Nel contesto delle analisi moderne riguardo le figure sacre e i racconti biblici, Mauro Biglino emerge come una voce coraggiosa e provocatoria, che sfida le tradizionali interpretazioni della storia religiosa. Con uno sguardo rigorosamente laico e un approccio metodico, l’autore esamina la figura di Gesù Cristo da una prospettiva inedita, decostruendo la narrazione canonica e portando alla luce ipotesi che intrecciano lettura letterale dei testi biblici, storia e cultura dell’epoca.
In questo testo, esplorerò le sue posizioni sul presunto sacrificio, la dottrina cristiana, e su figure a lui legate, come Maria e il peccato originale, in un’ottica che non lascia spazio a dogmi o verità indiscusse.
Biglino: Gesù e la sua vera natura
Gesù è mai esistito? Chi era davvero? Perché e da chi è stato mandato?
Secondo Biglino, il personaggio storico di Gesù esisteva realmente, ma non come ci è stata presentata dalla tradizione cristiana. Piuttosto, era un predicatore giudeo messianista che incarnava l’idea messianica degli ebrei, completamente distante da quella cristiana che si sarebbe sviluppata successivamente. Ipotizza anche che potesse avere avuto un gemello, e che la sua missione fosse collegata alla promessa non ancora adempiuta fatta da Yahweh, l’Elohim dell’Antico Testamento, nei confronti del popolo di Israele.
L’autore sostiene che non si trattava di una figura divina, ma di un rabbi con un compito specifico, forse come tanti altri inviati da entità superiori nel corso della storia. A sostegno di questa visione, vengono citati testi di autori come quelle di Celso e Giustino Martire, che rivelano come molti considerassero il personaggio non come unico, ma come una delle tante apparizioni messianiche del periodo, collegandolo anche ad altri personaggi storici, sia giudaici che greci.
Gesù: morto sulla croce e poi risorto? Le invenzioni di “San” Paolo
Egli smonta l’idea di Gesù come il Figlio di Dio, sostenendo che tale concezione fu un’invenzione di Paolo di Tarso, il quale, per rendere il messaggio cristiano accettabile alla società greco-romana, attribuì a Gesù le caratteristiche tipiche delle divinità ellenistiche. Non si tratta di un’originalità, ma di un assorbimento e adattamento di miti già esistenti: figure come Dioniso, Ercole e Asclepio erano già associati a morti e resurrezioni.
Le lettere di Paolo influenzarono profondamente i Vangeli, che furono scritti successivamente. Inoltre, afferma che Paolo, pur di giustificare l’attesa di un ritorno imminente che non si è mai verificato, costruì la dottrina della resurrezione della carne. Sergio Quinzio, teologo contemporaneo, conferma questa prospettiva, sottolineando la sconfitta della promessa cristiana del ritorno di Cristo.
Gesù era vegetariano?
Un tema interessante e spesso dibattuto riguarda le abitudini alimentari di Gesù. Mauro Biglino, in risposta alle domande ricevute, analizza i testi evangelici per evidenziare che non fosse vegetariano. Facendo riferimento al Vangelo secondo Luca (22,7-13), si descrive chiaramente la preparazione della Pasqua ebraica, che prevedeva il consumo di pane azzimo, erbe amare e l’immolazione dell’agnello pasquale. Nel passo, Cristo istruisce Pietro e Giovanni affinché trovino un luogo adatto per celebrare la Pasqua e preparare il pasto secondo la tradizione.
Il Vangelo di Matteo (26,21-23) aggiunge dettagli significativi: durante la cena pasquale, Gesù parla del tradimento di uno dei suoi discepoli, specificando che il traditore è colui che ha messo la mano con lui nel piatto. Questo piatto conteneva pane azzimo e l’agnello con il suo condimento, confermando che la carne fosse parte integrante del pasto.
Biglino approfondisce ulteriormente l’argomento, richiamando il Vangelo di Luca (15,11-32) e la parabola del figliol prodigo, dove si celebra il ritorno del figlio con l’uccisione e il consumo del vitello grasso. Inoltre, nel Vangelo di Matteo (11,18-19), Gesù viene descritto come un “mangione e un beone“, termini che, in greco, sono tradotti con phágos e oinopótes, rispettivamente “ghiottone” e “bevitore accanito”.
Questi dettagli delineano una persona che partecipava a festeggiamenti e banchetti, seguendo le tradizioni alimentari del suo tempo, comprese quelle che includevano il consumo di carne.
Maria, Madre di Gesù, senza peccato originale?
L’idea di Maria senza peccato originale è una costruzione dogmatica senza fondamento biblico. L’autore ripercorre la figura di Maria come una giovane donna scelta per portare a termine uno dei tanti “impianti” genetici degli Elohim, esseri che, secondo la sua interpretazione, avrebbero avuto un ruolo nella storia umana, incluso l’intervento nelle genealogie del popolo ebraico.
In questo scenario, la concezione immacolata di Maria, proclamata come dogma nel 1854 da Papa Pio IX, perde ogni giustificazione. Inoltre, vengono sollevati interrogativi sulla Madonna di Lourdes, che si presenta come la stessa figura immacolata, facendo affiorare il dubbio che si tratti di un’invenzione senza radici storiche.
Conclusioni
Mauro Biglino ci invita a riflettere sulle verità nascoste dietro le figure sacre e le storie che abbiamo sempre considerato incontestabili. Il suo approccio critico e documentato smonta il mito della divinità di Cristo, esponendo la sua figura come quella di un predicatore messianico del tutto umano, modellato attraverso secoli di reinterpretazioni e adattamenti culturali.
La Chiesa e le tradizioni religiose hanno costruito una narrazione che si è distaccata dalla realtà storica dei fatti, intrecciando elementi mitologici e filosofici, per dare vita a una figura cristica che non ha fondamento nei testi originali. In questo modo, l’autore invita il lettore a liberarsi da visioni dogmatiche, approcciandosi alla storia e alla figura di Gesù con uno spirito più critico, alla ricerca di una verità che non è sempre quella che ci è stata raccontata.
Per approfondire l’indagine su Gesù e le sue origini, leggi l’articolo: Di chi era figlio Gesù? | Indagine di Mauro Biglino.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Mauro Biglino, studioso di storia delle religioni, ha ricoperto il ruolo di traduttore di ebraico antico per le Edizioni San Paolo. Da circa trent’anni si dedica allo studio dei cosiddetti testi sacri, sostenendo che solo attraverso la conoscenza e l’analisi diretta delle opere redatte dagli antichi possa emergere una comprensione autentica del pensiero religioso sviluppato dall’umanità nel corso della sua storia. È autore di numerosi bestseller, tra cui La Bibbia non è un libro sacro, Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia e Il dio alieno della Bibbia.
Gesù semidio: Il libro esplora come Gesù si differenzi da eroi come Ercole e Gilgameš, indagando il suo passaggio da ribelle antiromano a figura divina e fondatrice di una religione universale, attraverso testi e contesti culturali. - La Bibbia non parla di Dio: si propone una lettura laica e letterale dell’Antico Testamento, suggerendo che i testi biblici non parlano di Dio, ma di eventi storici “fisici”, rivelando ipotesi rivoluzionarie sull’origine dell’essere umano.
- Il falso testamento. Creazione, miracoli, patto d’allenza: l’altra verità dietro la Bibbia: Il libro di Mauro esplora la Bibbia con nuove chiavi di lettura, analizzando genetica, traduzioni letterali e somiglianze con mitologie classiche, rivelando interpretazioni inedite e potenzialmente rivoluzionarie.
Ecco la confutazione di questo articolo: http://yurileveratto2.blogspot.com/2016/03/confutazione-dellarticolo-tutto-quello.html