Indice
La teoria degli Osiriani propone l’esistenza una società avanzata che avrebbe preceduto l’Egitto dinastico e che si sarebbe sviluppata nel Mediterraneo, in un periodo che risale a migliaia di anni fa, forse anche 15.000 anni.
Alla luce di questa ipotesi, tale civiltà avrebbe posseduto tecnologie molto più evolute rispetto alla loro epoca, tra cui velivoli simili ai Vimana descritti nella tradizione indiana e altre invenzioni che ne testimoniano una sorprendente sofisticazione. Sebbene tale idea si basi su miti, leggende e alcune scoperte archeologiche, va sottolineato che non esistono prove concrete a sostegno della sua veridicità.
Le origini della civiltà osiriana
I sostenitori di questa visione suggeriscono che gli antichi abitanti del Mediterraneo risiedessero in un’area che, nei tempi remoti, sarebbe stata una vasta e fertile valle. Durante l’epoca attribuita ad Atlantide, si ipotizza che questa società fosse sviluppata nello stesso luogo.
Alcuni ricercatori sostengono che il fiume Nilo, in origine chiamato Stix, percorresse un corso diverso rispetto a quello attuale, attraversando una valle che si estendeva tra le attuali Malta, Sicilia e Sardegna, per giungere all’Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra. In base a questa prospettiva, il Mediterraneo sarebbe stato il centro della loro esistenza, e gli insediamenti che un tempo lo circondavano sarebbero ora sommersi.
Si crede che la distruzione di Atlantide abbia causato un enorme cambiamento nei corsi d’acqua, inondando la maggior parte delle terre abitate. L’agitazione delle acque avrebbe distrutto le abitazioni osiriane, costringendo gli abitanti a rifugiarsi su terre più elevate.
Tecnologie avanzate
Stando alle concezioni più diffuse, questa antica popolazione avrebbe posseduto una tecnologia sorprendentemente avanzata per il loro tempo, capace di generare energia elettrica e costruire strutture megalitiche con tecniche sconosciute. Un esempio emblematico di tale progresso è la piattaforma di Ba’albek, in Libano, dove si trovano alcune delle pietre scolpite più grandi del mondo, pesanti fino a 1.500 tonnellate.
Si ritiene che questi enormi blocchi siano stati utilizzati per edificare una struttura che rifletteva la loro avanzata conoscenza tecnica. Alcuni ritengono che tale capacità fosse così avanzata da permettere l’uso di velivoli simili ai Vimana, descritti nei testi antichi indiani, capaci di volare grazie a fonti di energia sconosciute.
Gli Osiriani vengono anche descritti come abili costruttori di città e porti, dotati di infrastrutture avanzate, tra cui rotte commerciali e tecniche edilizie antisismiche. Le rovine di numerosi insediamenti sommersi nel Mar Mediterraneo vengono spesso associate a questa cultura perduta. Si sostiene che le loro abilità fossero così evolute da sembrare anacronistiche rispetto al periodo in cui avrebbero vissuto.
La mitologia e la scomparsa
La figura centrale della civiltà osiriana è il dio Osiride, una divinità legata alla morte, alla fertilità e alla rigenerazione. La mitologia egizia lo descrive come figlio di Nut, la dea del cielo, e di Geb, il dio della terra. Il mito lo descrive come il portatore di prosperità e come l’artefice di una cultura fiorente.
La sua morte e resurrezione sono tra gli episodi più importanti della mitologia, rappresentando il conflitto tra ordine e caos. Osiride è anche il fratello di Set, il dio del caos. Il nome “Osiride” potrebbe derivare dalla parola egizia “Asar” o “Uso”, che significa “colui che vede il trono”, un richiamo alla sua posizione di potere e saggezza.
La fine di questa popolazione sarebbe stata causata da un grande cataclisma, i cui effetti avrebbero interessato l’intero territorio. L’alterazione dei corsi d’acqua e significativi mutamenti geologici avrebbero sommerso gran parte delle loro città, costringendo i sopravvissuti a cercare rifugio su terre più alte.
L’archeologia e le ricerche moderne
Nel corso degli anni, studiosi e appassionati hanno cercato di rintracciare le tracce di questa misteriosa popolazione. Alcuni scavi hanno portato alla luce insediamenti sommersi nel Mar Mediterraneo, ma non esistono evidenze che possano dimostrare un legame diretto tra queste rovine e il gruppo in questione.
L’ipotesi che esistano strutture megalitiche sommerse o rotte sottomarine a testimonianza di una civiltà avanzata rimane ancora un mistero e continua a suscitare dibattiti tra appassionati e ricercatori. Racconti tramandati, scoperte archeologiche ancora in fase di interpretazione e teorie alternative mantengono vivo l’interesse per questi antichi costruttori.
Conclusioni
La teoria degli Osiriani rimane una speculazione, basata su miti e leggende. Tuttavia, forniscono spunti di riflessione sul passato di quella regione e sulle origini di culture successive, come quella egizia. La ricerca prosegue, e futuri ritrovamenti potrebbero offrire nuovi indizi per far luce su un capitolo ancora oscuro della storia antica.
VEDI ANCHE▶ Vimana, un’astronave millenaria giace in un tempio indiano
A cura di Ufoalieni.it
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook
© Riproduzione riservata
Riferimenti:
- Osiride – è una divinità egizia, simbolo di morte, fertilità e rigenerazione, venerato soprattutto nel contesto delle tradizioni legate all’aldilà, secondo quanto riportato su Wikipedia.
- Pilastri osiriani della sala grande, il Tempio di Re-Harakhte, Abu Simbel – Egitto – Immagine dei maestosi pilastri osiriani nel tempio di Abu Simbel, una delle meraviglie architettoniche dell’antico Egitto, come documentato su Voyage Virtuel.
- Prima dei Faraoni: un antico insediamento nel delta del Nilo – Articolo di Focus che esplora un insediamento del Neolitico nel delta del Nilo, risalente a un’epoca precedente alla costruzione delle piramidi, offrendo nuovi spunti sulla vita nel periodo pre-faraonico.