Gli Arconti; I Divini Creatori del Cosmo e dell'Umanità | Ufo e Alieni
Gio. Apr 25th, 2024

Nell’antichità ci si riferiva all’Arcano o agli Arconti come ai servitori del Demiurgo, il dio creatore che si frapponeva tra la razza umana e un Dio trascendente che poteva essere raggiunto solo attraverso la conoscenza della vera natura dell’umanità come divina, portando alla liberazione della scintilla divina all’interno dell’umanità dai vincoli dell’esistenza terrena.

L’arconte è anche una parola greca che significa “sovrano”, che era spesso usato nei tempi antichi come il titolo di un certo ufficio pubblico in un governo.

Gli Arconti

Gli Arconti

Se diamo un’occhiata agli Arconti da un punto di vista gnostico, capiremo che in questo contesto erano considerati gli angeli e i demoni del vecchio testamento.

Ipostasi degli Arconti: i creatori divini dell’universo e dell’umanità

I governanti prepararono i piani e dissero: “Venite, creiamo un uomo che sarà terra della terra”. Hanno modellato la loro creatura come un tutt’uno con la terra. Ora il corpo […] dei governanti […] hanno […] femmina […] è con la faccia di una bestia. 

Avevano preso un po’ di terreno dalla terra e modellato il loro uomo dopo il loro corpo e dopo l’immagine di Dio che era apparso loro nelle acque.

Dissero: “Venite, lasciateci prendere per mezzo della forma che abbiamo modellato, in modo che possa vedere la sua controparte maschile […], e possiamo afferrarla con la forma che abbiamo modellato” – non capendo la forza di Dio, a causa della loro impotenza. 

E si soffiò in faccia, e l’uomo venne ad avere un’anima (e rimase) sulla terra molti giorni.. Ma non potevano farlo sorgere a causa della loro impotenza. 

Come venti tempestosi, persistevano (nel soffiare), che potevano provare a catturare quell’immagine, che era apparsa loro nelle acque. E non conoscevano l’identità del suo potere. (Fonte )

Chiamata anche The Reality of the Rulers (La realtà dei Sovrani – Ipostasi degli Arconti) è un’esegesi, un’interpretazione critica di un testo religioso, sul Libro della Genesi 1-6 ed esprime la mitologia gnostica dei creatori divini del cosmo e dell’umanità.

Il libro della Genesi è il primo libro della Bibbia ebraica (il Tanakh) e l’Antico Testamento cristiano.

Questo antico testo era venerato tra molti altri dalla biblioteca di Nag Hammadi. La biblioteca di Nag Hammadi chiamata anche “Manoscritti di Chenoboskion” o “Vangeli gnostici” è una raccolta di numerosi testi cristiani e gnostici trovati nell’alto Egitto nel 1945.

Si ritiene che la Realtà dei Sovrani sia stata scritta durante il terzo secolo dC. I ricercatori ritengono che abbia avuto origine da un periodo tradizionale nello gnosticismo quando si trasformava da uno stato puramente mitologico in una fase filosofica.

La scrittura è presentata come un’istruzione sul tema dei dominatori (arconti) del mondo menzionati da San Paolo. L’intenzione espressa di questo scritto è di insegnare la verità sui poteri che hanno autorità su questo mondo.

La storia inizia con il vanto del demiurgo, l’arconte supremo, in parole attribuite al Dio della Bibbia: “Io sono quello che sono, Dio non è nulla separato da me“.

La Realtà dei Sovrani viene presentata come un trattato erudito in cui un insegnante si avvicina a un argomento suggerito dedicato all’opera. Il trattato inizia con un frammento di cosmogonia, che guida una “vera storia” revisionistica degli eventi nella storia della creazione della Genesi, rivelando una sfiducia gnostica del mondo materiale e il demiurgo che l’ha concepito.

Un “dialogo di rivelazione angelica” emerge all’interno di questa narrazione in cui un angelo ripete ed elabora il frammento dell’autore del mito cosmogonico in un ambito molto più ampio, concludendo con una profezia storica della venuta del salvatore e della fine dei giorni.

Bentley Layton, professore di studi religiosi (antico cristianesimo) e docente di lingue e civiltà del Vicino Oriente (copto) presso l’Università di Yale, scrive: “La  realtà dei sovrani (‘Ipostasi degli arconti’) racconta la storia gnostica dalla creazione di Yaldabaoth giù fino a Noè e alla grande alluvione e si conclude con una predizione dell’avvento finale del salvatore, la distruzione dei poteri demoniaci e la vittoria degli gnostici.

Come notato da Roger A. Bullard nel suo libro ” L’ipostasi degli arconti: il testo copto con traduzione e commento “, l’inizio e la conclusione del testo sono cristiani gnostici, ma il resto del materiale è un racconto mitologico sull’origine e natura dei poteri arconali che popolano i cieli tra la Terra e l’ Ogdoad , e come questi antichi eventi influenzano il destino dell’uomo.

Sebbene non sia collegato a questo punto, è possibile che i cosiddetti Arconti fossero in qualche modo collegati agli antichi Anunnaki ? Riflessione.

Secondo l’Ipostasi degli Arconti, questi sono i personaggi mitici:

Il genitore dell’intera società: l‘invisibile spirito vergine

Incorruttibilità

Il bambino: presiede per intero

I quattro luminari: Eleleth e altri tre

Il vero essere umano

La razza non domata

Saggezza: Sophia o Pistis Sophia

Zoe (vita): figlia di Sophia

Yaldabaoth: Il capo sovrano anche chiamato Sakla e Samuel

Sabaoth: uno dei primi sette discendenti di Yaldabaoth

Adam: il primo essere umano

Eva: la moglie e la controparte di Adam

Caino: il figlio di Eva generato dai governanti

Abele: il figlio di Eva generato da Adamo

Seth: un figlio per dio

Norea: la figlia di Eva

A cura di Ufoalieni.it

Di ufoalieni

Da oltre dieci anni mi appassiona scrivere di civiltà antiche, storia, vita aliena e altri temi affascinanti. Sono curioso di natura e cerco sempre di approfondire le mie conoscenze attraverso la lettura, la ricerca e l'esplorazione di nuovi campi di interesse. Con il mio sito, voglio condividere la mia passione e stimolare la vostra curiosità verso il mondo che ci circonda.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina