Scopri il Progetto Blue Beam e le sue implicazioni
Mer. Gen 22nd, 2025

Tra le varie tendenze che hanno segnato gli anni 2020, le teorie del complotto sembrano essersi diffuse ampiamente tra gli americani. Una di queste, che ha guadagnato notevole popolarità su internet, è il Progetto Blue Beam, la cui origine è spesso attribuita a circolazioni nella regione francofona del Canada. Questo fenomeno gioca un ruolo significativo nel panorama delle credenze complottiste, evidenziando come tali narrazioni possano avere ampie ramificazioni socio-culturali.

Project Blue Beam

Secondo la teoria, esisterebbero piani per un presunto Nuovo Ordine Mondiale (NWO), descritto dai cospirazionisti come un’organizzazione segreta che gestirebbe eventi e programmi misteriosi per imporre una nuova religione universale. Questa teoria è stata sostenuta da diverse figure, tra cui il noto ricercatore UFO Morris K. Jessup, il cui lavoro ha contribuito a dare credibilità a tali narrazioni. I sostenitori del Blue Beam credono che il progetto consista in complessi meccanismi destinados a sostituire tutte le religioni con una fede universale attraverso vari passaggi, i cui dettagli potrebbero sorprendere.

Diversi teorici ritengono che le radici del Progetto Blue Beam risalgano agli esperimenti di Filadelfia, presunti test condotti dall’esercito americano per sviluppare tecnologie capaci di rendere invisibili le navi militari. Tuttavia, è importante notare che le prove a sostegno di tali esperimenti sono scarse e le loro connessioni con il Blue Beam sono oggetto di critiche e controversie.

Alcuni sostenitori sostengono che NASA e Nazioni Unite abbiano sviluppato strumenti avanzati in grado di proiettare immagini visibili su larga scala nel cielo. Grazie a satelliti in orbita terrestre, questi dispositivi potrebbero proiettare immagini visibili su scala globale, coinvolgendo intere nazioni o addirittura l’intero pianeta, con l’obiettivo di creare una simulazione della seconda venuta di Cristo.

Una volta unito il mondo sotto questa visione, il gruppo occulto dietro questa operazione avrebbe il controllo delle menti e potrebbe sostituire le amministrazioni esistenti con un regime autoritario mondiale, con l’Anticristo come leader dell’ipotetico NWO.

Spesso viene citato un video di una ‘città galleggiante’ in Cina come presunta prova della fattibilità di sistemi olografici su larga scala. Anche se i media locali hanno spiegato l’evento come un miraggio ottico, noto come Fata Morgana, alcuni critici hanno ipotizzato che il video fosse una bufala, evidenziando il modo in cui la disinformazione si può diffondere in modo virale.

 

città galleggiante cina blue beam

Come molte teorie complottiste, Blue Beam ha assunto una vita propria su Internet, venendo collegata a fenomeni quali avvistamenti UFO e all’aumento dell’incidenza dei terremoti. A differenza di altre narrazioni di disinformazione, il Progetto Blue Beam ha una fonte facilmente identificabile e ha suscitato dibattiti significativi sulle implicazioni culturali e sociali della sua accettazione, mostrando i profondi effetti psicologici che possono colpire le persone inclini a credere in tali teorie.

Origini del progetto

Il giornalista investigativo del Quebec, Serge Monast, fu il primo a concepire l’idea del Project Blue Beam. Negli anni ’90, fondò l’International Free Press Agency e iniziò a pubblicare ipotesi sui massoni e sulle presunte manovre del Nuovo Ordine Mondiale, ispirandosi anche agli scritti di William Guy Carr. Monast si avvaleva di una varietà di fonti, incluse teorie cospirative precedenti e analisi di fenomeni sociopolitici, per costruire il suo argomento.

Nel 1994, pubblicò il libro “Project Blue Beam (NASA)“, in cui descriveva i piani per l’instaurazione di un governo universale, delineando le fasi necessarie per raggiungere questo obiettivo. La pubblicazione suscitò notevole interesse, ma anche controversie, attirando critiche da parte di esperti e studiosi che contestavano le sue affermazioni come infondate e mancanza di prove concrete. Nel contesto sociopolitico degli anni ’90, segnato da crisi e una crescente sfiducia nelle istituzioni, idee come quelle di Monast trovavano fertile terreno per diffondersi.

Sebbene il termine “Project Blue Beam” sia stato coniato da Monast, alcuni hanno notato somiglianze tra questo concetto e la sceneggiatura inedita di Gene Roddenberry, “Star Trek: The God Thing“, oltre a un episodio del 1991 di “Star Trek: The Next Generation” intitolato “Devil’s Due”. Il libro di Monast non solo generò dibattito, ma anche una serie di discussioni più ampie riguardanti temi di cospirazione e controllo sociale, contribuendo a plasmare la cultura del complotto degli anni successivi.

Le motivazioni alla base di queste idee non sono del tutto chiare. Molti si chiedono se Monast credesse davvero in un piano concreto per creare una religione universale e sottomettere i governi mondiali o se stesse elaborando una trama fantascientifica per scrivere un bestseller. Gli esperti religiosi e sociologi hanno espresso pareri contrastanti, suggerendo che la narrativa di Monast potesse essere una reazione a eventi contemporanei piuttosto che una previsione autentica.

Le fasi del piano

Il progetto di Monast descrive vari passaggi per sostituire le convinzioni esistenti. La prima fase prevede la distruzione delle conoscenze archeologiche consolidate. Durante una serie di terremoti, si sostiene che verranno falsificate scoperte archeologiche che metteranno in discussione le convinzioni più diffuse, indebolendo in particolare cristianesimo e islam. Questo passaggio è spesso criticato per la sua mancanza di supporto scientifico e per il modo in cui svilisce le scoperte archeologiche consolidate.

La seconda fase consisterebbe in una spettacolare proiezione di luci nel cielo, utilizzando laser e ologrammi 3D per mostrare immagini di figure divine, come Dio o Gesù Cristo. Tali apparizioni, apparentemente inspiegabili, convincerebbero il pubblico della veridicità di questo processo. Tuttavia, la comunità scientifica ha espresso dubbi sulla realizzabilità di tali tecnologie a essa e sui veri impatti etici di una manipolazione della percezione religiosa.

Il terzo passaggio implicherebbe l’uso di tecnologie avanzate per controllare il pensiero attraverso onde elettromagnetiche. Questo sistema, attribuito all’Anticristo, sarebbe finalizzato a manipolare le masse e creare caos globale. Anche se alcune tecnologie di controllo possono esistere, è oggetto di dibattito se siano realmente applicabili nel modo descritto da Monast.

In questo scenario, il leader del nuovo ordine potrebbe ricorrere a strumenti avanzati per esacerbare la situazione: alterazioni climatiche, epidemie e altri disastri sarebbero utilizzati per spingere le persone ad accettare la sua guida come unica via di salvezza. La possibilità che eventi naturali possano essere causati intenzionalmente è stata a lungo oggetto di speculazione, ma non sussistono prove concrete che avvalorino tali affermazioni.

Infine, l’ultimo passaggio consisterebbe in manifestazioni soprannaturali simulate per consolidare il controllo. Eventi apparentemente miracolosi, creati attraverso mezzi segreti, verrebbero utilizzati per rafforzare la fede nella nuova realtà. Tra questi, si ipotizzano invasioni aliene inscenate per spaventare la popolazione e convincerla che solo un potere centrale possa offrirle protezione, un concetto che riflette la paura culturale per l’ignoto e il potere della manipolazione mediatica.

Quanto c’è di vero?

Alcuni ritengono che parti di questi passaggi siano già stati avviati, ma non ci sono prove concrete che li confermino. Così, le teorie presentate rimangono solo ipotesi, in parte sostenute da un contesto di sfiducia nelle istituzioni. Gli studiosi invitano a un’analisi critica, evidenziando che il termine “complotto” è spesso visto negativamente, ma alcune narrazioni potrebbero contenere verità. Tuttavia, è importante essere cauti e non accettare senza verifica affermazioni che potrebbero non essere supportate dai fatti.

Molte informazioni online possono essere fuorvianti o amplificate da chi non ha fatto un’adeguata ricerca. Pertanto, se l’argomento ti interessa, è meglio indagare con attenzione e valutare ogni dettaglio prima di formarti un’opinione. A volte si è portati a credere in qualcosa perché sembra plausibile o confortante, ma è essenziale applicare un approccio razionale per distinguere ciò che è realistico da ciò che resta speculazione.

A cura di Ufoalieni.it

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Di UFO84

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

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