Nel 2020, la Cina ha iniziato i test del suo “sole artificiale”, il Tokamak HL-2M, progettato per simulare le reazioni che avvengono nel Sole e produrre potenza tramite la fusione nucleare. Questo sistema potrebbe rappresentare un passo fondamentale per ottenere una risorsa praticamente illimitata e sostenibile.
Sole artificiale
Conosciuto come Tokamak HL-2M, la Cina ha lavorato a questa tecnologia dal 2006, con l’obiettivo di replicare le condizioni estreme del Sole e sviluppare un metodo avanzato di produzione di risorse energetiche. Il progetto ha raggiunto un traguardo significativo nel dicembre 2020, quando è stata completata con successo la prima scarica di plasma, segnando un passo cruciale verso la fusione controllata. Nonostante i progressi, la capacità di generare un bilancio netto positivo di potenza non è ancora stata pienamente realizzata.
Duan Xuru aveva dichiarato nel 2019 che il sistema sarebbe stato operativo entro il 2020, ma, come spesso accade in progetti di questa portata, il calendario ha subito dei ritardi. Sebbene il progetto abbia affrontato ostacoli imprevisti, tra cui la pandemia globale, i progressi tecnici sono stati notevoli, e l’HL-2M ha continuato a fare passi significativi verso il suo obiettivo di fusione controllata.
Progressi recenti
Nel 2023, il dispositivo cinese ha superato traguardi significativi. La temperatura del plasma ha superato i 200 milioni di gradi Celsius, un valore ben oltre i 100 milioni considerati necessari per innescare la fusione. Questo risultato rappresenta un progresso fondamentale, accompagnato da un miglioramento nella stabilità del plasma, che è stato mantenuto per un periodo più lungo rispetto agli esperimenti precedenti, segnando un passo cruciale verso un sistema energetico efficiente.
Secondo dichiarazioni recenti dei ricercatori cinesi, oltre al controllo della temperatura, sono stati compiuti progressi sostanziali nella gestione della corrente del plasma. Nel 2022, l’HL-2M ha raggiunto una corrente del plasma superiore a 1 megaampere, evidenziando un ulteriore passo verso la stabilizzazione della reazione. La stabilità del plasma è considerata un elemento essenziale per la fusione controllata, poiché garantisce la continuità della generazione di risorse.
Le sfide della fusione
Inizialmente, il sistema era stato progettato per raggiungere una temperatura di 100 milioni di gradi Celsius, un valore circa sette volte superiore a quello del nucleo solare. Questo obiettivo rappresentava una delle sfide principali, considerando che la fusione nucleare richiede condizioni estreme di temperatura e pressione per essere realizzata.
Con i recenti risultati, il reattore dimostra il potenziale della tecnologia come parte di un’iniziativa più ampia per affermare la Cina come leader globale nella ricerca sulla fusione nucleare. Sebbene l’obiettivo di una reazione autosostenibile e della produzione continuativa di potenza rimanga distante, i progressi compiuti offrono una base promettente per lo sviluppo di futuri reattori. La Cina, attraverso il successo di questi esperimenti, si avvicina ulteriormente alla possibilità di trasformare il panorama globale della produzione energetica.
Il futuro dell’energia pulita
La fusione nucleare rappresenta una delle soluzioni più promettenti per rispondere alla crescente domanda globale. Questa tecnologia potrebbe ridurre drasticamente la dipendenza dalle fonti fossili, offrendo al contempo una risposta concreta al problema delle scorie radioattive, in quanto non genera residui pericolosi come quelli associati alla fissione nucleare. Se le attuali sfide tecnologiche verranno superate e i progressi continueranno, questa innovazione potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il settore, con una fonte di risorse abbondanti e sostenibili.
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Riferimenti:
- National Nuclear Corporation of China – Il sito ufficiale della China National Nuclear Corporation fornisce informazioni sullo sviluppo e i progressi nei progetti nucleari, incluso il reattore HL-2M.
- China’s ‘artificial sun’ to challenge 200 million degrees Celsius – Global Times spiega gli obiettivi del progetto, tra cui il raggiungimento di temperature sopra i 100 milioni di gradi Celsius.
- NEI Magazine – Nel 2022, il reattore cinese ha raggiunto un record di corrente del plasma superiore a 1 megaampere, fondamentale per la fusione controllata.
- Foro Nuclear – Foro Nuclear ha trattato nel 2020 la prima scarica di plasma del reattore cinese, un passo chiave nella ricerca sulla fusione nucleare.