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Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Terzo Reich si dedicò a una serie di esplorazioni e ricerche scientifiche che spaziavano dalla tecnologia avanzata a studi sulle antiche civiltà. Una delle più affascinanti teorie riguarda la presunta base segreta nazista in Antartide, conosciuta come “Base 211“, situata nella regione di Neuschwabenland. Secondo alcune fonti non verificabili, questa base avrebbe rappresentato un punto strategico inespugnabile, progettato per custodire tecnologie ultraterrene. Ma cosa c’è di vero in tutto ciò?
La base 211: miti e realtà
Questo articolo esplora sia i fatti storici che le numerose speculazioni riguardanti le operazioni tedesche in Antartide, includendo dettagli di testimonianze e documenti controversi. È importante notare che, sebbene alcune affermazioni siano verificate, molte altre fanno parte del regno della teoria del complotto e della narrativa popolare, prive di prove concrete o di fonti affidabili.
Nel 1938-1939, il regime nazista lanciò una spedizione ufficiale in Antartide per esplorare la regione tra i 20° E e i 10° W nella Queen Maud Land. Questa porzione di territorio, ribattezzata Neuschwabenland o Nuova Svevia, venne studiata a fondo per possibili utilizzi strategici, oltre che per esplorarne le caratteristiche geografiche. In quella spedizione, gli scienziati tedeschi notarono la presenza di aree calde senza ghiaccio e di vegetazione, un fenomeno inusuale per l’Antartide, che attirarono l’attenzione anche in seguito. Secondo i geologi tedeschi, queste aree potevano essere dovute a sorgenti termali o ad attività geotermiche locali.
Una dichiarazione particolarmente interessante proviene dall’ammiraglio tedesco Karl Dönitz, che asserì: “La flotta sottomarina tedesca è orgogliosa di aver costruito per il Führer in un’altra parte del mondo una Shangri-La a terra, un’inespugnabile fortezza.” Questa frase, sebbene non specifica sull’Antartide, è stata spesso interpretata come un riferimento a Neuschwabenland e ha alimentato numerose congetture su un insediamento segreto nazista nel continente bianco.
Operazione Highjump e l’ammiraglio Byrd
Nel 1946-47, poco dopo la fine della guerra, gli Stati Uniti lanciarono l’Operazione Highjump, una massiccia missione militare nell’Antartide guidata dall’ammiraglio Richard Byrd. Ufficialmente, si trattava di un’esercitazione militare e scientifica per esplorare la zona e addestrare il personale a operare in condizioni estreme. Tuttavia, alcune teorie non ufficiali suggeriscono che il vero scopo della missione fosse individuare e distruggere eventuali basi naziste nascoste, tra cui la presunta Base 211.
La flotta dell’Operazione Highjump comprendeva un totale di 13 navi, inclusi il supporto navale USS Philippine Sea, due navi di supporto per idrovolanti (Pine Island e Curritich), due cacciatorpediniere (Brownsen e Henderson), navi di rifornimento (Canister e Capacan), oltre a un sottomarino (USS Sennet) e una forza complessiva di 4.700 uomini. Una flotta impressionante per quella che ufficialmente era solo un’esercitazione.
Le speculazioni si intensificarono quando, inspiegabilmente, l’operazione fu interrotta circa sei mesi prima del previsto. In un estratto del 19 febbraio 1947, Byrd descrive un paesaggio inaspettato durante il sorvolo del Polo Sud: “Stiamo attraversando una catena montuosa e procediamo ancora verso nord nel miglior modo possibile. Oltre la catena montuosa c’è quella che sembra una valle con un piccolo fiume o ruscello. Non ci dovrebbe essere una valle verde qui sotto! Qualcosa è decisamente anomalo!” Le sue descrizioni di foreste rigogliose e valli verdi in un’area completamente ghiacciata sembrano quasi inverosimili.
In un’intervista successiva pubblicata dal giornale cileno El Mercurio il 5 marzo 1947, Byrd avrebbe dichiarato: “È un obbligo per gli Stati Uniti avviare misure immediate di difesa contro le regioni ostili. In caso di una nuova guerra, gli Stati Uniti potrebbero essere attaccati da oggetti volanti che possono volare da un polo all’altro a velocità incredibili.” Sebbene queste affermazioni siano spesso citate, l’autenticità della fonte rimane dubbia, poiché non vi sono registrazioni dirette della dichiarazione da fonti affidabili.
Speculazioni su tecnologie avanzate e “persone dalla pelle blu”
Secondo alcune teorie del complotto, Byrd avrebbe scoperto segreti ancora più sorprendenti: tecnologie avanzate o addirittura la presenza di esseri con pelle blu, ipotetici discendenti di antiche civiltà o provenienti da mondi sconosciuti. Anche se affascinanti, queste teorie si basano su racconti non verificati e non hanno alcun riscontro storico o archeologico.
In aggiunta, altre fonti sostengono che Byrd avrebbe avuto accesso a tecnologie avanzate create dai nazisti, inclusi i presunti dischi volanti noti come Vril e Thule, che sarebbero stati alimentati con una tecnologia al mercurio. Anche in questo caso, mancano prove concrete o documentazione affidabile a sostegno dell’esistenza di queste tecnologie.
Conclusione
La storia della Base 211 e delle presunte scoperte dell’Operazione Highjump costituisce un affascinante intreccio di verità e leggenda. Nonostante le numerose narrazioni, la mancanza di prove documentate rende queste storie altamente speculative. Gli storici concordano sul fatto che, ad oggi, non esiste alcuna prova definitiva che confermi l’esistenza di una base nazista in Antartide o di tecnologie avanzate sviluppate dal Terzo Reich per creare velivoli interplanetari.
Tuttavia, l’immaginario popolare continua ad alimentare questi miti, rendendo difficile separare il reale dall’irreale. Anche se le affermazioni straordinarie richiedono prove altrettanto straordinarie, il fascino della possibilità di una base segreta nazista in Antartide continua a stimolare curiosità e teorie, contribuendo a mantenere viva una delle più intriganti leggende del XX secolo.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Wikipedia – Antarctica during World War II – La pagina di Wikipedia offre una panoramica completa delle attività naziste in Antartide, compresi dettagli sulle spedizioni e sulle teorie riguardanti le basi segrete.
- Base 211 – Wikipedia – Questa pagina esplora la leggenda della Base 211, attribuita ai nazisti in Antartide, analizzando le spedizioni tedesche e le varie teorie del complotto ad essa associate. Offre una panoramica delle affermazioni, della narrativa popolare e delle mancanze di prove concrete.