L’Isola di Pasqua ha stupito l’uomo moderno da quando è stata scoperta dalle imponenti statue di pietra chiamate Moai, che invadono questo enigmatico e paradisiaco lembo di terra nel mezzo del Pacifico. Ma i misteri della vera origine dei Moai continuano a dare molto di cui parlare. E ora il mistero è stato svelato.
Rapa Nui, che è il nome dato all’Isola di Pasqua dai suoi primi coloni, fa parte del territorio cileno, anche se l’isola si trova a quasi 4.000 chilometri da Santiago del Cile, praticamente nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale.
È una delle terre più remote e remote del pianeta Terra e si trova a 1.930 chilometri a ovest del suo vicino più vicino, l’isola di Pitcairn. L’Isola di Pasqua ha un’estensione di 100 chilometri quadrati. Poco territorio per le 887 statue Moai che regnano nel paesaggio e che sono sparse in tutta l’isola.
Mistero è stato svelato dell’Isola di Pasqua
Adesso, un gruppo di esperti sembra aver scoperto il modo in cui il popolo Rapa Nui, noto anche come Isola di Pasqua, ha costruito le statue Moai.
Questa nuova nozione è strettamente legata alla difficoltà dell’isola di reperire l’acqua. Quindi la ricerca di Carl Lipo dell’Università di Binghamton ha evidenziato tutti i problemi che queste persone hanno affrontato nei tempi antichi.
Le isole non avevano fiumi, quindi era naturale per le prime persone tentare di costruire stagni d’acqua. Questa prospettiva suggerisce che queste statue avrebbero potuto essere filigrane.
Ciò significa che queste statue sono state in grado di aiutare le persone a trovare serbatoi d’acqua. Ogni statua indicava anche l’ubicazione di questi serbatoi.
Tuttavia, sebbene questa spiegazione sia estremamente plausibile, Lipo non è sicuro se questa fosse la motivazione alla base della costruzione delle sculture o per qualche altro scopo sconosciuto.
È chiaro che le statue rappresentano la numerosa popolazione dell’isola in quel momento. Anche il loro lavoro è sopravvissuto fino ad oggi.
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