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Tra i monumenti più affascinanti e poco noti dell’antico Egitto si annovera il Serapeo di Saqqara, un complesso sotterraneo situato nella necropoli della piramide a gradoni di Djoser. Questo straordinario sito, scoperto dall’archeologo francese Auguste Mariette nel 1850, rappresenta un unicum per struttura, funzione e maestria tecnica. Era dedicato al culto del toro sacro Apis, una delle manifestazioni terrene del dio Ptah, e fungeva da luogo di sepoltura per questi animali venerati, il cui culto era centrale nella religione egizia.
Il Serapeo di Saqqara
Il Serapeo si sviluppa in un sistema di gallerie scavate a circa 12 metri di profondità, composto da un lungo corridoio principale di 68 metri e 24 camere laterali, ciascuna delle quali ospita un enorme sarcofago in granito o basalto. Questi contenitori monumentali, realizzati da un unico blocco di pietra, sono di dimensioni imponenti: pesano fino a 80 tonnellate, con coperchi di 15 tonnellate ciascuno. Le superfici interne ed esterne, straordinariamente lisce, mostrano angoli perfetti e una levigatura che lascia sbalorditi per la sua precisione.
La pietra utilizzata, come il granito di Assuan, doveva essere trasportata per centinaia di chilometri fino a Saqqara e lavorata con tecniche che continuano a suscitare interrogativi. Per un’epoca in cui si presume l’uso di strumenti di rame e pietra, il livello di accuratezza e il lavoro su materiali così duri sono oggetto di studio approfondito.
Funzione e significato
Secondo la tradizione egizia e le evidenze archeologiche, il sito era una necropoli sacra per i tori Apis, considerati incarnazioni divine. Alla morte, questi animali ricevevano riti funebri elaborati, simili a quelli riservati ai faraoni. I grandi sarcofagi, collocati in un contesto di profonda sacralità, rappresentano una celebrazione della loro natura divina.
Tuttavia, l’incredibile perizia tecnica e il carattere monumentale del complesso suggeriscono che potesse avere anche significati simbolici più profondi, forse legati a credenze cosmologiche o al ciclo di morte e rinascita caro alla religione egizia.
La tecnica costruttiva
La lavorazione di materiali come il granito di Assuan o il basalto, notoriamente difficili da scolpire, rimane una delle principali domande poste agli archeologi. Gli strumenti tradizionali noti agli Egizi, come scalpelli di rame e abrasivi di quarzo, richiedevano una manualità straordinaria e un’organizzazione del lavoro complessa. È probabile che siano stati impiegati processi ingegnosi che combinavano tecniche tradizionali con una conoscenza approfondita delle proprietà della pietra.
Gli spazi interni dei sarcofagi, levigati fino a essere quasi specchianti, dimostrano un’attenzione ai dettagli eccezionale. Questa levigatura potrebbe non essere solo estetica, ma avere un significato rituale, collegato alla purezza e alla sacralità del contenitore.
Miti e interpretazioni alternative
La grandezza e la tecnica costruttiva hanno suscitato, fin dalla sua scoperta, ipotesi speculative. Alcuni studiosi di archeologia non convenzionale hanno ipotizzato che fosse opera di una civiltà precedente agli Egizi, con tecnologie perdute. Tuttavia, tali teorie non trovano conferma in evidenze archeologiche concrete e si scontrano con la metodologia scientifica.
Altri hanno interpretato i sarcofagi come simboli cosmici o connessi a funzioni non legate al culto dei tori Apis. Nonostante queste teorie alimentino il fascino del luogo, l’interpretazione prevalente resta quella tradizionale: come testimonianza di una religiosità profondamente radicata nella cultura egizia.
Conclusione
Il Serapeo di Saqqara è un esempio straordinario della capacità ingegneristica e della visione simbolica degli antichi Egizi. Sebbene le sue tecniche costruttive e la funzione esatta continuino a sollevare domande, il complesso rappresenta una testimonianza impressionante della dedizione che questa civiltà dedicava al divino. Esplorarlo significa entrare in contatto con un mondo in cui arte, religione e tecnologia si fondevano in modo mirabile, lasciando tracce che continuano a stupire e ispirare.
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Riferimenti:
- Serapeo – Approfondisci la storia e le caratteristiche del Serapeo di Saqqara, un importante sito archeologico egizio, su Wikipedia.
- Serapeo di Saqqara: Cosa da Sapere – Dettagli sul Serapeo di Saqqara dalla guida di Tour Egitto.
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