La figura di questo enigmatico patriarca affascina e intriga da secoli, divenendo un misterioso tramite tra il mondo umano e quello divino. Questo antico personaggio, sesto discendente diretto di Adamo ed Eva, nonché bisnonno di Noè, incarna una vicenda che sfida i confini della mortalità. Enoch, che “camminò con Dio”, non subì una morte convenzionale: “non fu più veduto, perché Iddio lo prese in cielo“. Tale rapimento non rappresenta solo un evento straordinario, ma un segno di un destino elevato e di una rivelazione celeste che gli fu riservata.
Le sue visioni e avventure trovano spazio nel Libro di Enoch, un testo antico che racconta dettagliatamente la caduta degli angeli ribelli, l’umanità e la creazione di una razza ibrida conosciuta come Nephilim. Esploriamo la vita e l’eredità di questo personaggio misterioso, il cui racconto, pur essendo stato in parte obliato, continua a stimolare riflessioni profonde e interrogativi insoluti.
Chi è Enoch?
Egli è un patriarca pre-diluviano, discendente di Adamo ed Eva attraverso il figlio di questi, Set. La sua storia, resa ancor più straordinaria dalle sue visioni e dal suo rapimento, assume un carattere che trascende la sua natura umana. Nel testo sacro, si racconta che “non fu più veduto, perché Iddio lo prese in cielo“. La sua figura e il suo racconto, purtroppo, vennero dichiarati apocrifi dal Concilio di Trento, condannandolo ad essere escluso dai canoni ufficiali della Bibbia.
Eppure, la sua figura resta centrale in numerosi scritti antichi. Tradotto nel XIX secolo da manoscritti ritrovati in Etiopia nel 1768, il Libro di Enoch ha sollevato un notevole clamore negli ambienti accademici. Le prove della sua esistenza si rinvengono anche nei Rotoli del Mar Morto, ritrovati nel 1948, e alcuni studiosi sostengono che la sua storia possa essere legata a miti simili di origine sumera, risalenti a millenni prima dell’era cristiana.
Dal Libro di Enoch e i Nephilim
Il testo presenta sei particolarità:
- Racconta nel dettaglio l’avvenimento definito dalla Bibbia “la Caduta degli Angeli Ribelli”.
- Definisce il profeta come il figlio prediletto del “Signore”.
- Risale a un tempo preistorico in cui non esisteva il concetto di “anima”.
- Descrive eventi catastrofici prediluviani (risalenti a oltre 10.000 anni fa).
- Descrive in dettaglio alcune guerre spaziali.
- Tutti i racconti derivano dal fatto fosse stato rapito e poi informato “direttamente” sui segreti della creazione dai cosiddetti Angeli Vigilanti e dal Signore dei Signori.
Ha trovato poco spazio nella Bibbia… una lacuna che lascia ampio margine a speculazioni e misteri.
Parti del libro raccontano la storia degli angeli del male che, rapendo donne umane, hanno dato inizio alla creazione di una razza ibrida conosciuta in tutta la storia secolare e biblica come Nephilim.
Le prime parti del libro descrivono in dettaglio l’interazione degli angeli caduti con l’umanità:
“... Semyaza, che era il loro capo, disse loro: ‘Io temo che voi non siate concordi per compiere queste azioni ed io solo dovrò pagare la pena di un grande peccato.’ E tutti gli risposero e dissero: ‘Facciamo tutti giurare un giuramento, e tutti leghiamo noi stessi da imprecazioni reciproche per non abbandonare questo piano, ma per fare questa cosa.’ Poi hanno giurato tutti insieme e si sono vincolati da imprecazioni reciproche su di essa. E tutti gli altri [angeli], insieme a loro [il testo si riferisce agli angeli capidecade], presero delle mogli e ciascuno ne scelse una e cominciarono ad unirsi con loro e a sollazzarsi con loro. Ed erano in tutto duecento; che scesero nei giorni di Jared sulla cima del monte Hermon, e lo chiamavano il Monte Hermon, perché avevano giurato e si sono vincolati da imprecazioni reciproche su di esso…“
Questo è il modo in cui i Nephilim, “i Giganti”, furono creati, come descritto nel libro:
“... E sono diventati in stato di gravidanza, che portarono grandi giganti, la cui altezza era di trecento ells” (circa 7 metri): che hanno consumato tutte le acquisizioni di uomini. E quando gli uomini non potevano più sostenerli, i giganti si rivoltarono contro di loro e divorarono l’umanità. E cominciarono a peccare contro gli uccelli, e le bestie, i rettili e i pesci, e divorare l’uno la carne e bere il sangue…“
Il libro segreto
Nell’introduzione a questo antico testo si legge che:
“Enoch è un uomo solo, i cui occhi sono stati aperti da Dio in modo che egli ebbe una visione del Santo nei cieli, che i figli di Dio hanno mostrato a me, e da lì ho sentito tutto, e sapevo quello che ho visto, ma [queste cose che ho visto si] non [verranno a passare] per questa generazione, ma per una generazione che deve ancora venire.“
Anche se copre solo i primi quattro versetti della Genesi 6 (vedi anche Genesi 3:15, 2 Pietro 2:4-6, Giuda 6-7), il testo si riferisce a questa storia molto dettagliatamente. In realtà, siamo in grado di trovare un elenco con i nomi dei 18 angeli, di un totale di 200, che hanno commesso il grande peccato.
È interessante notare che questo antico testo descrive inoltre come questi angeli caduti hanno insegnato all’umanità come forgiare spade e coltelli, scudi e corazze (metallurgia), medicina magica (medicinali e sull’uso di allucinogeni), incantesimi, astrologia, il corso della luna, così come il modo per ingannare l’uomo:
“… E Azazel [un angelo capodecade] insegnò agli uomini a far spade e pugnali e scudi e corazze e fece loro conoscere i metalli e l’arte di lavorarli […] Semyaza insegnò loro incantesimi e il taglio delle radici, Arnaros a sciogliere gli incantesimi, Barakiel l’astrologia, Kokariel l’astronomia, Ezechiel la meteorologia, Arachiel i segni della terra, Sansiel i segni del sole e Sariel i corsi della luna…“
In un frammento di Qumran, 2° n.180 i giganti vengono definiti: “Coloro che amano l’ingiustizia e trasmettono in eredità la colpevolezza”.
Ormai al tempo di Noè, la Terra era già corrotta davanti a Dio, piena di violenza, e ogni uomo aveva degenerato la sua condotta sulla terra. Temendo le conseguenze, Dio usò un messaggero per consegnare un messaggio di giudizio contro gli angeli caduti.
Il messaggio era che Dio non avrebbe perdonato gli angeli per aver insegnato all’umanità l’uso delle arti della magia e forme di guerra. La corruzione dell’umanità sdegnò il Signore, che decise, secondo i testi enochiani, di sterminare sia i Veglianti che i terrestri con il Diluvio Universale. Esso ebbe ragione anche dei giganti, nati dall’unione degli angeli caduti con le donne della Terra.
“Secondo il Libro di Enoch (non è un testo canonico), Dio giudicò gli angeli per aver creato i Nephilim. Dio stabilì che gli angeli caduti dovevano essere gettati nel Tartaro. I Nephilim furono anche loro giudicati, e le loro anime condannate a vagare sulla Terra per sempre come spiriti erranti…”
La figura di questo messaggero si staglia nel panorama biblico come un simbolo di connessione tra il divino e l’umanità, portando con sé una storia di mistero e rivelazione. Le visioni riguardanti gli angeli caduti e i Nephilim offrono un affascinante spaccato di un’epoca in cui il confine tra il sacro e il profano era sottile. Sebbene questi testi siano stati esclusi dalla maggior parte delle tradizioni religiose, la loro influenza persiste, alimentando dibattiti teologici e stimolando una ricerca di significato.
Enoch non è solo un patriarca; la sua ascensione in cielo rappresenta una promessa di speranza in un mondo segnato dalla corruzione e dalla violenza. Il suo racconto invita a riflettere su temi universali come la giustizia divina, la ricerca della verità e il prezzo della conoscenza. In questo contesto, rimane una figura enigmatica, la cui eredità continua a risuonare, ispirando generazioni alla ricerca di un legame più profondo con il sacro e la comprensione della propria esistenza. La sua storia ci esorta a considerare le implicazioni delle nostre scelte e a camminare con consapevolezza nel mondo che ci circonda.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Il Libro di Enoch: Scopri le Rivelazioni Celesti e i Segreti Nascosti dell’Antico Testo Proibito – Un antico libro che rivela le profezie tra visioni celesti, angeli caduti e segreti religiosi, sfidando le verità tradizionali.
- Genesi 6:1-4 – Descrizione: Questo passaggio descrive l’unione tra i “figli di Dio” e le “figlie degli uomini”, portando alla nascita dei Nephilim, una razza di giganti.
- Genesi 3:15 – Descrizione: Questo versetto è spesso interpretato come una profezia della vittoria finale del bene sul male, stabilendo una linea di conflitto tra le forze del male e quelle di Dio.
- 2 Pietro 2:4-6 – Descrizione: Qui si parla del giudizio di Dio sugli angeli ribelli e della salvezza di Noè, mettendo in evidenza la corruzione dell’umanità.
- Giuda 1:6-7 – Descrizione: Questo passaggio fa riferimento al giudizio degli angeli caduti, paragonandoli a Sodoma e Gomorra, evidenziando le conseguenze del peccato.
- La Bibbia non parla di Dio – Nel suo libro, Mauro Biglino interpreta l’Antico Testamento come cronaca di eventi storici, negando l’idea di un Dio trascendente.
- La Bibbia non l’ha mai detto – Biglino e Lorena Forni, nel loro libro, analizzano l’influenza cattolica sulle leggi italiane, sostenendo la necessità di norme laiche e non confessionali.