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Quando si esplora la storia dell’umanità, spesso ci affidiamo a certezze scolpite nella pietra dei libri di testo. Eppure, esiste un lato oscuro, misterioso e incredibilmente affascinante del nostro passato che la scienza tradizionale tende a ignorare o sottovalutare. Le teorie di Graham Hancock scuotono il terreno di queste certezze, spalancandoci le porte verso una prospettiva che osa sfidare il paradigma dominante.
Se pensiamo di conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul nostro retaggio, forse stiamo solo raschiando la superficie di un oceano di verità dimenticate. Personalmente, credo che esplorare le sue ipotesi sia un atto di curiosità intellettuale e un invito a rimettere in discussione i confini del sapere umano.
L’enigma delle civiltà: pensiero di Hancock
Questo ricercatore ha affermato che una cultura con una grande conoscenza in astronomia e matematica è stata spazzata via da un’enorme cometa migliaia di anni fa. Graham, noto per aver sfidato il canone storico tradizionale, ha dimostrato di essere una delle principali fonti di argomentazioni alternative sulla storia passata. Egli ha portato prove che un grande oggetto celeste abbia distrutto una società umana molto più antica degli insediamenti conosciuti.
Una società di 22.000 anni fa
Tra le sue teorie controverse, spicca l’idea che alcune strutture longeve, tra cui la Sfinge, siano resti di un periodo molto più antico dell’umanità, risalente a prima della fine dell’ultima era glaciale. Le sue argomentazioni si basano su correlazioni tra eventi culturali e geologici in diverse regioni come Indonesia, Turchia, Egitto e India, suggerendo l’esistenza di un’antica conoscenza che precede di millenni le datazioni comunemente accettate.
Secondo lui, l’essere umano era probabilmente già sviluppato ben prima della nascita della Mesopotamia e dell’Egitto, che tradizionalmente segnano l’inizio della civiltà. Ritiene che le popolazioni conosciute abbiano ereditato la loro conoscenza da un gruppo precedente, distrutto da un cataclisma globale intorno al 12.000 a.C., che coinciderebbe con la fine dell’ultima era glaciale.
Il cataclisma della cometa
Nel suo libro Il ritorno degli dei, viene descritta la teoria secondo cui un oggetto celeste frammentato avrebbe devastato il pianeta. Questo corpo, legato alla pioggia di meteoriti delle Tauridi, avrebbe lasciato detriti enormi che si sono schiantati contro il ghiaccio in Nord America e in Europa. Gli impatti, avvenuti circa 12.800 anni fa, avrebbero provocato il fenomeno noto come Younger Dryas, un improvviso raffreddamento globale. Si ipotizza che i frammenti di questa formazione continuino a seguire la scia delle Tauridi, rappresentando una minaccia per il futuro.
Egli spiega che questa pioggia di meteoriti, attiva tra giugno e luglio e tra ottobre e novembre, contiene frammenti che un tempo facevano parte di un oggetto celeste colossale, frammentatosi circa 20.000 anni fa. Alcuni detriti, di oltre 2 chilometri di diametro, si sarebbero schiantati con una velocità di 90 chilometri al secondo, generando calore sufficiente a sciogliere enormi masse di ghiaccio e destabilizzare la crosta terrestre. Questo evento avrebbe causato il mitico “Diluvio Universale” narrato in numerose tradizioni.
Una seconda devastazione
Circa 11.600 anni fa, si sarebbe verificata una seconda ondata di impatti catastrofici, seguita dalla distruzione definitiva di Atlantide, secondo i racconti di Platone. Le conseguenze includevano un ulteriore innalzamento delle acque e l’oscuramento dell’atmosfera terrestre a causa delle polveri e delle ceneri, con un raffreddamento durato oltre un millennio.
Numerosi siti archeologici sono stati visitati per raccogliere prove a sostegno di queste teorie. A Gunung Padang, in Indonesia, sono stati scoperti resti di basalto colonnare che, secondo alcuni, appartengono a una piramide risalente al 22.000 a.C. o anche prima. Questi resti sarebbero testimonianza di un’architettura avanzata per l’epoca.
A Göbekli Tepe, in Turchia, considerato il complesso megalitico più antico conosciuto, Hancock vede il tentativo di chi è scampato alla distruzione di preservare il sapere di una civiltà ormai scomparsa. Costruito circa 11.600 anni fa, questo sito coinciderebbe con la fine dello Younger Dryas e l’inizio di un clima più favorevole.
Altri luoghi come Baalbek, Giza, Sumer, il Messico e il Perù avrebbero accolto sopravvissuti, spesso descritti nei miti come “Saggi”, “Splendenti” o “Maghi”, che avrebbero diffuso conoscenze astronomiche, agricole e architettoniche.
La cometa e il futuro dell’umanità
Graham avverte che la minaccia della cometa non è un ricordo del passato. Nel 2015, ha dichiarato in un articolo sul Daily Mail che un nuovo impatto potrebbe avvenire entro pochi decenni. Questo evento, secondo lui, avrebbe conseguenze peggiori della detonazione di tutte le armi nucleari esistenti.
“Questi Maghi ci hanno lasciato un messaggio,” scrive Hancock, “non un simbolo spirituale, ma un avvertimento urgente: ciò che ha distrutto il loro mondo potrebbe distruggere il nostro.”
Un dibattito acceso
Le ipotesi sollevano un acceso dibattito tra esperti e critici. Tuttavia, hanno stimolato nuove indagini e un crescente interesse per l’idea che la storia umana possa essere molto più antica e complessa di quanto comunemente creduto.
Conclusione
Che si tratti di un visionario o di un provocatore, queste argomentazioni ci costringono a porci domande scomode ma necessarie: siamo davvero i primi a camminare su questa Terra con le nostre conoscenze avanzate, o siamo solo gli ultimi eredi di un ciclo di civiltà che si ripete? La risposta potrebbe trovarsi nelle rovine di siti antichi e negli avvertimenti lasciati dalle stelle. Il passato potrebbe contenere la chiave per il nostro futuro.
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Riferimenti:
- Il ritorno degli dei. Il sapere dimenticato di una civiltà perduta – Graham Hancock esplora le scoperte che confermano la teoria di una civiltà perduta distrutta da un cataclisma cosmico.
- Göbekli Tepe: Gradual evolution? Or transfer of technology? Or both? – Un articolo su GrahamHancock.com che esplora se la costruzione di Göbekli Tepe sia il risultato di un’evoluzione graduale o di un trasferimento di tecnologia avanzata.
- Stop Press – Latest News From The Excavations At Gunung Padang, The Mysterious Ancient Pyramid In Indonesia That Is Rewriting History – Un articolo che aggiorna sulle scoperte recenti a Gunung Padang, il misterioso sito piramidale in Indonesia che sta riscrivendo la storia antica.
- No, There Wasn’t an Advanced Civilization 12,000 Years Ago – Un articolo su Scientific American che respinge l’idea di una civiltà avanzata esistita 12.000 anni fa, basandosi su evidenze scientifiche.