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La crescente rilevanza della risonanza Schumann solleva interrogativi sul suo impatto sulla coscienza umana. Se vi è davvero un’influenza, in che modo si manifesta?
Nel contesto contemporaneo, la velocità e la densità della circolazione delle informazioni hanno raggiunto livelli senza precedenti nella storia. Di conseguenza, molte verità, alcune a lungo celate e altre tuttora poco note, si affacciano gradualmente alla nostra coscienza collettiva. Osservando i cambiamenti epocali che si stanno verificando sul nostro pianeta, emerge la possibilità di una profonda interconnessione anche in mezzo al caos del mondo moderno.
Quello che si profila potrebbe rappresentare una “nuova era,” che alcuni interpretano come legata a eventi simbolici come la fine del calendario Maya o l’arrivo di una nuova età dell’oro. Ma quale legame sostanziale esiste tra queste idee e le frequenze terrestri?
Le frequenze Schumann come risonanze elettromagnetiche
Queste vibrazioni rappresentano la frequenza di risonanza del campo elettromagnetico terrestre e sono note oggi per la loro possibile associazione con la coscienza umana. Secondo l’articolo di Wikipedia, la vibrazione elettromagnetica della Terra si attesta solitamente sui 7,83 Hz, pur subendo leggere variazioni.
Più precisamente, le frequenze Schumann sono picchi distinti nello spettro delle frequenze estremamente basse (ELF) dell’elettromagnetismo terrestre. Si tratta di risonanze elettromagnetiche globali, generate dalle scariche dei fulmini all’interno della cavità creata tra la ionosfera e la superficie terrestre.
Questo fenomeno prende il nome dal fisico Winfried Otto Schumann, che lo predisse nel 1952 attraverso calcoli matematici. L’origine delle risonanze risiede nel fatto che lo spazio tra la ionosfera conduttiva e la superficie terrestre agisce come una guida d’onda chiusa.
Frequenze diverse nello spettro ELF
Le limitate dimensioni della Terra fanno sì che la guida d’onda si comporti come una sorta di camera di risonanza per le onde elettromagnetiche nella banda ELF. Grazie alle correnti elettriche prodotte dai fulmini, questa cavità viene naturalmente eccitata.
Nello spettro elettromagnetico, l’intervallo tra 3 e 60 Hz è dominato dalle frequenze ELF che includono picchi intorno a 7,83, 14,3, 20,8, 27,3 e 33,8 Hz. Questo insieme di frequenze, che crea un’unica forma d’onda complessa, è meglio noto come il fenomeno di Schumann.
Per molti anni, la frequenza principale è rimasta costante a 7,83 Hz, con solo lievi variazioni. Tuttavia, nel giugno 2014, i monitor di osservazione russi rilevarono un improvviso picco da 7,83 a 8,5 Hz, con giornate in cui il valore raggiungeva persino i 16,5 Hz. Inizialmente, si sospettava un malfunzionamento degli strumenti. Tuttavia, si è scoperto che i dati erano del tutto affidabili e correttamente presentati. A questo punto è sorta una domanda stimolante: cosa ha causato questa attività intermittente?
La Terra sta accelerando?
In un certo senso, le frequenze Schumann sono in armonia con gli stati cerebrali alfa e theta. L’aumento della frequenza potrebbe spiegare la percezione di un’accelerazione nei cambiamenti della vita.
Queste risonanze sembrano essere correlate all’attività delle onde cerebrali, suggerendo che siamo soggetti a un adattamento. I risultati di pratiche EEG nel neurofeedback indicano che le frequenze accelerate possano riflettere una possibile evoluzione della coscienza umana.
Lo stato alfa/theta è associato a una frequenza di 7,83 Hz. È quindi plausibile che i cambiamenti nella coscienza umana possano essere collegati a queste variazioni frequenziali, anche se resta da capire come misurare e interpretare tali cambiamenti.
EEG e coscienza umana
Esiste un metodo per misurare i livelli di coscienza umana: l’elettroencefalografia, o EEG. Come spiegato su Wikipedia, l’EEG utilizza conduttori elettrici applicati al cuoio capelluto per misurare l’attività elettrica della corteccia cerebrale, catturando i campi elettrici generati da gruppi di neuroni.
Il vantaggio dell’EEG è la sua eccellente risoluzione temporale. È in grado di misurare e rappresentare graficamente tutta l’attività della corteccia cerebrale con una risoluzione di millisecondi. Tuttavia, l’EEG non offre una risoluzione spaziale ottimale rispetto ad altre tecniche di imaging, per cui è principalmente utilizzato per valutare l’attività spontanea della corteccia cerebrale.
Tali attività spontanee possono essere suddivise in quattro principali classificazioni basate sulla frequenza, dalle onde delta a bassa frequenza (fino a 4 Hz), che si verificano durante il sonno, fino alle onde beta nell’intervallo 13-30 Hz, associate a un cervello vigile e sveglio.
Tra questi due estremi, troviamo le onde theta (4-8 Hz) e le onde alfa (8-12 Hz). Queste gamme di frequenze, espresse in Hertz, corrispondono a diversi livelli di coscienza e stati mentali.
Frequenze delle Onde Cerebrali
Ecco una panoramica delle frequenze delle onde cerebrali:
- Onde delta: 0,1 – 3 Hz
- Onde theta: 4 – 7 Hz
- Onde alfa: 8 – 15 Hz
- Onde mu: 7,5 – 12,5 Hz
- Onde SMR: 12,5 – 15,5 Hz
- Onde beta: 16 – 31 Hz
- Onde gamma: 32 – 100 Hz
Finora abbiamo descritto come sia possibile misurare le frequenze associate al campo elettromagnetico terrestre e quelle delle onde cerebrali, che corrispondono a vari stati di coscienza. Sappiamo inoltre che è stato osservato un aumento della frequenza elettromagnetica terrestre.
A cosa servono queste frequenze?
La frequenza di 7,83 Hz corrisponde a uno stato mentale alfa/theta, associato a una condizione di rilassamento e attesa. Frequenze comprese tra 8,5 e 16,5 Hz rappresentano una transizione dallo stato theta a uno stato alfa calmo, in cui iniziano a dominare le frequenze beta più rapide e vigili. Nel neurofeedback, l’intervallo tra 12 e 15 Hz, noto come SMR (frequenza del ritmo senso-motorio), è considerato lo stato ideale di riposo attivo, in cui i processi di pensiero sono più chiari e focalizzati.
L’aumento di queste frequenze potrebbe suggerire un risveglio cognitivo e un’opportunità per un’elevazione della coscienza individuale e collettiva. Tuttavia, questa ipotesi necessita di ulteriori studi per comprendere appieno l’effetto effettivo sulla consapevolezza umana.
Le sorgenti di queste risonanze
Tra il bordo interno della ionosfera e la superficie terrestre si trova una cavità elettromagnetica che funge da guida d’onda. Questa cavità dà origine a risonanze elettromagnetiche stazionarie che si manifestano a frequenze di 7,8, 14, 20, 26, 33, 39, 45 e 59 Hz.
Esistono cambiamenti stabili in queste risonanze?
Se queste frequenze dovessero subire variazioni stabili, ciò potrebbe influire sulla geometria della cavità tra Terra e ionosfera. Eventi come tempeste solari possono causare variazioni temporanee, ma, al cessare delle perturbazioni, le frequenze tendono a tornare ai loro valori di base.
Il campo magnetico terrestre viene monitorato attraverso il Global Coherence Monitoring System, che utilizza stazioni di osservazione distribuite a livello globale. Le analisi non evidenziano cambiamenti significativi nelle frequenze di base, se non per le normali fluttuazioni diurne Anche i dati non indicano cambiamenti stabili nella frequenza della risonanza Schumann.
È importante notare che la potenza delle singole bande di queste risonanze può seguire un ritmo annuale, che interessa principalmente la seconda e la terza frequenza. Questo cambiamento di potenza è stato a volte erroneamente interpretato come un aumento della frequenza, ma dati a lungo termine confermano che rientra in un ciclo regolare.
Queste osservazioni non escludono la possibilità che altre frequenze, legate a cambiamenti nella coscienza, possano subire variazioni; tuttavia, al momento tali cambiamenti non risultano collegati stabilmente alle risonanze terrestri. In conclusione, l’evoluzione della coscienza umana può proseguire indipendentemente da variazioni nelle frequenze elettromagnetiche del pianeta.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Big Think – discute la risonanza Schumann, definita come il “battito cardiaco della Terra”. L’articolo esplora come l’accelerazione di queste frequenze potrebbe essere legata a cambiamenti nella coscienza umana, suggerendo una possibile connessione tra l’evoluzione della frequenza terrestre e un risveglio collettivo.
- Schumann Resonances and their Effect on Human Bioregulation – esplora come le risonanze di Schumann possano influenzare la regolazione biologica dell’uomo, suggerendo una connessione tra le frequenze terrestri e i processi fisiologici e neurologici umani. L’articolo analizza come questi ritmi possano impattare sul benessere e la salute.
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Wikipedia – offre una panoramica dettagliata sul fenomeno delle risonanze elettromagnetiche che si verificano nella cavità tra la Terra e la ionosfera, spiegando come queste frequenze possano essere legate a fenomeni naturali come i fulmini e al possibile impatto sul nostro benessere fisico e psicologico.
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