Stefano Manera, nato a Milano 43 anni fa, laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano
Specializzato in Anestesia e Rianimazione al papa Giovanni di Bergamo, Manera racconta quello che è successo nei primi giorni del contagio.
Denuncia il fallimento della medicina del territorio. Spiega come funzionano eparina e idroclorochina per i malati di covid. Racconta che stanno chiudendo i primi reparti di Terapia Intensiva (perché non più necessari), e suggerisce come si possa iniziare ad allentare il lockdown dei cittadini.
Argomenti:
- E’ già possibile instaurare una terapia domiciliare
- Ci si può curare tranquillamente a casa, inutile il lockdown
- Vaccini, esperti di COVID-19 non ce ne sono e non ce ne possono essere in soli 2/3 mesi di esperienza, avere la presunzione di ritenersi esperto è un atto fuori luogo, non è possibile sapere ancora se questo virus determini immunità, abbiamo un virus che è in grado di mutare velocemente, e per tanto riuscire a identificare un vaccino in grado di determinare immunità su un virus che muta, è un impresa molto complicata E’ inspiegabile altresì accorciare il periodo di studio, come propongono, perché diventerebbe una sperimentazione fatta sulle persone e questi elementi determinerebbero una insicurezza di questo farmaco 1 il vaccino sarà sicuro? 2 non mi crea malattie iatrogene? 3 questo vaccino mi dona una memoria immunitaria? 4 quanta è durata la sperimentazione e di conseguenza quanto è sicuro? un farmaco sperimentato per 3 mesi, vuol dire che la sperimentazione è inesistente.
Una sperimentazione è composta da 3 fasi: fase in vitro, fase sugli animali, fase sull’essere umano, il tempo minimo è 2 anni. Saltare questi passaggi è un imprudenza elevata, il farmaco dovrebbe servire per curare, non ammalare - I medici dovrebbero fare prevenzione, in occidente non si fa prevenzione, perchè non ci sarebbero guadagni per le case farmaceutiche