Recenti ricerche suggeriscono che enormi veicoli spaziali, qualora esistessero e possedessero una tecnologia molto avanzata, potrebbero lasciare segni nello spazio-tempo rilevabili dalla Terra. Secondo uno studio teorico presentato da un gruppo di scienziati di Applied Physics, rivelatori di onde gravitazionali come LIGO potrebbero essere sensibili a perturbazioni causate da tali veicoli, qualora fossero abbastanza massicci e in movimento attraverso l’universo.
L’umanità da sempre è interessata a scoprire se esistano altre forme di vita intelligenti nell’universo. Come affermava l’astronomo Carl Sagan, “sarebbe un enorme spreco di spazio” se fossimo soli. Tuttavia, rilevare segni di altre civiltà aliene è un compito complesso e ancora lontano dall’essere realizzato, nonostante le ipotesi e gli sforzi condotti finora.
Onde gravitazionali e veicoli spaziali super avanzati
Se una civiltà aliena avanzata avesse la capacità di costruire astronavi massicce, tali strutture potrebbero, in teoria, produrre increspature nel tessuto dello spazio-tempo simili a quelle rilevate durante eventi cosmici, come la fusione di buchi neri o stelle di neutroni. Lo studio ipotizza che, in linea teorica, una tale astronave potrebbe creare perturbazioni abbastanza rilevabili da strumenti come LIGO. Tali strumenti, pur essendo stati progettati per eventi astronomici di enormi proporzioni, aprono la possibilità di cercare tracce di tecnologia avanzata a scala cosmica.
Attualmente, la ricerca di segnali extraterrestri si basa principalmente sull’osservazione di onde elettromagnetiche, come i segnali radio, che però si affievoliscono notevolmente man mano che si propagano nel cosmo. Le onde gravitazionali, invece, non subiscono lo stesso tipo di attenuazione e possono quindi essere rilevate anche a distanze considerevoli, offrendo un potenziale vantaggio per l’individuazione di eventuali segnali di natura tecnologica.
Secondo il documento, ancora in fase di preprint su arXiv e in attesa di revisione paritaria per la pubblicazione negli Avvisi mensili della Royal Astronomical Society, LIGO e altri rilevatori di onde gravitazionali potrebbero essere impiegati in modo innovativo nella ricerca SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), espandendo l’orizzonte oltre il tradizionale spettro elettromagnetico.
Limitazioni e cautela scientifica
Questa ipotesi, per quanto intrigante, è altamente speculativa e non supportata da dati osservativi. L’idea di rilevare segnali di una gigantesca astronave attraverso le onde gravitazionali è teorica e richiederebbe tecnologie e sensibilità molto avanzate, forse ancora da sviluppare.
Attualmente, LIGO è progettato per identificare fenomeni cosmici di portata straordinaria, come collisioni tra oggetti di grande massa, non per eventi legati a strutture tecnologiche ipotetiche. Inoltre, la natura e la magnitudine di un possibile segnale generato da una “astronave aliena” sono ancora tutte da definire e potrebbero non rientrare nei parametri attualmente rilevabili dai nostri strumenti.
È quindi fondamentale interpretare questi risultati come un’estensione speculativa delle attuali tecnologie di rilevazione gravitazionale, piuttosto che come una reale prova della presenza di tecnologia extraterrestre.
L’idea di utilizzare rilevatori di onde gravitazionali per scoprire segni di tecnologie avanzate è un interessante sviluppo nella ricerca SETI e offre un nuovo modo di considerare la possibilità di civiltà extraterrestri. Tuttavia, si tratta di una teoria preliminare che necessita di ulteriori indagini e validazioni scientifiche per poter essere considerata una concreta linea di ricerca.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Studio su tecnosignature tramite onde gravitazionali – Un’analisi teorica che esplora come rilevatori di onde gravitazionali come LIGO potrebbero, in futuro, individuare segnali di tecnologie avanzate da civiltà extraterrestri.
- Technosignature e onde gravitazionali – Applied Physics – Introduzione alla ricerca di possibili firme tecnologiche avanzate di civiltà extraterrestri mediante onde gravitazionali, utilizzando strumenti come LIGO per individuare segni di grandi oggetti in rapido movimento nello spazio.
- Possibile rilevamento di tecnosignature tramite LIGO – Preprint su arXiv che propone l’uso di rilevatori di onde gravitazionali per individuare tracce di civiltà extraterrestri avanzate, focalizzandosi su grandi oggetti accelerati che potrebbero generare perturbazioni nello spazio-tempo.
- Osservatorio LIGO – Caltech – Sito ufficiale dell’Osservatorio di onde gravitazionali a interferometro laser (LIGO), dove è possibile esplorare le scoperte scientifiche, i progetti di ricerca e l’impiego di onde gravitazionali per lo studio dell’universo.