZATO LÌ. La superficie della luna è ricoperta di una sottile polvere lunare ed anche questa non sembra essere stata smossa, come appare dalle prove fotografiche.
Al pari della teoria della bandiera sventolante, comunque, la mancanza del cratere ha un sacco di potenziali spiegazioni. La NASA sostiene che il modulo avesse bisogno di una spinta significativamente minore in condizioni di bassa gravità rispetto invece a quanta ne sarebbe servita sulla terra.
In sostanza il peso del modulo è nettamente inferiore rispetto a quello che avrebbe avuto sulla terra. La superficie stessa della luna è di solida roccia quindi un cratere d’impatto non sarebbe stato comunque possibile averlo – allo stesso modo in cui un aereo non lascia un cratere quando impatta una pista d’asfalto.
8- Molteplici sorgenti di luce
Sulla luna c’è un’unica forte sorgente di luce: IL SOLE. Quindi sarebbe logico che tutte le ombre fossero parallele tra loro. Ma non fu questo il caso durante l’allunaggio: video e foto mostrano chiaramente che le ombre cadono in direzioni diverse.
I teorici della cospirazione fanno notare che questo potrebbe indicare la presenza di molteplici fonti di luce, suggerendo che le foto dello sbarco sulla luna siano state scattate sul set di un film.
La NASA ha cercato di dare la colpa al terreno lunare irregolare per le strane ombre, con discrete valli e colline che avrebbero causato questo effetto ottico. Questa spiegazione è stata respinta all’istante da alcuni teorici. In quale modo le colline possono causare delle differenze angolari cosi ampie?
Nell’immagine sopra l’ombra del modulo lunare è chiaramente in contraddizione con quella delle rocce in primo piano di un angolo di almeno 45°.
7- Il fascio di radiazioni di Van Allen
Per raggiungere la luna, gli astronauti devono passare attraverso ciò che è noto come il fascio di radiazioni di Van Allen. Il fascio è tenuto insieme dal campo magnetico terrestre e staziona stabilmente nello stesso posto. Le missioni Apollo sulla Luna segnano il primo vero tentativo di trasportare esseri umani viventi attraverso il fascio.
I complottisti dibattono sul fatto che l’alto livello delle radiazioni avrebbe letteralmente cotto gli astronauti sulla rotta per la luna, nonostante gli strati di alluminio ricoprissero sia l’interno che l’esterno della navicella.
la NASA ha replicato a questa dichiarazione insistendo sul breve lasso di tempo che gli astronauti avrebbero impiegato per attraversare il fascio – il che vorrebbe dire che hanno subìto un dose di radiazioni veramente molto piccola.
6- L’oggetto misterioso
Dopo che le foto dell’atterraggio sulla luna furono pubblicate, i teorici furono rapidi a notare un oggetto misterioso (mostrato sopra) riflesso nella visiera dell’elmetto della missione Apollo 12.
L’oggetto sembra essere sospeso ad una fune o un cavo e non ha nessun motivo per essere lì, portando alcuni a suggerire che potrebbe essere un tipico riflettore sospeso che si trova solitamente sui set cinematografici.
La somiglianza è opinabile, data la scarsa qualità della fotografia ma il mistero rimane il MOTIVO per cui qualcosa debba essere sospeso a mezz’aria sulla luna. In altre foto il modulo lunare sembrerebbe non avere accessori che corrisponderebbero a quello riflesso sulla visiera, quindi l’oggetto resta ancora del tutto inspiegato.
5- La passeggiata al rallentatore e i cavi nascosti
Per supportare le dichiarazioni che vorrebbero lo sbarco sulla luna girato in uno studio, i teorici del complotto devono fare i conti con le apparenti condizioni di bassa gravità, presumibilmente simulate dalla NASA.
È stato fatto notare che se si prende il video del primo allunaggio e lo si guarda ad una velocità di x2.5, gli astronauti sembrerebbero muoversi come fossero sottoposti alla gravità della terra.
Per quanto riguarda l’impressionante altezza del salto degli astronauti, che sarebbe impossibile da eseguire con la gravità terrestre, sarebbero stati approntati cavi e funi nascoste per dare agli astronauti una spinta extra.
In alcune schermate si riesce a vedere il profilo dei presunti cavi nascosti (la fotografia sopra mostrerebbe presumibilmente un cavo, anche se estremamente vago).
4- Mancanza di stelle
Una prova convincente del falso atterraggio sulla Luna è la totale mancanza di stelle in ognuna delle foto e dei video. Non ci sono nuvole sulla Luna, quindi le stelle dovrebbero essere SEMPRE visibili e significativamente più brillanti di quanto lo sarebbero se osservate attraverso il filtro dell’atmosfera della Terra.
La discussione in questo caso verte sul fatto che la NASA potrebbe aver trovato impossibile mappare l’esatta posizione di tutte le stelle per far si che l’inganno fosse efficace, e quindi le hanno escluse, appoggiandosi sulla scusa della bassa qualità della foto che le rimuoverebbe (la scusa che loro hanno effettivamente fornito).
3- La roccia “C”
Una delle foto più famose dell’allunaggio dell’ Apollo 11 mostra una roccia in primo piano, con quella che sembrerebbe una lettera “C” incisa su di essa.
La lettera sembra quasi perfettamente simmetrica, indicando che sarebbe difficile credere ad un fenomeno naturale. Probabilmente si tratta di un semplice arredo scenico, con una “C” usata come segno distintivo dai tecnici di studio. Uno scenografo potrebbe aver girato la roccia dal lato sbagliato, esponendo accidentalmente il segno alla telecamera.
la NASA ha fornito spiegazioni discordanti per la lettera, da un lato dando la colpa ad un fotografo di aver aggiunto la lettera per fare uno scherzo (SCHERZONE!); mentre dall’altro dicendo che potrebbe semplicemente essere un capello vagante finito da qualche parte durante il processo di sviluppo.
2- Reticolo di puntamento
Le fotocamere usate dagli astronauti durante l’allunaggio falso, avevano una serie di reticoli per aiutarli nelle misure e nelle direzioni. Questi sono impressi nella parte anteriore di tutte le fotografie.
Alcune immagini, inoltre, mostrano chiaramente i reticoli DIETRO agli oggetti di scena, implicando che quelle foto potrebbero essere state manipolate DOPO averle scattate. La fotografia mostrata sopra, non è un caso isolato. Molti oggetti sembrano essere DAVANTI ai reticoli, compresa la bandiera Americana in una foto ed il “rover” in un’ altra.
I teorici del complotto pensano che la NASA abbia stampato gli oggetti artificiali su una foto autentica della luna per simulare l’atterraggio. Anche se avessero davvero pianificato di farlo, allora il motivo per cui abbiano lasciato i reticoli resta un mistero.
1- Lo sfondo duplicato
Le due foto della missione Apollo 15 mostrate qui sopra, hanno chiaramente lo stesso sfondo nonostante fosse stato ufficialmente dichiarato che le due foto sarebbero state scattate a miglia di distanza. Una delle foto mostra anche il modulo lunare.
Quando furono scattate tutte le fotografie, il modulo era già atterrato quindi com’è possibile che appaia in una foto e scompaia nell’altra?
Ecco, se foste dei complottisti incalliti, sembrerebbe ovvio che la NASA abbia semplicemente usato lo stesso sfondo girando scene diverse del video dello sbarco sulla Luna.
la NASA ha affermato che date le dimensioni di molto inferiori della Luna rispetto a quelle della Terra, gli orizzonti possono apparire significativamente più vicini all’occhio umano. Nonostante questo, dire che le due colline visibili nelle fotografie siano lontane diverse miglia, è palesemente falso.
LA TEORIA DI STANLEY KUBRICK
Quest’ampia estensione della famosa teoria del complotto del falso atterraggio sulla Luna sostiene che l’acclamato regista Stanley Kubrick fu contattato dal governo Americano per inscenare i primi tre atterraggi.
Ci sono due varianti principali di questa teoria, in qualche modo, non attendibile: un gruppo crede che Kubrick sia stato contattato dal governo dopo aver pubblicato 2001: Odissea nello spazio (pubblicato nel 1968, un anno dopo il primo atterraggio), dopo che la NASA fu colpita dall’estremo realismo delle scene nello spazio aperto, molto realistiche per quei tempi; un altro gruppo crede che Kubrick abbia ricevuto l’ordine di girare lo sbarco sulla luna molto prima e che 2001: Odissea nello spazio sia stato una specie di campo di prova preparato per lui.
Quindi quali prove potrebbero confermare queste affermazioni?
Bene: facendo un po’ di attenzione, se guardate The Shining (un altro dei film di Kubrick), potreste scorgere dei presunti messaggi nascosti da Kubrick stesso per informare il mondo, in maniera subliminale, del suo ruolo nella cospirazione. Il più evidente è la maglia della missione Apollo 11 del bambino indossata in una sola scena.
Un altro possibile indizio è il rigo battuto sulla macchina da scrivere del personaggio di Jack Nicholson: “All work and no play makes Jack a dull boy” (Tutto lavoro e niente svago, rendono Jack un ragazzo noioso), dove la parola “All” può essere interpretata come A11, quindi Apollo 11.
Se non ne siete ancora convinti, Kubrick ha assegnato alla misteriosa camera d’albergo del film il numero 237. Indovinate a quante miglia di distanza si trovava la Luna dalla Terra a quell’ epoca: 238.855,086. Quindi dividete il numero per 1000 e sottraete 1 e ne avrete la prova inconfutabile.