Un team di ricerca internazionale ha recentemente pubblicato uno studio sul Journal of Applied Physics, analizzando la risposta elettromagnetica della Grande Piramide di Giza alle onde radio. Lo studio rappresenta un esempio pionieristico di come la fisica teorica possa rivelare proprietà inattese in strutture antiche, collegando il passato a possibilità tecnologiche future. Utilizzando metodi avanzati di modellazione, i ricercatori hanno scoperto che la struttura può concentrare energia all’interno e sotto la base in condizioni di risonanza. Questi risultati potrebbero ispirare lo sviluppo di nuove tecnologie basate su principi analoghi.
Ricerca Elettromagnetica sulla Piramide
Le piramidi egizie, oggetto di grande interesse scientifico e archeologico, sono circondate da miti e leggende, ma le informazioni affidabili sulle loro proprietà fisiche rimangono limitate. Questo studio si è concentrato sulla Grande Piramide, applicando un modello teorico per indagare l’interazione con onde a lunghezza risonante, con l’obiettivo di valutare potenziali applicazioni pratiche dei fenomeni osservati.
Gli scienziati hanno utilizzato un approccio numerico e analitico per modellare la risposta della costruzione. Si è ipotizzato che la struttura sia composta uniformemente da calcare con proprietà ordinarie e che non ci siano cavità sconosciute al suo interno. I calcoli hanno mostrato che può interagire con onde radio di lunghezza compresa tra 200 e 600 metri.
Attraverso la modellazione, è stata calcolata la sezione trasversale di estinzione, un parametro che misura l’energia assorbita o dispersa dal complesso in condizioni di risonanza. Successivamente, è stata determinata la distribuzione del campo all’interno e intorno alla piramide.
Principali risultati
I risultati hanno mostrato che, in condizioni di risonanza, l’energia elettromagnetica si concentra nelle camere interne del monumento, inclusa la camera non completata situata sotto la base. Per spiegare la configurazione dei campi diffusi, il team ha utilizzato un’analisi multipolare, una tecnica che permette di sostituire un oggetto complesso con sorgenti più semplici, chiamate multipoli, per modellare la diffusione del campo elettromagnetico. Questo approccio ha consentito di prevedere e comprendere la distribuzione delle onde nel sistema.
Applicazioni future
Gli scienziati prevedono di utilizzare questi risultati teorici per progettare nanoparticelle che possano replicare effetti simili nella gamma ottica. La diffusione della luce da parte di nanoparticelle dielettriche dipende dalla loro forma, dimensione e indice di rifrazione. Variando questi parametri, è possibile ottimizzare la risposta risonante delle nanoparticelle, aprendo nuove possibilità per lo sviluppo di nanosensori e celle solari ad alta efficienza.
“Le piramidi egizie hanno sempre attirato grande attenzione. Anche noi scienziati eravamo interessati a loro, quindi abbiamo deciso di considerare la Grande Piramide come una particella che dissipa le onde radio in modo risonante”, afferma il dott. Andrey Evlyukhin, supervisore scientifico dello studio. “Con le ipotesi adottate, abbiamo ottenuto risultati interessanti che possono trovare importanti applicazioni pratiche”.
Secondo Polina Kapitainova, Ph.D., membro della Facoltà di Fisica e Tecnologia dell’Università ITMO, “Scegliendo un materiale con proprietà elettromagnetiche adeguate, possiamo sviluppare nanoparticelle piramidali con potenziali applicazioni pratiche in nanosensori e celle solari efficienti”.
Conclusioni
Questo studio offre una nuova prospettiva sulla struttura di Giza, considerandola non solo come un monumento storico ma anche come un oggetto fisico capace di interagire con l’energia elettromagnetica in modi sorprendenti. Le applicazioni future di questa ricerca potrebbero avere un impatto significativo, portando a innovazioni nella tecnologia dei materiali e nelle energie rinnovabili. L’interesse scientifico per questa costruzione millenaria conferma che il passato può ancora ispirare soluzioni per il futuro.
A cura di Ufoalieni.it
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Riferimenti:
- Study reveals the Great Pyramid of Giza can focus electromagnetic energy – Lo studio, pubblicato su Phys.org, ha usato metodi di fisica teorica per analizzare la risposta della Grande Piramide alle onde radio, prevedendo che in risonanza possa concentrare energia elettromagnetica nelle sue camere interne e sotto la base. È incluso il link allo studio nel Journal of Applied Physics.