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Il franchise di “V“, ideato da Kenneth Johnson, è una delle opere più affascinanti e significative nella storia della fantascienza televisiva. Raccontando l’arrivo sulla Terra di una razza aliena rettiliana, i Visitors, sotto mentite spoglie umane, la serie affronta tematiche complesse come il fascismo, la manipolazione delle masse e la lotta per la libertà. In un’epoca in cui gli effetti speciali erano ancora rudimentali, “V” si distinse per la sua ambizione narrativa e visiva, diventando un punto di riferimento per il genere.
Origini del franchise Visitors
Kenneth Johnson concepì “V” come un’allegoria ispirata al romanzo distopico del 1935 It Can’t Happen Here di Sinclair Lewis. La storia iniziale, intitolata Storm Warnings, immaginava l’ascesa di un regime totalitario negli Stati Uniti, ma per renderla più appetibile al pubblico, la NBC suggerì di includere un elemento fantascientifico: l’invasione aliena. Da questa intuizione nacque il primo capitolo della saga, trasmesso come miniserie nel 1983.
La miniserie originale, composta da due episodi, ebbe un successo straordinario, grazie alla combinazione di una trama avvincente e di effetti visivi innovativi. Questo spinse i produttori a realizzare una seconda miniserie in tre parti, V: The Final Battle (1984), e successivamente una serie settimanale di 20 episodi tra il 1984 e il 1985. Tuttavia, la serie regolare fu interrotta a causa del calo di audience, lasciando molte domande irrisolte.
La trama
La storia di “V” si sviluppa attorno all’arrivo dei Visitors, che si presentano come una razza benevola desiderosa di aiutare l’umanità. Tuttavia, sotto la loro apparenza umana si celano esseri rettiliani con un piano oscuro: sfruttare le risorse della Terra e usare gli umani come riserva alimentare. Questa premessa porta a una divisione tra la popolazione terrestre: i collaborazionisti, attratti dalle promesse aliene, e la Resistenza, un gruppo di ribelli determinati a smascherare i Visitors e difendere la libertà dell’umanità.
Tra i personaggi principali spiccano Diana, la carismatica e crudele leader aliena interpretata da Jane Badler, e Mike Donovan, un reporter coraggioso che diventa uno dei volti della Resistenza. La tensione tra questi personaggi alimenta il dramma della serie, rendendo ogni episodio un viaggio emotivo e intellettuale.
“V” non è solo una storia di fantascienza, ma una potente allegoria sociale e politica. Le dinamiche tra i Visitors e gli umani richiamano i meccanismi di propaganda e oppressione dei regimi totalitari. La serie esplora temi universali come la libertà, il sacrificio e la lotta contro la tirannia, offrendo al pubblico non solo intrattenimento, ma anche una profonda riflessione.
La Resistenza rappresenta il coraggio e la determinazione necessari per affrontare un potere oppressivo, mentre i collaborazionisti incarnano la tentazione di cedere alle lusinghe di un’autorità che promette sicurezza in cambio di obbedienza. Questo dualismo rende “V” estremamente attuale, anche a decenni dalla sua prima trasmissione.
Produzione e tecnologia
La serie settimanale mantenne alti standard produttivi, con episodi che arrivavano a costare un milione di dollari ciascuno. Tuttavia, le tensioni creative tra Kenneth Johnson e il network portarono alla sua uscita dal progetto dopo la prima miniserie. Nonostante ciò, il suo impatto creativo continuò a influenzare le successive produzioni del franchise.
Espansione del franchise
Il successo di “V” si estese oltre la televisione, dando vita a un ricco universo transmediale:
- Romanzi: Kenneth Johnson pubblicò il romanzo V: The Second Generation (2008), che prosegue la storia ignorando gli eventi successivi alla prima miniserie.
- Fumetti: La DC Comics pubblicò una serie di fumetti ispirati al franchise, ampliando la mitologia dei Visitors.
- Videogiochi: Ocean Software sviluppò un videogioco per piattaforme come Commodore 64 e ZX Spectrum, offrendo ai fan un’esperienza interattiva.
Il remake del 2009
Tra il 2009 e il 2011, Warner Bros. produsse un remake di “V”, composto da due stagioni per un totale di 22 episodi. Questa nuova versione aggiornò la storia con riferimenti a teorie cospirative contemporanee, mantenendo l’essenza della serie originale. Nonostante un buon inizio, il calo di audience portò alla chiusura anticipata del progetto.
Il remake presentava una visione più moderna dei Visitors, rappresentandoli come manipolatori che infiltrano governi e istituzioni per trasformare l’umanità in una risorsa. La presenza di Jane Badler, che riprese un ruolo significativo, aggiunse un elemento di continuità per i fan della serie originale.
“V” è considerato uno dei capolavori della fantascienza televisiva, influenzando generazioni di spettatori e creatori. La serie è ricordata per la sua capacità di combinare intrattenimento e critica sociale, utilizzando la fantascienza come strumento per esplorare temi complessi.
Le iconiche uniformi rosse dei Visitors, le loro astronavi imponenti e la figura carismatica di Diana rimangono impressi nell’immaginario collettivo. Inoltre, “V” ha aperto la strada a future produzioni televisive ambiziose, dimostrando che la fantascienza poteva affrontare temi maturi e impegnativi.
Cast
Uno degli elementi di successo di “V” è stato sicuramente il talento del cast, che ha saputo dare vita a personaggi indimenticabili.
- Jane Badler (Diana) è l’attrice che ha incarnato la figura di Diana, la spietata e carismatica leader dei Visitors. La sua interpretazione, glaciale e manipolativa, ha reso il suo personaggio uno dei più memorabili della storia della fantascienza televisiva.
- Marc Singer (Mike Donovan) ha interpretato il coraggioso reporter e membro della Resistenza. La sua presenza magnetica e il suo impegno nel ruolo hanno contribuito a definire il personaggio come un simbolo di speranza e resistenza.
- Faye Grant (Julie Parrish) interpretava una dei volti più importanti della Resistenza. La sua performance delicata ma determinata ha aggiunto un’importante dimensione emotiva alla serie.
- Michael Ironside (Ham Tyler) ha interpretato un altro membro della Resistenza, un soldato cinico e pragmatico che spesso agiva come un contrappunto alle figure più idealiste della lotta.
- Robert Englund (Willie) ha dato vita al Visitor “buono” che si schiera con gli umani, un ruolo che lo ha reso particolarmente amato dai fan, soprattutto grazie alla sua performance che trasmetteva un’umanità inaspettata nel personaggio alieno.
Il cast del remake del 2009 ha visto nuovi volti portare a nuove interpretazioni dei ruoli. Elizabeth Mitchell, che ha interpretato Erica Evans, ha interpretato un ruolo centrale nel nuovo conflitto tra gli umani e i Visitors, con un tono più moderno ma ugualmente incisivo.
Una riflessione personale
Guardando oggi il franchise di “V”, emerge quanto sia attuale il suo messaggio. L’idea di un’umanità divisa tra chi resiste e chi si adatta richiama dinamiche sociali e politiche presenti ancora oggi. “V” non si limita a essere una storia di fantascienza: è una riflessione sulle scelte morali che definiscono la nostra identità come individui e come società.
La Resistenza, con il suo spirito combattivo e il rifiuto della sottomissione, incarna il desiderio di libertà e di giustizia, valori che trascendono i confini temporali. Allo stesso modo, i Visitors rappresentano la tentazione dell’opportunismo e del compromesso, un avvertimento contro i pericoli della manipolazione e del potere incontrollato.
“V” ci invita a porci domande fondamentali: di fronte a un potere soverchiante, cosa siamo disposti a sacrificare per la verità? Qual è il prezzo della libertà? Questi interrogativi rendono il franchise non solo un capolavoro di intrattenimento, ma anche una lezione di vita.
Conclusione
Il franchise di “V” è un viaggio nel cuore della fantascienza, un’opera che ha saputo unire avventura, dramma e riflessione sociale. Nonostante le difficoltà produttive e le chiusure premature, “V” continua a essere celebrato come un pezzo fondamentale della storia della televisione. Con un’eredità che spazia tra media diversi e un potenziale ancora inespresso per il cinema, “V” resta un esempio di come la fantascienza possa ispirare e provocare il pensiero.
Un reboot cinematografico potrebbe rappresentare l’opportunità perfetta per raccontare nuovamente questa saga epica, portando i Visitors a una nuova generazione di spettatori.
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Riferimenti:
- V Visitors – La serie completa (DVD) – La saga completa dei Visitors in formato DVD, con la serie originale del 1983, che racconta l’invasione aliena e le dinamiche di resistenza e sottomissione.
- Visitors (serie televisiva) – Pagina Wikipedia sulla serie televisiva “Visitors”, che esplora l’invasione aliena dei Visitors e i temi di resistenza e oppressione.