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Secondo l’antica storia indiana – una delle più vaste del pianeta – i suoi antichi testi sacri, chiamati Vedas, parlano di incredibili navi volanti che visitarono il nostro pianeta più di 6.000 anni fa. La fonte di potere antica del Vimana non solo risultò accessibile all’intero pianeta, ma anche facile da gestire.
Nel corso della storia, molti dei più famosi miti e leggende hanno fatto riferimento ad incredibili macchine volanti e a come i popoli antichi abbiano percorso grandi distanze nell’aria: i tappeti volanti dell’antica Arabia, la ruota di Ezechiele, l’abilità di Salomone di viaggiare da un posto all’altro, le magiche bighe o “vimana” menzionate nei testi antichi indiani e cinesi.
Come accennato all’inizio, secondo l’antica storia Indiana e i suoi testi sacri chiamati Vedas, ci sono state navi volanti incredibili che hanno visitato il nostro pianeta più di 6.000 anni fa. Mentre molti osteggiano l’esistenza del Vimana, milioni di persone nel mondo credono che migliaia di anni fa, l’antica umanità sia stata visitata da incredibili macchine volanti pilotate dagli “Dei”.
Vimana Indiani
Con l’aiuto del Vimana, gli antichi astronauti visitarono diversi luoghi del nostro pianeta con facilità, portando conoscenza e benessere alle antiche e primitive civiltà.
Un riferimento all’antico Vimana può essere trovato nel Mahabharata, uno dei due maggiori testi epici dell’antica India: “Al comando di Rama, le sontuose bighe si alzarono in una montagna di fumo con un tremendo frastuono”. In un altro passaggio si legge: “Bhima volò con il suo Vimana su un enorme fascio di luce brillante come il sole e fece un rumore simile al tuono in una tempesta.”
Nell’antico Vaimanika-Shastra (una scienza aeronautica), è descritto un Vimana come “un attrezzo che si muoveva autonomamente da posto a posto o da globo a globo”.
Il Dr. Raghavan afferma: “Le rivelazioni del testo diventano ancora più sorprendenti. Sono descritte trentuno (31) componenti di cui la macchina è costituita, inclusa una lente fotografica nella parte inferiore. Il testo elenca anche 16 tipi di metalli necessari per costruire il veicolo volante: “Metalli ideali, 16 tipi”. Ma solo tre (3) di essi ci sono noti oggi. Il resto è intraducibile.”
Un altro autorevole personaggio che concorda con l’interpretazione del Dr. Raghavan è il Dr. A.V. Krishna Murty, professore di aeronautica presso l’Istituto Indiano di Scienze di Bangalore. “È vero”, dice il Dr. Krishna Murty, “che gli antichi Veda indiani ed altri testi fanno riferimento all’aeronautica, alle navi spaziali, alle macchine volanti ed agli antichi astronauti. Uno studio dei testi in sanscrito mi ha convinto che l’antica India fosse a conoscenza della costruzione segreta di macchine volanti e che quelle macchine avevano come riferimento navi spaziali provenienti da altri pianeti.”
Quindi, cosa alimentava queste antiche Vimanas?
Il Vaimānika Śāstra, un testo sanscrito dei primi anni del XX secolo sulla tecnologia aerospaziale, sostiene che i Vimāna, menzionati nell’epica sanscrita, fossero veicoli volanti avanzati e aerodinamici simili a razzi, capaci di voli interplanetari, secondo un’antica teoria aliena.
Nel 1952, G.R. Josye mostrò i testi che contengono 3000 shlokas (versi) in 8 capitoli e che, secondo Shastry, furono fisicamente consegnati a lui dall’antico saggio Bharadvaja. Secondo Kanjilal (1985), la propulsione dei Vimana avviene attraverso “Motori a Vortici di Mercurio”, un concetto simile alla propulsione elettrica.
Tuttavia, molte persone sostengono fortemente che fosse disponibile una fonte di energia molto più grande, accessibile e “libera” per gli antichi veicoli Vimana. È importante ricordare che alcuni anni fa, dei ricercatori cinesi hanno scoperto antichi documenti in sanscrito a Lhasa, Tibet, risalenti a migliaia di anni fa. Gli antichi testi furono mandati all’Università di Chandigarh per la traduzione, e i risultati furono sconvolgenti.
Secondo il Dr. Ruth Reyna, i testi tradotti sarebbero, presumibilmente, cianografie, ovvero progetti per la costruzione di navi spaziali interstellari. Sempre secondo i documenti tradotti, il sistema di propulsione progettato per i velivoli spaziali sarebbe basato su una tecnologia antigravitazionale, simile a quella del “laghima” levitazione, ovvero l’energia sconosciuta dell’ego che risiede nella formazione fisiologica dell’uomo, “una forza centrifuga abbastanza forte da controbilanciare la spinta gravitazionale“.
Curiosamente, secondo gli Yogi Hindù, la misteriosa forza “laghima” è quella che permette alle persone di levitare. Il Dr. Reyna ha spiegato che, a bordo di queste macchine chiamate “Astra“, i realizzatori dei velivoli potrebbero aver mandato un piccolo gruppo di uomini su ogni pianeta.
I manoscritti, tuttavia, non accennano a come avvenivano le comunicazioni interplanetarie ma fanno riferimento ad un viaggio dalla Terra alla Luna anche se non è chiaro se il viaggio fosse solo stato pianificato o effettivamente realizzato.
Ciò nonostante, uno dei più famosi racconti indiani, il Ramayana, riporta una storia incredibilmente dettagliata di un viaggio sulla Luna a bordo di un Vimana (o “Astra”) e descrive anche in maniera dettagliata una battaglia sulla Luna con una nave spaziale chiamata “Asvin” (o “Atlantean”).
Gli scienziati indiani sono stati estremamente riservati sul valore di questi documenti, ma la situazione è cambiata quando i cinesi hanno annunciato di aver studiato proprio quelle informazioni per utilizzarle nel loro programma spaziale.
Ma possiamo effettivamente riprogettare queste antiche tecnologie?
Vimana Veda.
Ecco, dipende da ciò voi pensate sia possibile. Curiosamente, nel testo sanscrito Samarangana Sutradhara è scritto:
“Il corpo del Vimana deve essere forte e resistente, come un grande uccello volante di materiale leggero. All’interno, bisogna posizionare il motore al mercurio con il suo apparato di riscaldamento nella parte inferiore. Grazie alla potenza latente nel mercurio che mette in movimento la turbina, un uomo seduto all’interno può viaggiare a grande distanza nel cielo.
I movimenti del Vimana sono tali da permettergli di decollare in verticale, atterrare in verticale e muoversi piegato in avanti e indietro. Con l’aiuto delle macchine, gli esseri umani possono volare nell’aria, mentre gli esseri celesti possono scendere sulla Terra.”
Curiosamente, la “Legge di Babilonia”, l’Hakata, afferma inequivocabilmente:
“Il privilegio di pilotare una macchina volante è grande. La conoscenza del volo è tra le nostre più antiche tradizioni. Un dono di “quelli di lassù”. L’abbiamo ricevuto da loro come mezzo per salvare molte vite.”
“Il Pushpaka Vimana è un gigantesco aeroplano delle dimensioni di una grande città che può contenere agevolmente un numero illimitato di persone…”
“…Tre città volanti sono state costruite appositamente e sono state usate dai Demoni… Una (1) era in un’orbita stazionaria nel cielo, un’altra in movimento nel cielo… e ad una latitudine/longitudine fissa. LA FRECCIA DI SIVA si riferiva ovviamente ad un missile incandescente sparato da un satellite costruito appositamente per lo scopo…resti di una civiltà una volta prosperosa distrutta nelle battaglie in un baleno, secondo queste leggende…” – Queste le osservazioni del Prof. D.K. Kanjilal sul Matsyapurana.
Controllare l’energia naturale della Terra
Ma è possibile che gli antichi Vimana siano stati costruiti in modo da sfruttare l’energia naturale del pianeta? E se migliaia di anni fa le antiche macchine volanti avessero usato l’energia naturale della terra per caricarsi e ricaricarsi? È possibile che antichi monumenti come le piramidi fossero, in effetti, giganteschi trasmettitori di energia che alimentavano gli antichi Vimana?
Curiosamente, una pietra dalle sembianze di metallo può essere caricata elettricamente ed è in grado di condurre energia elettrica. E se le antiche rovine fossero state appositamente posizionate sui cosiddetti vortici magnetici o “linee elettriche temporanee”?
E se ci fosse un significato molto più grande dietro le innumerevoli antiche piramidi, monoliti, statue megalitiche, stele, obelischi e totem Indiani e se tutte queste strutture, non solo dell’antica India ma di civiltà diverse nel mondo, avessero uno scopo scientifico speciale: trasmettere grandi quantità di energia?
Molti ricercatori discutono animatamente sul fatto che le antiche sculture di pietra molto complesse attribuite agli Inca, Egizi, Indiani dell’est, Maya ed altre antiche civiltà abbiano uno scopo specifico e non solo di natura estetica.
È importante mettere in evidenza che molti considerano la grande Piramide di Giza uno dei più begli esempi di antiche macchine energetiche. Era simile all’impianto energetico di Tesla creato, però, migliaia di anni fa. Era un’antica gigantesca struttura capace di usare le proprietà dell’energia naturale della Terra con lo scopo di creare o produrre una grande quantità di energia. Si crede che questa energia sia stata usata dagli antichi Egizi, i Maya ed altre culture intorno al mondo per millenni. Questa teoria, tuttavia, è stata duramente osteggiata dai ricercatori “convenzionali”.
Se invece considerassimo la storia delle antiche civiltà da un’altra prospettiva, scopriremmo che erano, in effetti, estremamente sofisticate ed usavano tecnologie avanzate migliaia di anni prima che la scienza convenzionale le “reinventasse”.
Queste tecnologie avanzate erano presenti anche nell’antico Egitto, l’antica Mesopotamia, nel Centro e nel Sud America. L’ elettricità, l’elettrochimica, la tecnologia elettro-magnetica, la metallurgia, l’ingegneria avanzata, comprese anche l’idrogeologia, la chimica, la fisica, forme avanzate di matematica ed astronomia furono tutte ampiamente utilizzate migliaia di anni fa.
Per coloro che desiderano approfondire l’argomento e comprendere meglio il mistero dei Vimana e delle antiche civiltà, si consiglia la lettura del libro “I Vimana e le Guerre degli Dei: La riscoperta di una civiltà perduta, di una scienza dimenticata, di un antico sapere custodito“ di Enrico Baccarini (Autore) con prefazione di Graham Hancock. Quest’opera offre una panoramica dettagliata e accurata delle teorie e delle scoperte legate ai Vimana e all’antica conoscenza tramandata nei testi sacri indiani.
A cura di Ufoalieni.it
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