La nostra galassia è piena di civiltà già estinte?
Ven. Dic 13th, 2024

La stragrande maggioranza delle civiltà aliene che sono mai fiorite nella nostra galassia è probabilmente morta.


Civiltà perdute nella Galassia Via Lattea

È questa la straordinaria e scoraggiante conclusione di uno studio condotto dai ricercatori del California Institute of Technology e del Jet Propulsion Laboratory della NASA, apparso pochi giorni fa nel server di pre-pubblicazione arXiv.

Per il loro lavoro, gli scienziati hanno utilizzato una versione ampliata della famosa equazione di Drake, che nel 1961 cercò di determinare le probabilità di trovare intelligenze extraterrestri nella nostra galassia e che dopo essere stata resa popolare da Carl Sagan nella sua indimenticabile serie “Cosmos” ha subito, da allora, numerosi aggiornamenti.

Il nuovo studio, in effetti, è molto più pratico dell’originale, e ci dice dove e quando è più probabile che si verifichi la vita nella Via Lattea.

Ma identifica anche quello che gli scienziati considerano il fattore più importante che influenza la loro capacità di sopravvivere: la tendenza delle creature intelligenti ad autodistruggersi.

Utilizzando modelli statistici complessi, i ricercatori hanno scoperto che il momento migliore per l’emergere di vita intelligente nella Via Lattea era di circa 8 miliardi di anni dopo la sua formazione.

Molte di quelle civiltà avrebbero potuto essere “solo” 13.000 anni luce dal centro galattico, a solo metà della distanza dalla Terra, dove gli umani sono emersi circa 13,5 miliardi di anni dopo la formazione della Via Lattea.

Dal tempo di Sagan“, spiega Jonathan H. Jiang, uno degli autori dello studio, “c’è stata molta ricerca“.

Soprattutto dai telescopi spaziali Hubble e Kepler, abbiamo molte conoscenze sulle densità di gas e stelle nella Via Lattea, nonché sulla velocità di formazione di nuove stelle e pianeti“.

E sul tasso di occorrenza delle esplosioni di supernova. Conosciamo infatti alcuni dei numeri che ai tempi di Sagan erano ancora un mistero.

Nel loro lavoro, gli autori dello studio hanno analizzato un’ampia varietà di fattori in grado di influenzare lo sviluppo della vita, come la prevalenza di stelle simili al Sole con pianeti simili alla Terra, la frequenza delle supernove che emettono radiazioni mortali.

La probabilità e il tempo necessari per l’evoluzione della vita intelligente e, naturalmente, la tendenza più che probabile delle civiltà avanzate ad autodistruggersi.

Tenendo conto di tutti questi fattori, i ricercatori hanno scoperto che la probabilità che la vita basata su elementi noti emerga e si consolidi raggiunge i picchi di circa 13.000 anni luce dal centro galattico circa 8 miliardi di anni dopo la formazione del pianeta.

La Terra, come è stato detto, si trova a circa 25.000 anni luce dal centro del Via Lattea e la civiltà umana è sorta quasi 13.500 milioni di anni dopo la sua nascita.

In altre parole, in termini di geografia galattica, è probabile che l’umano sia una “civiltà di frontiera” e relativamente tardiva rispetto al grosso delle civiltà intelligenti della galassia, che per la maggior parte sarebbero raggruppate intorno a quella fascia di 13.000 anni luce dal centro, dove le stelle simili al Sole sono più abbondanti.

Ma lo studio, come è stato detto, ha preso in considerazione anche i fattori che avrebbero potuto mettere fine a quelle civiltà, come l’esposizione alle radiazioni, l’interruzione dell’evoluzione a causa dell’impatto di un asteroide o altre catastrofi naturali.

Ma soprattutto, la tendenza della vita intelligente ad auto-annientarsi, attraverso il cambiamento climatico, i progressi tecnologici o la guerra.

Tutto quanto sopra suggerisce che la maggior parte delle civiltà che esistono ancora nella Via Lattea sono probabilmente giovani.

Il resto si sarebbe “sradicato da solo”, così che la maggior parte delle civiltà che un tempo esistevano nella Via Lattea sarebbero irrimediabilmente scomparse con la loro stessa autodistruzione.

 

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A cura di Ufoalieni.it

Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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