I viaggi interplanetari in un libro di 7.000 anni. Gli Hindù sapevano già tutto.
Mer. Dic 4th, 2024

Negli ultimi secoli, l’aviazione ha compiuto passi da gigante, rendendo il nostro mondo sempre più connesso e accessibile. Ma cosa dire se vi dicessimo che le basi dell’aviazione e dei viaggi interplanetari potrebbero essere state concepite migliaia di anni prima di quanto si pensasse? In questo articolo, esploreremo la storia nascosta dell’antica aviazione hindu e le sorprendenti rivelazioni che potrebbero cambiare il nostro modo di pensare ai pionieri dell’aviazione.

Viaggi interplanetari: l’antica aviazione hindu e le scoperte sorprendenti

Recentemente, un libro pubblicato in India suggerisce che la cultura hindu avesse gettato le basi per l’aviazione e i viaggi interplanetari migliaia di anni prima dei fratelli Wright.

L’Occidente rivendica molte invenzioni, e l’aviazione riveste un’importanza cruciale per le nazioni, in quanto garantisce la nostra capacità di attraversare continenti in poche ore.

Questo nuovo libro rivela che già 7.000 anni fa, un indiano hindu aveva teorizzato l’aeroplano e i viaggi interplanetari.

Gli hindu e i viaggi interplanetari: un’eredità nascosta

Secondo la storia dell’aviazione occidentale, i fratelli Wright, Orville (19 Agosto 1871 – 30 Gennaio 1948) e Wilbur (16 Aprile 1867 – 30 Maggio 1912), sono ufficialmente i primi pionieri dell’aviazione ad aver inventato, costruito e fatto volare il primo aereo funzionante.

Modellino mezzo per i viaggi interplanetari

È importante sottolineare che non si sta screditando il contributo che i fratelli Wright hanno dato per garantirci un sistema d’aviazione efficiente oggi, ciò nonostante, è importante riconoscere anche l’altro lato della storia che punta sul fatto che l’aviazione esisteva molti anni prima della nascita di Gesù.

La storia adesso ci dice che molte delle invenzioni del nostro cosiddetto mondo moderno, non sono niente di nuovo; siamo fondamentalmente testimoni della re-invenzione della ruota del mondo antico.

Tecnologie aerospaziali antiche: oltre l’atmosfera terrestre

Come abbiamo già accennato sopra, il libro reso pubblico in India, suggerisce che gli Hindu progettarono le basi dell’aviazione e del viaggio interplanetario moltissimi anni prima dei fratelli Wright.

Si stima che il libro abbia più di 7.000 anni.

Vediamo il contenuto del libro

Il contenuto del libro è stato presentato da due autori, Anand Weddings e Ameya Jadhav, durante la conferenza scientifica Indiana, organizzata dall’Università di Mumbai sotto l’egida del Congresso Indiano della Scienza. Questa è stata la prima volta che il Congresso Indiano della Scienza ha tenuto un simposio sull’antica scienza Indiana vista attraversa la letteratura sanscrita.

Al centro dello studio c’è Maharshi Bharadwaja Barhaspatya che è stato uno dei più grandi saggi Hindù del mondo antico. Si dice che abbia raggiunto una sapienza straordinaria al pari di un grande potere di meditazione. Il suo cervello era acuto e nessuno poteva essere paragonato a lui ai suoi tempi.

A Bharadwaja si attribuisce la descrizione di un sistema di aviazione anche più avanzato di quello di cui disponiamo oggi.

Complessivamente si dice che Bharadwaja abbia scritto approssimativamente 500 criteri che descrivono l’aviazione e altre tecnologie, anche se il manoscritto contiene solo 100/120 di questi criteri. Si crede che gli invasori stranieri che invasero l’India abbiano rubato molti di questi criteri e manoscritti, studiandoli per produrre molte delle tecnologie che vediamo oggi.

I Vimānas: mezzi di trasporto interplanetari dell’antica India

Una recente scoperta sostiene che il Vaimānika Śāstra, un testo sanscrito dei primi anni del XX secolo sulla tecnologia aerospaziale, sostiene che il “Vimānas” menzionati nell’antica epica sanscrita fossero veicoli volanti tecnologicamente avanzati, simili a missili in grado di viaggi interplanetari, come suggerito da un’antica teoria sugli alieni.

I motori a vortici di mercurio e la propulsione avanzata

I testi furono rivelati nel 1952 da G. R. Josyer e contengono 3.000 shlokas (versi) in 8 capitoli. Shastry afferma che questi furono trasmessi a lui spiritualmente dal saggio hindu Bharadwaja.

La propulsione del Vimānas, secondo Kanjilal (1985), era alimentata da “motori a vortici di mercurio“, un concetto molto avanzato per l’epoca. Questi motori erano in grado di generare un’intensa energia propulsiva, permettendo ai Vimānas di raggiungere velocità straordinarie e di compiere viaggi interplanetari.

Implicazioni e controversie delle scoperte sull’antica aviazione hindu

Gli autori sostengono che il veicolo descritto dal saggio fosse capace di viaggiare tra nazioni, continenti e pianeti. Secondo loro, ciò dimostra che il sistema di aviazione nel mondo antico era molto avanzato, più di quello attuale.

Ciò che gli autori hanno presentato del manoscritto è sorprendente. Molti scienziati alla conferenza erano meravigliati. Il Vice Rettore dell’Università di Mumbai, Rajan Welukar, ha detto: “Non c’è motivo di credere a ciò che dicono sui Veda, ma è qualcosa che vale la pena studiare”.

Earth We Are One riferisce che ci sono molti altri studi che dimostrano che le antiche macchine volanti non erano effettivamente in grado di volare. Ad esempio, nel 1974, uno studio dell’Istituto Indiano di Scienze di Bangalore scoprì che il “velivolo più pesante dell’aria” descritto nel Vaimānika Śāstra è, dal punto di vista aeronautico, irrealizzabile.

L’importanza di rivalutare la storia dell’aviazione

Tuttavia, nonostante queste scoperte, ci sono ancora molti ricercatori e studenti che credono che queste antiche macchine fossero progetti di macchine volanti ad alta tecnologia.

Un ricercatore che è stato molto critico nei confronti degli scienziati e dei ricercatori che hanno rifiutato questa antica tecnologia misteriosa è il Capitano Anand J. Bodas. Mr. Bodas è stato citato dal Mumbai Mirror per aver affermato che la scienza moderna dovrebbe prendere in considerazione ciò che non capisce per poter progredire negli studi.

La scienza moderna non è scientifica perché considera impossibili le cose che non comprende. La definizione vedica, così come quella dell’India antica, di un aeroplano era un veicolo che viaggia attraverso l’aria da un paese all’altro, da una nazione all’altra, da un continente all’altro e da un pianeta all’altro.

In quei giorni, gli aeroplani erano enormi e potevano muoversi a sinistra, a destra e all’indietro, a differenza degli aerei moderni che possono solo viaggiare in avanti”, ha detto Anand Bodas, un rispettato pilota.

Nonostante le controversie e le critiche, la questione dell’esistenza di queste antiche tecnologie aerospaziali continua a suscitare interesse e dibattito tra gli studiosi e gli appassionati. Alcuni ritengono che queste scoperte possano fornire informazioni preziose sulla conoscenza e le capacità tecnologiche delle antiche civiltà, mentre altri le considerano come semplici miti o fantasie.

In ogni caso, lo studio dei testi antichi come il Vaimānika Śāstra può contribuire a una migliore comprensione della storia e della cultura dell’India antica e, forse, offrire nuove prospettive sullo sviluppo della tecnologia aerospaziale nel corso dei secoli.

Per ora, la discussione sulle antiche macchine volanti e le loro possibili connessioni con teorie riguardanti gli alieni e la tecnologia avanzata rimane aperta. È probabile che ulteriori ricerche e scoperte in questo campo continueranno a stimolare il dibattito e a far emergere nuove domande sulla nostra comprensione del passato e del progresso tecnologico nel corso della storia umana.

A cura di Ufoalieni.it

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Resources

Vaimanika Shastra (वैमानिक शास्त्र Vaimānika Śāstra, “Scienza dell’Aeronautica”) o anche Vimanika.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vaimanika_Shastra

Vimana (विमान)
https://it.wikipedia.org/wiki/Vimana

2015 Indian Science Congress ancient aircraft controversy
https://en.wikipedia.org/wiki/2015_Indian_Science_Congress_ancient_aircraft_controversy

Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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