La macchina del tempo esiste ed è in Vaticano
Ven. Nov 22nd, 2024

La macchina del tempo inventata da padre Pellegrino Ernetti sarebbe nascosta in Vaticano. Si tratta di uno dei segreti meglio custoditi della Santa Sede.

Il “cronovisore“, come è chiamata questa straordinaria invenzione, è in grado di visualizzare eventi passati attraverso una sorta di televisore, rivelando così il modo in cui si sono effettivamente svolti. Questo strumento scientifico, che potrebbe avere un impatto significativo sull’umanità, è stato tenuto nascosto gelosamente nel cuore del Vaticano.

La macchina del tempo esiste

Padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, un noto monaco benedettino, esorcista di fama internazionale, musicologo e scienziato, sarebbe l’inventore di questa macchina incredibile. Ha vissuto a Venezia, nel convento benedettino dell’isola di San Giorgio Maggiore, fino alla sua morte avvenuta otto anni fa, nel 1994.

La rivelazione di questa straordinaria scoperta è contenuta in un libro esplosivo intitolato “Le nouveau mystère du Vatican” (Il nuovo mistero del Vaticano), scritto dal teologo francese padre François Brune. Questo libro è stato pubblicato in Francia, a Parigi, dalle Edizioni Albin Michel. Padre Brune è un noto professore di teologia in Francia e ha scritto numerosi libri che hanno sempre suscitato un grande interesse, anche tra la stampa laica.

padre Ernetti
Padre Ernetti

Il suo nome, così come quello della casa editrice, è una garanzia di serietà scientifica, e per questo il volume dedicato al cronovisore ha riaperto congetture e discussioni infuocate, diventando una miscela esplosiva.

Padre Ernetti aveva già parlato di questa sconvolgente apparecchiatura intorno agli anni ’70, in numerose interviste e pubblicazioni, e ai suoi allievi di prepolifonia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. La scoperta aveva suscitato un putiferio.

Da una parte, c’erano sostenitori entusiasti: se fosse stato possibile rivedere il passato, la macchina del tempo avrebbe definitivamente risolto tutti i dubbi rimanenti su eventi fondamentali che avevano cambiato la storia del mondo.

Dall’altra parte, c’erano persone spaventate: il cronovisore poteva rivelarsi uno strumento pericoloso per carpire segreti e mettere a rischio la sicurezza dell’umanità. Le discussioni non finivano mai, e erano soprattutto gli uomini di Chiesa i più coinvolti.

Poi improvvisamente, il benedettino si rinchiuse in un rigoroso silenzio, spiegando che aveva ricevuto ordini in proposito dal Vaticano. L’interesse andò lentamente scemando e dopo qualche anno non si parlò più della “macchina del tempo“.

Il libro del padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili e dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di famosi scienziati, indica date e circostanze precise, riporta documenti straordinari e lunghe conversazioni con il padre Ernetti. Il tutto, cucito insieme, diventa una valanga documentale a cui è difficile opporsi.

Il volume dimostra con una grande quantità di prove che il cronovisore è realmente esistito, anche se, secondo lo stesso autore, l’argomento è ai limiti della fantascienza.

Negli anni ’60, un gruppo di scienziati, tra cui il padre Pellegrino, sarebbe riuscito a captare le onde visive e sonore del passato concreto terrestre, utilizzando una macchina in grado di ricostruire non solo i fatti e le parole della vita di ciascuno, ma addirittura la storia.

La scoperta parte da un principio di alta fisica: ciascuno di noi, man mano che passano i secondi, le ore, i giorni, i mesi e gli anni della vita presente, lascia dietro di sé una sorta di doppia scia, “visiva e sonora”, poiché ogni essere umano altro non è che energia visiva e sonora. «Tutta la nostra ‘fisionomia’ – spiega Ernetti nel saggio “Bibbia, teologia, magia e scienza” del 1987 – è energia visiva che si sprigiona da noi, dalla nostra epidermide, e tutte le parole che diciamo sono energia sonora.

Ogni energia, una volta emessa, non si distrugge, ma si trasforma, e resta eterna nello spazio aereo. Sono necessari strumenti in grado di catturare queste energie e ricostruirle in modo da restituire la persona o l’evento storico ricercato; in questo modo avremmo tutto il presente nel tempo e nello spazio».

Gesù fotografato con la macchina del tempo
Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto la morte e della Resurrezione di Cristo.

“Con il cronovisore”, racconta Brune, il gruppo di scienziati guidato dal monaco benedettino fece ricerche dapprima su Mussolini, poi su Napoleone e quindi passò ad avvenimenti dell’età romana, assistendo alla rappresentazione di alcune famose tragedie.

Di una di queste, scritta da Quinto Ennio e intitolata “Thiestes”, della quale si conosceva solo qualche breve citazione, trascrisse l’intero testo come venne recitato a Roma nel 169 a.C., durante i giochi pubblici in onore di Apollo.

Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto anche tutto lo svolgimento della Passione, della morte e della Resurrezione di Cristo.

Nel suo libro Brune afferma che la macchina, composta da tre gruppi di elementi, si trova “sequestrata” in Vaticano. Padre Ernetti, spaventato dall’importanza incredibile della sua scoperta, si era confidato con i propri superiori e con le autorità vaticane.C’era stata una riunione segreta con il papa e poi, di comune accordo, la macchina era stata ritirata e nascosta in Vaticano.

A padre Ernetti era stato imposto di non fare più pubbliche dichiarazioni su quell’argomento, ma non gli era stato proibito di parlarne con gli amici in privato. E così aveva confidato tutto all’amico teologo francese.

Chi scrive ha conosciuto personalmente padre Ernetti; era un sacerdote dotato di grande carisma e umanità. Una persona semplice e onesta, completamente dedita ai suoi studi sulla prepolifonia, sulla pneumofonia e all’attività di esorcista della diocesi di Venezia, carica che ha ricoperto per quasi trent’anni.

Non mi ha mai parlato della macchina del tempo. Del resto oggi nessuno ne sa più niente e tutta la vicenda ha assunto un aspetto davvero misterioso. Forse il volume di Brune porterà finalmente alla luce la realtà.

Non mi ha mai parlato della macchina del tempo. Del resto, oggi nessuno ne sa più niente e tutta la vicenda ha assunto un aspetto davvero misterioso. Forse il volume di Brune porterà finalmente alla luce la realtà.

A cura di Ufoalieni.it

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Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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