Progetto Blue Beam: tecnologia e Nuovo Ordine Mondiale
Sab. Feb 22nd, 2025

Tra le teorie del complotto più discusse degli anni 2020 spicca il Progetto Blue Beam. Questa narrazione ha guadagnato popolarità su internet, soprattutto tra gli americani.

L’origine del concetto viene spesso attribuita a circoli della regione francofona del Canada. Il fenomeno ha un ruolo centrale nelle credenze complottiste contemporanee, mostrando come tali idee possano avere ripercussioni socio-culturali, tecnologiche e religiose.

Cos’è il Progetto Blue Beam? Teoria e obiettivi

infografica percorsi verso il Blue Beam

Secondo la teoria, esisterebbero piani per un presunto Nuovo Ordine Mondiale (NWO), descritto dai cospirazionisti come un’organizzazione segreta che gestirebbe eventi e programmi misteriosi per imporre una nuova religione universale. Questa teoria è stata sostenuta da diverse figure, tra cui il noto ricercatore UFO Morris K. Jessup, il cui lavoro ha contribuito a dare credibilità a tali narrazioni.

sostenitori del Blue Beam credono che il progetto consista in complessi meccanismi destinati a sostituire tutte le religioni con una fede universale attraverso vari passaggi, i cui dettagli potrebbero sorprendere. Diversi teorici ritengono che le radici del Progetto Blue Beam risalgano agli esperimenti di Filadelfia, presunti test condotti dall’esercito americano per sviluppare tecnologie capaci di rendere invisibili le navi militari.

Tuttavia, è importante notare che le prove a sostegno di tali esperimenti sono scarse e le loro connessioni con il Blue Beam sono oggetto di critiche e controversie. Alcuni sostenitori sostengono che NASA e Nazioni Unite abbiano sviluppato strumenti avanzati in grado di proiettare immagini visibili su larga scala nel cielo, sfruttando un controllo satellitare coordinato.

Grazie a satelliti in orbita terrestre e droni dotati di luci LED (tecnologia già utilizzata in spettacoli come i fuochi d’artificio digitali a Dubai), questi dispositivi potrebbero proiettare immagini visibili su scala globale, coinvolgendo intere nazioni o addirittura l’intero pianeta, con l’obiettivo di creare una simulazione della seconda venuta di Cristo.

Secondo rapporti tecnici, i sistemi di proiezione olografica esistono, ma richiedono condizioni atmosferiche specifiche e sono limitati a spazi controllati, un dettaglio spesso ignorato dai teorici del complotto.

Una volta unito il mondo sotto questa visione, il gruppo occulto dietro questa operazione avrebbe il controllo delle menti e potrebbe sostituire le amministrazioni esistenti con un regime autoritario mondiale, con l’Anticristo come leader dell’ipotetico NWO.

Spesso viene citato un video di una “città galleggiante” in Cina come presunta prova della fattibilità di sistemi olografici su larga scala. Anche se i media locali hanno spiegato l’evento come un miraggio ottico, noto come Fata Morgana, alcuni critici hanno ipotizzato che il video fosse una bufala, evidenziando il modo in cui la disinformazione si può diffondere in modo virale.

miraggio ottico Fata Morgana
Esempio di “città galleggiante” in Cina, attribuita a un miraggio ottico.

Come molte teorie complottiste, il Blue Beam ha assunto una vita propria su Internet, venendo collegata a fenomeni quali avvistamenti UFO e all’aumento dell’incidenza dei terremoti. Nel 2023, il Pentagono ha rilasciato video ufficiali di UAP (Unidentified Aerial Phenomena), alimentando nuove speculazioni, sebbene nessun dato colleghi questi eventi al Progetto Blue Beam.

A differenza di altre narrazioni di disinformazione, questa teoria ha una fonte facilmente identificabile e ha suscitato dibattiti significativi sulle implicazioni culturali e sociali della sua accettazione, mostrando i profondi effetti psicologici che possono colpire le persone inclini a credere in tali teorie.

Origini del Blue Beam: Serge Monast e gli anni ‘90

Il giornalista investigativo del Quebec, Serge Monast, fu il primo a concepire l’idea del Project Blue Beam. La sua morte improvvisa nel 1996, in circostanze mai del tutto chiarite, ha alimentato teorie complottiste sul suo possibile silenziamento.

Negli anni ’90, fondò l’International Free Press Agency e iniziò a pubblicare ipotesi sui massoni e sulle presunte manovre del Nuovo Ordine Mondiale, ispirandosi anche agli scritti di William Guy Carr. Monast si avvaleva di una varietà di fonti, incluse teorie cospirative precedenti e analisi di fenomeni sociopolitici, per costruire il suo argomento.

Monast attinse anche a opere di fantascienza come l’episodio scartato di Star Trek “The God Thing”, dove un’intelligenza artificiale si finge divinità, e al progetto HAARP (High-frequency Active Auroral Research Program), un’iniziativa reale di ricerca sulle frequenze ionosferiche spesso associata a teorie di controllo climatico. Per ulteriori informazioni su HAARP, è possibile consultare il sito ufficiale: HAARP Official Website.

Nel 1994, pubblicò il libro Project Blue Beam (NASA), in cui descriveva i piani per l’instaurazione di un governo universale, delineando le fasi necessarie per raggiungere questo obiettivo. La pubblicazione suscitò notevole interesse, ma anche controversie, attirando critiche da parte di esperti e studiosi che contestavano le sue affermazioni come infondate e prive di prove concrete.

Nel contesto sociopolitico degli anni ’90, segnato da crisi e una crescente sfiducia nelle istituzioni, idee come quelle di Monast trovavano fertile terreno per diffondersi. Sebbene il termine “Project Blue Beam” sia stato coniato da Monast, alcuni hanno notato somiglianze tra questo concetto e la sceneggiatura inedita di Gene Roddenberry, “Star Trek: The God Thing”, oltre a un episodio del 1991 di “Star Trek: The Next Generation” intitolato “Devil’s Due”.

Il libro di Monast non solo generò dibattito, ma anche una serie di discussioni più ampie riguardanti temi di cospirazione e controllo sociale, contribuendo a plasmare la cultura del complotto degli anni successivi. Le motivazioni alla base di queste idee non sono del tutto chiare.

Molti si chiedono se Monast credesse davvero in un piano concreto per creare una religione universale e sottomettere i governi mondiali o se stesse elaborando una trama fantascientifica per scrivere un bestseller. Gli esperti religiosi e sociologi hanno espresso pareri contrastanti, suggerendo che la narrativa di Monast potesse essere una reazione a eventi contemporanei piuttosto che una previsione autentica.

Le 4 fasi del Blue Beam: ologrammi, controllo e invasione

Il progetto di Monast descrive vari passaggi per sostituire le convinzioni esistenti.

infografica fasi Blue Beam

Fase 1: Distruzione delle conoscenze archeologiche

La prima fase prevede la distruzione delle conoscenze archeologiche consolidate. Durante una serie di terremoti, si sostiene che verranno falsificate scoperte archeologiche che metteranno in discussione le convinzioni più diffuse, indebolendo in particolare cristianesimo e islam. Questo passaggio è spesso criticato per la sua mancanza di supporto scientifico e per il modo in cui svilisce le scoperte archeologiche consolidate.

Fase 2: Proiezioni olografiche divine

La seconda fase consisterebbe in una spettacolare simulazione olografica globale, con proiezioni di luci nel cielo generate da laser e ologrammi 3D per mostrare immagini di figure divine, come Dio o Gesù Cristo. La comunità scientifica sottolinea che tali ologrammi su larga scala sono tecnicamente impossibili con le tecnologie attuali, nonostante i progressi nella realtà aumentata.

Fase 3: Controllo mentale elettromagnetico

Il terzo passaggio implicherebbe l’uso di tecnologie avanzate per controllare il pensiero attraverso onde elettromagnetiche. Questo sistema, attribuito all’Anticristo, sarebbe finalizzato a manipolare le masse e creare caos globale. La stimolazione magnetica transcranica (TMS) esiste ed è usata in medicina per trattare la depressione, ma non è in grado di “programmare” le persone come descritto da Monast.

Fase 4: Disastri artificiali e invasione aliena

In questo scenario, il leader del nuovo ordine potrebbe ricorrere a strumenti avanzati per esacerbare la situazione: alterazioni climaticheepidemie e altri disastri sarebbero utilizzati per spingere le persone ad accettare la sua guida come unica via di salvezza.

La possibilità che eventi naturali possano essere causati intenzionalmente è stata a lungo oggetto di speculazione, ma non sussistono prove concrete che avvalorino tali affermazioni. Infine, l’ultimo passaggio consisterebbe in manifestazioni soprannaturali simulate per consolidare il controllo. Eventi apparentemente miracolosi, creati attraverso mezzi segreti, verrebbero utilizzati per rafforzare la fede nella nuova realtà.

Tra questi, si ipotizzano invasioni aliene inscenate per spaventare la popolazione e convincerla che solo un potere centrale possa offrirle protezione, un concetto che riflette la paura culturale per l’ignoto e il potere della manipolazione mediatica.

Blue Beam: prove scientifiche e debunking

Alcuni ritengono che parti di questi passaggi siano già stati avviati, ma non ci sono prove concrete che li confermino. Il Dipartimento della Difesa USA ha smentito categoricamente ogni legame tra HAARP e teorie di controllo climatico o mentale, sottolineando che si tratta di un progetto di ricerca scientifica aperto.

Gli studiosi invitano a un’analisi critica, evidenziando che il termine “complotto” è spesso visto negativamente, ma alcune narrazioni potrebbero contenere verità. Tuttavia, è importante essere cauti e non accettare senza verifica affermazioni che potrebbero non essere supportate dai fatti.

Conclusione

Il Progetto Blue Beam rimane un esempio affascinante di come miti moderni possano nascere dalla fusione di tecnologia, paure collettive e narrativa. Tuttavia, la scienza e le istituzioni smentiscono categoricamente la sua fattibilità. Prima di credere a teorie così radicali, è fondamentale:

  • Verificare le fonti (cercare studi peer-reviewed o dichiarazioni ufficiali).
  • Comprendere i limiti tecnologici (ologrammi ≠ controllo mentale).
  • Diffidare delle spiegazioni semplicistiche per fenomeni complessi.

La verità, spesso, è meno spettacolare della finzione.

Blue Beam: domande frequenti

1. Cos’è il Progetto Blue Beam?

Si tratta di una narrazione che suggerisce un piano globale per imporre un Nuovo Ordine Mondiale attraverso l’uso di tecnologie avanzate come ologrammi e controllo mentale.

2. È legata agli UFO segnalati dal Pentagono?

Non ci sono prove che colleghino direttamente questa teoria agli avvistamenti UFO ufficiali. Tuttavia, i teorici del complotto spesso associano i due fenomeni.

3. Quali sono le fasi principali?

Le fasi includono: distruzione delle conoscenze archeologiche, proiezioni olografiche divine, controllo mentale elettromagnetico e una simulazione di invasione aliena.

4. HAARP è coinvolto in questa teoria?

No, HAARP è un progetto di ricerca scientifica sulle frequenze ionosferiche. Non ci sono prove che supportino il suo utilizzo per il controllo climatico o mentale, come suggerito da alcune narrazioni.

5. Esistono prove concrete del Progetto Blue Beam?

No, questa teoria è considerata una narrazione complottista senza prove scientifiche o istituzionali a sostegno.

A cura di Ufoalieni.it

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Di UFO84

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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