Erosione o fusione? Scale del tempio di Hathor svelate
Mer. Feb 5th, 2025

Il Tempio di Hathor, situato nel complesso di Dendera in Egitto, è una delle meraviglie meglio conservate dell’antichità. Questo straordinario sito, dedicato alla dea Hathor, affascina archeologi e turisti per la bellezza delle sue decorazioni, la precisione architettonica e un dettaglio singolare: le scale che conducono al tetto, oggi visibilmente logorate dal tempo e dall’uso.

Queste scale, con i loro gradini consumati, hanno dato vita a diverse ipotesi, alcune basate su spiegazioni archeologiche e scientifiche, altre su teorie alternative che sfociano nel mistero.

In questo articolo esploreremo le possibili origini di questo fenomeno, analizzando i dati storici e confutando le ipotesi più fantasiose.

Il Tempio di Hathor: storia e importanza culturale

Templi di Dendera

Situato a circa 70 chilometri a nord di Luxor, il complesso templare di Dendera è dedicato a Hathor, una delle divinità più amate dell’antico Egitto. Conosciuta come la dea della maternità, della musica e della bellezza, Hathor era anche associata agli astri e al cosmo.

Il tempio, costruito principalmente in epoca tolemaica (305-30 a.C.), si estende su oltre 400 metri quadrati e comprende cortili, sale cerimoniali, stanze segrete e un tetto utilizzato per osservazioni astronomiche e rituali religiosi. L’accesso al tetto avveniva tramite due scalinate, oggi note per il loro evidente stato di usura, che ne ha fatto un oggetto di studio archeologico e geologico.

Le scale consumate: un fenomeno affascinante

Le due scalinate del tempio, situate ai lati opposti della struttura, sono realizzate in calcare, una pietra comune ma non particolarmente resistente. I gradini centrali appaiono concavi e irregolari, mentre i bordi laterali sono rimasti relativamente intatti.

Questo deterioramento evidente è il risultato di secoli di utilizzo e delle condizioni ambientali della regione. Il fenomeno non è unico, ma rappresenta un esempio straordinario di come il passaggio di migliaia di persone, nel corso del tempo, possa modificare una struttura architettonica.

Causa deterioramento: spiegazioni scientifiche

Scale fuse nel tempio
La scala del tempio di Hathor.

Gli studiosi concordano sul fatto che l’aspetto delle scalinate sia il risultato di una combinazione di fattori umani e ambientali. Ecco le principali spiegazioni:

  1. Uso prolungato e logorio umano
    Per secoli, le scale hanno visto il passaggio continuo di sacerdoti, pellegrini e visitatori. Il traffico intenso si concentrava principalmente al centro dei gradini, dove i piedi delle persone esercitavano la maggiore pressione, lasciando i bordi meno calpestati in condizioni migliori.
  2. Abrasione da sabbia e vento
    La sabbia trasportata dal vento, tipica delle zone desertiche, ha agito come un abrasivo naturale, contribuendo al consumo della pietra calcarea. Questo tipo di erosione è particolarmente evidente nei siti archeologici egiziani esposti alle intemperie.
  3. Depositi di carbonato di calcio
    Alcuni geologi suggeriscono che l’accumulo di carbonato di calcio, dovuto al filtraggio dell’acqua attraverso la pietra, possa aver ulteriormente modificato la superficie dei gradini. Questo fenomeno, simile alla formazione di stalattiti e stalagmiti, è comune in ambienti umidi, anche se meno frequente nel clima arido di Dendera.

Teorie alternative: mito o realtà?

Le scale consumate del Tempio di Hathor hanno alimentato diverse teorie alternative, spesso lontane dalle spiegazioni scientifiche. Tra queste, due sono particolarmente note:

  1. Fusione a temperature estreme
    Alcuni sostengono che i gradini siano stati “fusi” da temperature estremamente alte, forse generate da tecnologie avanzate o eventi straordinari, come una presunta esplosione nucleare nell’antichità. Tuttavia, questa teoria è priva di basi concrete. Per fondere il calcare, sarebbero necessarie temperature superiori a 800 °C, impossibili da raggiungere con i mezzi dell’epoca.
  2. Intervento di civiltà avanzate
    Un’altra ipotesi attribuisce il deterioramento a civiltà extraterrestri o a tecnologie perdute. Nonostante il fascino di queste teorie, non esistono prove archeologiche o scientifiche che supportino tali affermazioni.

Un significato simbolico e rituale

Le scale non erano semplicemente un mezzo di accesso, ma avevano anche un profondo significato simbolico. Nell’antico Egitto, i gradini rappresentavano un percorso ascensionale, un collegamento tra la terra e il cielo. Il tetto del tempio, raggiungibile tramite queste scalinate, era utilizzato per cerimonie religiose e osservazioni astronomiche, in linea con il culto cosmico di Hathor. Il logorio visibile potrebbe quindi riflettere l’importanza di questi rituali, con un traffico intenso concentrato lungo percorsi prestabiliti.

Confronto gli altri siti archeologici

Il deterioramento delle scale del Tempio di Hathor non è un caso isolato. Fenomeni simili si osservano in numerosi altri siti antichi, tra cui:

  • La Grande Piramide di Giza: Le scale interne mostrano segni di usura dovuti al passaggio continuo di visitatori.
  • Templi greci e romani: Gradini consumati si trovano in molti luoghi, come il Partenone, dove il traffico umano e l’erosione naturale hanno lasciato tracce evidenti.
  • Petra, Giordania: Le scale scavate nella roccia a Petra presentano un logorio simile, accentuato dall’azione abrasiva della sabbia.

Questi esempi dimostrano che il logoramento delle strutture architettoniche è un fenomeno comune nei siti storici con un uso intenso.

Conclusione

Le scale logorate del Tempio di Hathor sono un simbolo tangibile della storia millenaria di questo straordinario luogo sacro. Più che un mistero, rappresentano una testimonianza della devozione, del passaggio umano e del legame profondo tra religione e astronomia nell’antico Egitto.

Pur attirando l’attenzione di teorie alternative, il loro stato di usura è spiegabile attraverso processi naturali e il continuo utilizzo da parte dei visitatori nel corso dei secoli. Visitare il Tempio di Hathor significa immergersi in una storia autentica, dove ogni dettaglio racconta il fascino di una civiltà straordinaria.

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A cura di Ufoalieni.it

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Di UFO84

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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