Il documento potrà sembrare un po’ “forte”, forse solleverà qualche critica per il tema trattato, o forse no. Il testo e’ tratto dai vangeli apocrifi ( gli scritti “segreti” del nuovo Testamento ) che non sono stati canonizzati e riportati nella Bibbia.
Quanto segue ci ha particolarmente incuriosito.. notate come viene descritta l’ascensione nel brano che segue, scritto 2 millenni fa e con termini del tempo, letto in chiave moderna e con mente aperta a nuove prospettive può rivelarsi sorprendente..
Dal vangelo apocrifo Pistis Sophia
Il Pistis Sophia, o Libro del Salvatore, è un vangelo gnostico scritto in lingua copta probabilmente nella seconda metà del III secolo.
Come altri vangeli gnostici contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto ai discepoli in assemblea (inclusa Maria Maddalena, la Madonna, e Marta), durante gli undici anni successivi alla sua resurrezione.
Perduto per secoli, è studiato dal 1772 grazie al codice Askew. Ne sono state ritrovate varianti tra i Codici di Nag Hammâdi nel 1945.
Dal Vangelo detto Phistis Sophia ( qui ne riportiamo una parte senza commenti e variazioni ).
Il 15° della luna, nel mese di Tybi, il giorno della luna piena, in quel di’ dunque, quando il sole era già uscito per il suo corso, gli tenne dietro una grande fonte luminosa, fulgente assai. Lo splendore che aveva era immenso. Essa era uscita dalla luce delle luci.
Quella forza luminosa scese su Gesù e lo avvolse tutto, mentre era seduto in disparte. I discepoli non videro più Gesù a causa della grande luce in cui era immerso o che era in lui. Essi vedevano solo la luce, fonte di molti raggi luminosi..
Questi non erano uguali; la luce era differente; l’aspetto variava dal basso all’alto. Una forma di luce era piu’ eccellente dell’altra, innumerevoli volte, con grande splendore, immenso. Essa si levava dalla Terra sotto fin su al cielo.
…….Quella forza luminosa lo circondo’ tutto, a poco a poco. Allora Gesù sali’ e volo’ in alto, divenuto splendido assai, in una luce immensa. I discepoli lo seguirono con lo sguardo, ma nessuno apri’ bocca finché raggiunse il cielo.
Questo dunque, successe il 15 della luna, nel mese di Tybi, nel giorno della luna piena.
…….Mentre parlavan cosi’ e piangevano insieme, si aprirono i cieli verso l’ora nona del di’ seguente. Essi videro Gesu’ scendere, splendido assai. La luce in cui era immerso era immensa. Egli splendeva ancora di piu’ dell’ ora in cui era salito ai cieli.
Gli uomini del mondo non avrebbero potuto descrivere la luce, essa emetteva raggi in gran copia, non c’era confronto per i suoi raggi. La sua luce non era nel suo insieme tutta eguale, ma diversa e dall’aspetto differente.
Alcuni raggi superavano gli altri innumerevoli volte, L’ intera luce era unita insieme, Era di tre specie: l’una superava l’altra innumerevoli volte. La seconda specie, nel mezzo, era più eccellente della prima sotto e la terza, sopra le altre, era più eccellente delle due sotto.
Le tre qualità di luci presentavano una specie differente di luce ed erano di aspetto diverso, mentre alcuni raggi superavano altri un numero infinito di volte.
……...” Rabbi, dove sei andato o qual è il tuo servizio per cui sei partito?”….”Rallegratevi e gioite, chè io mi sono recato ai luoghi da cui sono venuto”…………
A cura di Ufoalieni.it