Proxima Centauri b è un esopianeta che orbita nella zona abitabile della sua stella, Proxima Centauri, situata a circa 4,24 anni luce dalla Terra. Questo pianeta ha suscitato grande interesse per la possibilità di ospitare vita, grazie alla sua posizione favorevole alla presenza di acqua liquida.
Scoperto nel 2016 attraverso il metodo delle velocità radiali, questo esopianeta è una “super Terra” con una massa leggermente superiore a quella del nostro pianeta. Orbita molto vicino alla sua stella, completando un’orbita in circa 11,18 giorni terrestri.
La sua posizione nella zona abitabile significa che potrebbe avere temperature superficiali tali da permettere la presenza di acqua liquida, un elemento essenziale per la vita come la conosciamo.
Caratteristiche di Proxima Centauri b
Proxima Centauri b è un pianeta roccioso con una massa di circa 1,07 volte quella della Terra. Orbita a una distanza di 0,0485 unità astronomiche (AU) dalla sua stella, un’ottava parte della distanza tra Mercurio e il Sole.
La sua stella madre, Proxima Centauri, è una nana rossa di tipo M, molto più fredda e meno luminosa rispetto al nostro Sole. Si ritiene che, data la sua vicinanza alla stella, Proxima Centauri b sia probabilmente in rotazione sincrona, mostrando sempre la stessa faccia alla stella, proprio come la Luna con la Terra.
La possibilità di un’illuminazione artificiale
Recentemente, alcuni studi hanno esplorato la possibilità che Proxima Centauri b sia illuminato artificialmente. Se esistesse una civiltà avanzata su questo pianeta, potrebbe utilizzare luci artificiali per illuminare il lato notturno, probabilmente bloccato in rotazione sincrona con la stella. Questa ipotesi è stata formulata per spiegare eventuali anomalie nella luminosità osservata del pianeta.
Rilevazione di luci artificiali
Gli scienziati Elisa Tabor e Avi Loeb hanno condotto uno studio per scoprire se il telescopio spaziale James Webb (JWST) possa rilevare luci artificiali su Proxima Centauri b, un esopianeta. Hanno creato dei modelli per analizzare la luce e hanno scoperto che il JWST potrebbe riconoscere luci a LED che rappresentano il 5% della luminosità della stella, con un’alta probabilità dell’85%. Questo significa che se su Proxima Centauri b ci fosse una civiltà tecnologicamente avanzata, potremmo notare la sua illuminazione artificiale.
Nel loro studio, gli scienziati hanno considerato due possibilità: una in cui la luce artificiale assomiglia a quella dei LED che usiamo sulla Terra e un’altra con un tipo di luce più specifico ma comunque potente. Le loro previsioni dipendono dalle prestazioni ottimali dello strumento NIRSpec del JWST. Anche se il JWST non dovesse riuscire a fare questa scoperta, osservatori futuri come il LUVOIR potrebbero avere successo.
Implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre
La possibilità di rilevare luci artificiali su Proxima Centauri b apra a nuove prospettive nella ricerca di vita extraterrestre. Se confermata, questa scoperta potrebbe rappresentare una delle prove più tangibili dell’esistenza di civiltà aliene. Tuttavia, è importante sottolineare che la rilevazione di tali segnali richiede tecnologie avanzate e osservazioni precise, che potrebbero essere realizzate con telescopi futuri come il LUVOIR (Large UV/Optical/IR Surveyor).
Prospettive future
Proxima Centauri b continua a essere un oggetto di grande interesse per astronomi e astrobiologi. La possibilità di rilevare illuminazione artificiale su questo pianeta rappresenta un passo significativo nella nostra ricerca di vita oltre il sistema solare. Con l’avanzamento delle tecnologie di osservazione, potremmo avvicinarci sempre più alla scoperta di altre forme di vita intelligenti nell’universo.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Centauri Dreams: Questo sito esplora l’idea dell’illuminazione artificiale come una tecnosignatura su Proxima Centauri b.
- arXiv.org: Un articolo scientifico che discute la rilevabilità delle luci artificiali su Proxima Centauri b utilizzando il telescopio spaziale James Webb.
- Astrobiology: Un’altra fonte che esamina la possibilità di rilevare luci artificiali su Proxima b e le implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre.
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