6 milioni di ebrei sterminati: chi già sapeva prima di Hitler?
Dom. Dic 22nd, 2024

Chi, molti decenni prima di Hitler, già sapeva (o aveva deciso?) che sarebbero morti 6 milioni di ebrei? Perché il numero “sei milioni” appare così frequentemente nella storia? Questo articolo si basa su notizie di giornale dell’epoca e si propone di esaminare accuratamente la questione, cercando di comprendere meglio come e perché sia emersa questa cifra. Si tratta di una lettura vigile che evita fraintendimenti e disinformazione.

Secondo quanto documentato nel libro Il primo olocausto, i sionisti avrebbero ripetutamente e in modo allarmistico sostenuto che milioni di ebrei erano morti, stavano per morire o si trovavano in grave pericolo in Europa e in Russia, a partire dalla fine del 1800.

Ogni volta che c’era fermento in Europa, spesso istigato da tensioni sociali e politiche, figure sioniste di rilievo e organizzazioni dei media ebraici in tutto il mondo avrebbero fatto uso di storie esagerate per convincere la popolazione a provare pena per gli ebrei e a donare denaro per beneficenza ebraica.

Si scopre che questa cifra, da tempo screditata anche da storici tradizionali, ha origine in un contesto più complesso. Alcuni sostengono che essa derivi da una profezia religiosa ebraica-talmudica che afferma: “Voi dovete tornare meno sei milioni” o “Si deve tornare alla Terra di Israele con sei milioni di persone in meno“. In questo contesto, alcuni sionisti hanno trasformato una delirante profezia religiosa in un “fatto storico”.

Le origini scritturali del numero sei milioni di ebrei

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Alcune interpretazioni delle profezie ebraiche nella Torah suggeriscono che un numero significativo di ebrei debba “scomparire” prima che possa nascere lo Stato di Israele. Tom Segev, storico israeliano, ritiene che questa cifra sia stata utilizzata per creare una narrazione dell’Olocausto come una sorta di “religione di Stato.”

Una teoria controversa suggerisce che tali persone dovessero essere “bruciate nei forni.” Robert B. Goldmann, uno storico e scrittore che ha esaminato il legame tra l’Olocausto e la nascita dello Stato di Israele, ha affermato: “Senza l’Olocausto, non ci sarebbe lo Stato ebraico.” Tuttavia, è importante notare che queste affermazioni devono essere interpretate con cautela, poiché cercano di collegare eventi storici a mitologie religiose, prive di fondamento nella realtà.

Il numero sei milioni nei giornali dell’epoca

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Diversi giornali occidentali già all’inizio del ‘900 (e persino prima, già dalla fine del XIX secolo) riportavano il numero sei milioni in relazione alla situazione degli ebrei. Alcuni esempi includono:

  • The Sun il 6/6/1915 scrive: “6.000.000 di Ebrei in Russia, la metà degli Ebrei del mondo, sono perseguitati, cacciati, umiliati, torturati, fatti morire di fame; migliaia di essi massacrati, oltraggiati, depredati…”
  • The New York Times il 18/10/1918 scrive: “6 milioni di Ebrei hanno bisogno di aiuto…”
  • The New York Times il 8/9/1919 scrive: “In Ucraina, 6.000.000 di Ebrei sono in pericolo…”
  • The Atlanta Constitution il 23/2/1920 scrive: “Si stanno raccogliendo 50.000 dollari per contribuire a salvare la vita di 6.000.000 di Ebrei in Europa e in Palestina che stanno subendo persecuzioni da almeno un secolo…”
  • The New York Times il 31/5/1936 riporta: “La comunità cristiana chiede che venga concessa la possibilità di rifugiarsi in Palestina ai milioni di Ebrei che stanno soffrendo a causa dell’ ‘holocaust europeo’…”

Questi articoli riflettono la reale situazione di sofferenza degli ebrei, specialmente durante i pogrom e le persecuzioni in Russia e in Europa orientale. Tuttavia, le menzioni del numero sei milioni in questi contesti non devono essere interpretate come anticipazioni del genocidio nazista, che si sarebbe verificato decenni dopo. La ripetizione della cifra potrebbe essere stata il risultato di crisi storiche, non di premonizioni.

Interpretazioni e revisionismo

Alcuni autori, come Ben Weintraub, hanno cercato di interpretare l’assenza della lettera “V” o “VAU” nel testo ebraico come indicativa di un numero significativo di ebrei. Secondo questa teoria, la profezia si leggerebbe così: “Si tornerà, ma con 6 milioni in meno“. Tuttavia, tali interpretazioni rimangono altamente speculative e non sono accettate dalla maggior parte degli storici.

Conclusione

È essenziale affrontare con serietà la questione delle vittime dell’Olocausto. Sebbene le menzioni nei giornali dell’epoca possano sollevare interrogativi, è importante non confondere la realtà storica con teorie cospirative. La cifra delle perdite è ben documentata e supportata da prove storiche, testimonianze e documenti nazisti.

L’obiettivo di questo articolo è offrire una lettura attenta e consapevole, per permettere ai lettori di comprendere meglio questa complessa questione senza cadere nella disinformazione. È fondamentale mantenere il rispetto per le persone colpite e non minimizzare la portata di un evento che ha segnato tragicamente la storia dell’umanità.

A cura di Ufoalieni.it

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Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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