Secondo Plutarco: “Ra partì per i cieli e Osiride divenne faraone d’Egitto con Iside e costruirono Tebe [l’attuale Luxor]”.
Ti sei mai chiesto dell’Egitto pre-faraonico e dei suoi governanti, non secondo gli studiosi tradizionali ma secondo antichi testi scritti migliaia di anni fa? Nell’Antico Egitto, molto prima che il primo Faraone ‘mortale’ noto come Menes-Narmer governasse le terre d’Egitto, c’erano altri re, divinità e “coloro che venivano dall’alto” che governavano la terra conosciuta oggi come Egitto.
Questa volta nella storia, il periodo pre-faraonico rimane un grande mistero per la maggior parte degli studiosi e degli egittologi, soprattutto perché non possono accettare ciò che è scritto poiché va direttamente contro le credenze della maggior parte degli storici, archeologi ed egittologi. Il tempo prima del 3000 aC, la data in cui il primo faraone ufficiale apparve in Egitto, è un grande enigma.
Non è un segreto che gli antichi egizi considerassero la loro civiltà come l’eredità di divinità che non provenivano dalla Terra ma da altre parti del cosmo, e l’Egitto pre-faraonico sembra confermare questa teoria.
Uno dei testi antichi più importanti che può dirci di più su questo periodo storico è il Papiro di Torino, che elenca tutti i faraoni che governarono l’antico Egitto.
Questo elenco non include solo tutti i Faraoni storici “ufficiali” dell’Antico Egitto, ma include anche le divinità o “Dei” che vennero dall’alto e regnarono sulle terre d’Egitto prima del primo Faraone d’Egitto mortale con un lignaggio che si estende su 13.000 anni.
È un grande enigma il motivo per cui gli studiosi tradizionali considerano questo testo antico come puro mito e perché la maggior parte dei dettagli del testo antico sono stati trascurati e omessi dai libri di storia.
Sembra che non abbiano antenati o periodi di sviluppo; sembrano essere apparsi dall’oggi al domani.” – egittologo inglese Toby Wilkinson (fonte)
Ci sono alcuni ricercatori che ritengono che calcolando le informazioni decriptate ottenute dal Papiro di Torino, si ottenga il periodo iniziale, indicato come il regno di Ptah, creatore e primo sovrano dell’antico Egitto, risalente a 39.000 anni fa.
L’egittologia e la storiografia ufficiale ci dicono che tutto fino all’era predinastica è considerato un mito, senza molto valore storico.
La stele di Palermo è un altro incredibile testo antico che menziona i sovrani predinastici dell’Antico Egitto. Questa antica stele fa persino riferimento al dio egizio Horus, suggerendo che fosse un sovrano fisico dell’antico Egitto migliaia di anni fa.
Si dice che un altro dio egizio, Thoth, abbia regnato sulle terre dell’antico Egitto dall’8670 al 7100 a.C. È interessante notare che il sommo sacerdote egiziano Manetho, che aveva accesso a testi antichi illimitati dall’Antica Biblioteca di Alessandria e che scrisse per il Faraone la storia dell’Antico Egitto in 30 volumi, fa riferimento agli esseri divini che governarono durante l’Egitto pre-faraonico. (fonte)
Se guardi gli egittologi di oggi, scoprirai che anche loro fanno uso della datazione di Manetho considerandola uno strumento molto affidabile quando si studiano le dinastie ufficialmente riconosciute, eppure per qualche misteriosa ragione, gli stessi egittologi hanno deciso di evitare tutto ciò che riguarda Pre -dinastie storiche, selezionando con cura alcuni dettagli e adottandoli come propri rifiutando tutto ciò che non si adatta alla loro visione della storia.
Manetho è oggi considerato il padre dell’egittologia da molti studiosi
Possiamo risalire ai governanti dell’Egitto in una serie di antiche “Liste Reali”. L’elenco reale di Abydos, ad esempio, situato sulla parete del tempio di Sethos I ad Abydos ci offre un ordine cronologico di settantasei sovrani dell’antico Egitto che vanno da Menes a Sethos I.
Oltre a questo elenco abbiamo l’elenco reale Elenco di Karnak che si trova al Louvre, che conta sessantuno sovrani, da Menes a Tuthmosis III. Questi due elenchi ci offrono un’idea della tradizione dell’Alto Egitto. L’elenco reale di Sakkara mostra quarantasette re precedenti a Ramses II incluso. (fonte)
Più importante di tutti i suddetti è il papiro di Torino: questo antico testo scritto in ieratico sul verso del papiro, con resoconti del tempo di Ramesse II. Sul recto (che dà la data approssimativa, 1200 aC circa). Nel suo stato originale, il papiro doveva essere un esemplare artisticamente bello, poiché la scrittura è eccezionalmente fine.
Contiene i nomi dei re in ordine, oltre 300 quando completi, con la durata di ciascun regno in anni, mesi e giorni; e poiché l’edizione definitiva del papiro non è stata ancora pubblicata, ulteriori studi dovrebbero fornire ulteriori risultati.
Il papiro inizia, come Manetone, con le dinastie degli dei, seguite anche da re mortali nelle dinastie. Si annota il cambio di dinastia e si dà la somma dei regni: inoltre, come in Manetho, si sommano più dinastie, ad es. “Sum of the Kings from Menes to [Unas]” alla fine della V dinastia. La disposizione nel papiro è molto simile a quella nell’Epitome di Manetho. (fonte)
Manetho ci fornisce una serie di dettagli interessanti sui cosiddetti sovrani “divini” dell’antico Egitto e le loro dinastie che divide in tre diverse categorie: Gli Dei, Eroi e “Manes” ma molti altri autori, Eusebio, vescovo di Cesarea in Palestina, e Sincello parlano di un lignaggio di Dei che regnò sulla Terra per un totale di 36.600 anni. Dopo questo periodo di dominio vennero i Faraoni mortali dell’Antico Egitto.
A cura di Ufoalieni.it
[…] potevano queste antiche civiltà sapere così tanto sulle stelle? E perché erano così innamorati delle celebrità? Per che cosa? […]
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