Durante la guerra del Vietnam, molte operazioni di recupero legate a incontri con extraterrestri sono ancora oggi coperte dal più alto livello di segretezza, nascoste dietro elaborate storie di copertura per celare i dettagli al pubblico.
Clifford Stone, uno dei testimoni diretti, ha vissuto in prima persona queste esperienze con esseri alieni e i loro velivoli precipitati nel sud-est asiatico negli anni ’70. Ciò che vide quel giorno lo ha lasciato scioccato per il resto della sua vita.
Oltre a rivelare particolari di questi eventi, Stone ci racconta anche le versioni ufficiali che gli erano state fornite, pronte per essere utilizzate nel caso tali missioni fossero divenute di dominio pubblico.
Uno scontro surreale con un UFO e i suoi occupanti
Cliff stava pattugliando la zona quando notò una strana entità grigia, alta circa un metro e venti, emergere dal cespuglio. Con passo lento, questa figura si avvicinava a lui, e Cliff, incredulo, si chiedeva: “Ma che diavolo sta succedendo qui?“. Non disse nulla, paralizzato dall’inaspettato incontro.
Quel momento resterà impresso nella sua memoria fino alla morte, soprattutto per una ragione: quella piccola creatura gli parlò. Con voce calma e sorprendentemente familiare, l’entità disse: “Cliff, che ci fai qui? Non dovresti essere qui.” Queste parole lo sconvolsero tanto quanto la loro provenienza. La reazione di Cliff fu immediata: impugnò il suo M16, lo mise in modalità automatica e si preparò a sparare.
Normalmente, un soldato non imposta l’arma in modalità automatica a meno che la situazione non lo richieda, ma in quel momento la paura e l’adrenalina presero il sopravvento. “Ho iniziato a sparare e ho urlato ‘VC, VC!’“, racconta Cliff. Non c’era alcuna ragione logica per farlo, e non aveva idea del perché gridasse “VC” – un acronimo per “Viet Cong”, i nemici che stavano combattendo.
Tuttavia, sentiva il bisogno di avvisare il suo gruppo che non erano più soli. Quello che però successe dopo fu ancora più sconcertante: i proiettili non avevano alcun effetto. Nonostante le raffiche di colpi, le entità sembravano invulnerabili. Cliff ricorda chiaramente di aver visto i proiettili rimbalzare o passare attraverso di loro senza lasciare traccia. Era come se le sue armi non fossero altro che giocattoli di fronte a queste creature.
La scena si svolse in pieno giorno, ma nonostante la luce del sole, nessuno riusciva a capire cosa stesse realmente accadendo. Il veterano ricorda la confusione che regnava tra le truppe, ognuno cercava di comprendere quante di queste creature fossero presenti.
“Erano circa 15 o 20″, afferma Cliff, e sembrava impossibile che ce ne fossero così tante. Le entità si mossero insieme al gruppo di soldati fino a un ruscello, ma si fermarono misteriosamente poco prima di attraversarlo. I proiettili erano ormai finiti e la tensione aumentava. Cosa avrebbero dovuto fare? Le entità si limitavano a fissarli, come in attesa di qualcosa.
Non appena tornarono alla base, il loro comandante chiese a Cliff di spiegare quanto accaduto. Ma il soldato non aveva la minima idea di cosa fosse successo. Né allora né in seguito riuscì a trovare una spiegazione. Il colonnello ordinò che qualcuno tornasse indietro per verificare la situazione e assicurarsi che non ci fossero altre sorprese.
Cliff, sebbene fosse già stremato dall’esperienza, decise di farsi avanti e offrirsi volontario. Il comandante, soprannominato da Cliff “colonnello”, cercò di dissuaderlo, ma il veterano sentiva che doveva scoprire cosa fosse accaduto.
Armato del suo M16 e con un caricatore pieno di munizioni, Cliff tornò verso il ruscello. “Dove pensi di andare?” gli chiese il colonnello, e Cliff rispose: “Hai detto che volevi sapere cosa stava succedendo là dietro, ed è quello che farò“.
Nonostante il rischio, Cliff era determinato a trovare delle risposte. E così, uno per uno, anche gli altri soldati presero i loro fucili e lo seguirono. Perfino il colonnello si unì alla spedizione, nonostante avesse cercato di fermare Cliff.
Quando il gruppo raggiunse nuovamente il luogo dello strano incontro, non trovarono nulla. Alcune versioni della storia sostengono che ci fossero tracce di ferite sul terreno, forse segni di un missile o di un’esplosione, ma Cliff insiste sul fatto che non videro nulla di anomalo.
Tuttavia, trovarono i resti di un B-52 abbattuto, con evidenti danni causati probabilmente da un missile nemico. Gli ingegneri giunti sul posto tagliarono le ali dell’aereo e lo smontarono pezzo per pezzo, caricandolo poi su grandi elicotteri per il trasporto.
Un segreto da mantenere
La squadra fece del suo meglio per cancellare ogni traccia della loro presenza, raccogliendo tutto ciò che poteva essere ricondotto a loro. Quando tornarono alla base, il comando li informò ufficialmente che il B-52 era stato abbattuto dal fuoco nemico in territorio ostile.
Questo era ciò che sarebbe stato comunicato ai media e al pubblico. Tuttavia, il colonnello avvertì Cliff e gli altri di mantenere il silenzio su ciò che avevano realmente visto. Se la storia fosse venuta alla luce, sarebbero stati dichiarati inesistenti, come se non fossero mai stati lì.
Cosa accadde a quelle strane entità? Cliff non le vide mai più dopo quell’episodio. Ma quella giornata rimarrà per sempre un mistero per lui e per chiunque altro abbia vissuto quell’esperienza.
Anche il suo comandante, sebbene scettico, era convinto che fosse successo qualcosa di straordinario. E Cliff, ancora oggi, si chiede cosa fossero quegli esseri e quale fosse il loro vero scopo in quella giungla vietnamita.
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Riferimenti:
- This US VETERAN Recovered Crashed UFOs in Vietnam – Un video che racconta la testimonianza di un veterano degli Stati Uniti che afferma di aver recuperato UFO precipitati durante la guerra in Vietnam, offrendo uno sguardo intrigante su misteri e segreti militari.