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Le autorità russe sostengono che l’Ucraina abbia cercato di attentare alla vita del presidente russo, Vladimir Putin, con un attacco tramite droni. L’azione, però, è stata sventata.
Russia: attacco notturno con droni sventato
Il Cremlino ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui definisce l’azione del governo ucraino come “un atto terroristico pianificato” e un “attentato alla vita del presidente della Federazione russa alla vigilia del Giorno della vittoria”. La Russia si riserva il diritto di adottare misure di ritorsione in qualsiasi momento e luogo ritenuto necessario.
Allarme antiaereo è stato attivato a Kiev, capitale dell’Ucraina, e in altre aree del paese, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova in visita in Finlandia.
Putin non è stato ferito durante l’attacco; secondo il portavoce del presidente, Vladimir Peskov, Putin si trovava nella sua residenza di Novo Ogarevo, poco fuori Mosca, al momento dell’attacco. Le agenzie russe affermano che i piani di Putin per le prossime ore non cambieranno.
Il consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, ha dichiarato che l’Ucraina “non ha nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino, ovviamente”.
Al momento, non ci sono verifiche indipendenti riguardo all’accaduto. Alcuni video pubblicati sui social media russi mostrano una colonna di fumo innalzarsi nel centro di Mosca nelle prime ore di mercoledì. Secondo alcune testimonianze, alcuni residenti della zona avrebbero confermato di aver udito due esplosioni durante la notte.
Successivamente, sarebbero stati avvistati uomini con torce vicino alle mura del Cremlino. Le luci del Cremlino e lungo il fiume Moskva sono state spente dopo l’accaduto.
I dettagli dell’attacco secondo il Cremlino
Il Cremlino riferisce che i droni ucraini avrebbero raggiunto il centro di Mosca, sede della presidenza russa, nella notte tra il 2 e il 3 maggio. Tuttavia, l’attacco non avrebbe avuto luogo, poiché i droni sarebbero stati neutralizzati grazie a dispositivi elettronici in grado di contrastare questo tipo di assalto.
In seguito, i frammenti dei droni sarebbero caduti sul Cremlino, senza provocare feriti.
Le reazioni dell’Ucraina e i “partigiani russi”: “Qualcosa sta succedendo”
Il portavoce presidenziale ucraino Serhiy Nikiforov ha ribadito la posizione di Zelensky: “l’Ucraina impiega tutte le risorse disponibili per liberare i propri territori e non per attaccare quelli altrui”.
Tuttavia, due consiglieri del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak e Anton Geraschenko, pur sottolineando che Kiev “non ha nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino”, hanno affermato che “il drone sul Cremlino è stato lanciato dai partigiani russi della regione di Mosca”.
Podolyak, in un tweet, sostiene che la presenza di droni non identificati vicino a strutture energetiche o sul territorio del Cremlino indica “le attività di guerriglia delle forze di resistenza locali”. Egli aggiunge: “La perdita del controllo del potere sul Paese da parte del clan di Putin è evidente. Qualcosa sta accadendo in Russia”.
Podolyak afferma anche che la notizia dell’attacco serve a Mosca per “giustificare un attacco terroristico su larga scala. Un attacco sul territorio russo da parte nostra non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili”.
Le minacce di Mosca
La Russia, che ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, scatenando una guerra che ha causato decine di migliaia di morti e la distruzione di ampie parti del territorio ucraino, dichiara di riservarsi il diritto di rispondere a ciò che considera un attentato a Putin nei luoghi e nei tempi ritenuti più opportuni.
“Il momento è giunto per lanciare un attacco missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev”, ha detto il deputato russo Mikhail Sheremet. “I terroristi si sono stabiliti a Kiev, con loro i negoziati sono inutili. Devono essere solo distrutti, rapidamente e senza pietà”.
Il presidente del Consiglio della Federazione, il Senato russo, Serghei Mironov, ha affermato: “Questo è un vero casus belli per dare il via all’eliminazione dell’élite terroristica dell’Ucraina, sappiamo come colpirla nei loro bunker”. Il deputato Aleksei Zhuravlev ha invece chiesto di “puntare al centro di Kiev, distruggere l’ufficio del presidente, la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino, ndr), lo Stato maggiore e gli edifici che ospitano i servizi segreti”.
I precedenti
Come precedentemente spiegato, l’uso di droni su Mosca fa parte della strategia di Kiev. L’agenzia russa Tass aveva riferito, lo scorso 24 aprile, di un drone carico di esplosivo e di produzione ucraina, caduto a Bogorodosk, nella regione di Mosca.
Due mesi prima, a fine febbraio, il governatore della regione di Mosca, Andrey Vorobyov, aveva parlato di un drone ucraino caduto nei pressi del villaggio di Gubastovo, a sud-est della capitale russa.
Nelle ultime settimane, alcuni documenti segreti del Pentagono hanno rivelato l’esistenza di un piano ucraino per un attacco all’interno dei confini russi da effettuarsi in occasione dell’anniversario dell’invasione. L’obiettivo non era il Cremlino, ma la città portuale di Novorossiysk.
Tuttavia, l’operazione sarebbe stata fermata a causa delle pressioni di Washington, trasmesse attraverso i canali dell’intelligence: gli Stati Uniti non volevano inasprire ulteriormente il braccio di ferro con il Cremlino e hanno chiesto al capo dei servizi segreti ucraini, Kyrylo Budanov, di desistere.
A cura di Ufoalieni.it
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